"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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giovedì 15 agosto 2013

Lago, le polemiche "divampano"

Negli scorsi giorni si è discusso parecchio, sul Blog e sulla pagina facebook, del Lago, oggetto del prelievo dei Canadair per spegnere l'incendio della Val Raccolana,  ascoltando anche la segnalazione dei disagi derivanti dal passaggio a bassa quota dei Canadair sui paesi. La posizione del Blog è stata quella di definirlo "un prelievo ritenuto necessario", uno sforzo indirizzato a buon fine, di fronte al quale si potevano e si dovevano anche mettere in secondo piano i disagi personali.
Ora, a incendio spento, il Sindaco di Cavazzo  ha rimarcato il sacrificio dei paesi attorno al Lago e le perdite, in termini economici, degli operatori che hanno sul Lago la loro attività, invitando quindi la Regione ad avere un "occhio di riguardo" nei confronti del Lago e dei relativi progetti di valorizzazione.

 «Non siamo solo un serbatoio d’acqua »

CAVAZZO CARNICO. «Non siamo soltanto un serbatoio d’acqua per gli incendi, perché ci sono anche attività economiche legate al lago di Cavazzo che sono rimaste bloccate per un mese e c’è un progetto di sviluppo turistico che chiede sostegno».
Ha atteso la fine dell’emergenza, il sindaco di Cavazzo, Dario Iuri, rispettoso del momento difficile causato dall’emergenza incendi e della necessità di un intervento senza se e senza ma su quanto stava accadendo sulle montagne della Val Raccolana e del Canal Del Ferro. Il primo cittadino esprime solidarietà ai residenti di quelle zone e il suo rispetto e riconoscenza a tutti coloro che hanno operato per aver ragione delle fiamme. Il dibattito sulla vicenda, osserva Iuri, non è mancato, coinvolgendo anche Provincia e Regione, ma nessuno si è posto il problema, almeno dopo che gli incendi erano domati, dei disagi creati anche alla sua comunità, che non può sempre e solo dare e che meriterebbe attenzione quanto meno con un sostegno al suo progetto di sviluppo turistico del lago.
«Gli abitanti di Mena, Somplago, Interneppo e Alesso – dichiara al proposito Iuri - per un mese si sono visti passare sopra le teste i Canadair che si sono riforniti d’acqua nel lago di Cavazzo. Per un mese, nel caldo più torrido, con le finestre aperte, sveglia prima delle 7 e avanti nel continuo fragore fino alle 21, con spesso addirittura tre Canadair all’opera» con passaggi anche ogni 20 minuti.
«E poi il mio pensiero va alle realtà imprenditoriali che con tanta fatica sono riuscite a trovare possibilità di reddito sulle sponde del lago: la Nautilago, Giorgio Pitteri, i due camping. Corsi di vela già prenotati rinviati, vele e windsurf fermi, impossibilità di noleggio di barche e pedalò ai tanti turisti. Spero che fra gli eventuali interventi a favore delle aree percorse dagli incendi gli enti sovracomunali terranno in considerazione anche il“sostegno”per il mancato guadagno di queste realtà» in un mese cruciale.
«E spero soprattutto – conclude il sindaco di Cavazzo – che finalmente la Regione concordi con i Comuni rivieraschi azioni concrete per lo sviluppo turistico della valle del lago».
Tanja Ariis
(Messaggero Veneto, 14 agosto 2013)


Vi è stata subito una replica dell'ex sindaco di Trasaghis Dino Rabassi che, anche a nome dei Comitati, ha inviato agli organi di informazione la seguente nota:

IL LAGO NON E’ SOLO UN SERBATOIO D’ACQUA! - MENO MALE CHE C’E’ IURI A  RICORDARLO

     
     Stupefatto! Allibito! Sconcertato! Basito! 
     Sentendomi cadere le braccia, altro non riesco ad aggiungere leggendo l’articolo del Sindaco di Cavazzo di mercoledì 14 agosto.
     Incredibile, a 59 anni pensavo di aver visto e sentito quasi tutto ma, evidentemente,  sbagliavo! 
     Dopo aver perorato per anni la causa Edipower sullo sfruttamento del lago, dopo aver bevuto l’amaro calice del ritiro del progetto da parte della stessa Ditta perché, a suo dire, non più strategico (leggasi economicamente non più vantaggioso), il Sindaco Iuri si erge a paladino delle attività in riva al lago, danneggiate dai Canadair impegnati a spegnere i roghi sulle nostre montagne.
     “Non siamo solo un serbatoio d’acqua!” Ha tuonato Iuri! E meno male dico io, visto che lo si voleva trasformare per sempre in un gelido catino di ripompaggio a servizio della sola Edipower! 
     Sbagliando i tempi (cinque anni), e il bersaglio (Protezione Civile e la nostra gente), ecco anche la pronta e ferma richiesta di “compensazioni” rivolta alla Regione: il sostegno del progetto di sviluppo turistico del lago! Un tema sopito e a lungo dimenticato dai 4 Sindaci, ops! .. dai 5 Sindaci, (dimenticavo il primo e più noto firmatario).
     Ma i Comitati sono come il buon padre di biblica memoria! Si accolga allora il figliol prodigo, siano date nuove vesti, si sacrifichi il vitello più grasso e si dia inizio alle danze!
     In cambio chiediamo però solo un favore! Rientrate pure nella casa comune, ma fatelo con umiltà e rispetto! Non tanto per chi ha tenuto la barra delle proprie idee sempre dritta, quanto per l’intelligenza della nostra gente!
     

Per il Comitato a difesa e sviluppo del Lago  
Dino  RABASSI (già Sindaco di Trasaghis) 


Ovviamente, il Blog è disponibile ad ospitare ulteriori contributi e prese di posizione sull'argomento.

10 commenti:

  1. Siamo già in campagna elettorale sia a Cavazzo che a Trasaghis. Miserere nobis.
    Fred

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  2. A maggior chiarimento e a scanso di equivoci su quanto verbalmente da me affermato più volte in pubblico, a titolo personale comunico quanto segue:

    Premesso che:

    - Nell’articolo apparso sul Blog “Alesso e dintorni”, a nome dei Comitati criticavo il Sindaco di Cavazzo Iuri sia per la sua uscita sul caso Canadair/uso del lago come bacino antincendio, che per la sua pubblica richiesta di ristoro danni alla Regione per il fermo subito dalle attività commerciali ivi operanti;
    - Tale richiesta è apparsa ai Comitati quanto meno improvvida, considerate le recenti prese di posizione dei Sindaci, da sempre appiattiti sulle posizioni di Edipower/progetto di ripompaggio delle acque del lago;
    - Per le richieste di risarcimento a favore delle categorie danneggiate dagli interventi di Protezione Civile, esistono riservati canali burocratici che possono, anzi, devono essere attivati senza necessità di articoli ad effetto, evitando così di urtare la sensibilità di chi ha ricevuto un aiuto nell’emergenza;
    - Sul Blog, a commento dell’articolo dei Comitati, un anonimo ha ritenuto di affermare che è già iniziata la Campagna Elettorale sia a Cavazzo che a Trasaghis;

    Nel rispondere anche alle velate quanto persistenti insinuazioni di politici locali che vedono nel mio operare nei Comitati un secondo fine politico, pubblicamente affermo:

    - E’ vero che da tempo mi sono giunti inviti a riconsiderare la disponibilità a rientrare nella politica locale e che, tali inviti, provengono soprattutto da cittadini comuni;
    - Che il sottoscritto nel 2002, nel dimettersi da Consigliere Comunale chiariva che ciò era coerente sia con quanto dichiarato in Campagna Elettorale che per gravi motivi familiari;
    - Che tale ritiro reso pubblico per iscritto, era un arrivederci non certo un addio, dato che da sempre vorrei essere utile in varie attività: anche se diverse dalla politica attiva.

    Tutto ciò premesso, al sottoscritto fino ad oggi non gli interessa il rientro nella politica attiva, ritenendo di avere, nei 12 anni quale Amministratore di cui 5 da Sindaco, già dato a sufficienza.
    Se così non fosse, non avrei remore o paure a pubblicizzare la cosa, sottoscrivendo il tutto pubblicamente come mio uso e non certo da anonimo, con sotterfugi o i silenzi assordanti di altri.
    Comunque sia, la Comunità per progredire ha bisogno di ricambi, non certo di vecchie sequoie la cui ombra serve solo ad eliminare i giovani virgulti: ricordo che in natura gli incendi servono proprio a rinnovare la vita!
    Ma si sa! I fuochi nella politica sono spesso autoestinguenti e c’è solo un Canadair capace di combatterli: quello della volontà popolare e alla cui guida vi sia gente capace di guidare il mezzo senza l’ausilio di quell’autopilota chiamato ideologia che, pur essendo utile, troppo spesso appanna in tanti la capacità di discernere sia la rotta da seguire che chi la potrebbe tracciare!


    Dino RABASSI

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    1. Caro Fred, non sono i calunniatori di solito i più vigliacchi?
      Firmati!
      Amen.

      Paolo C.

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  3. Paolo, C. può stare per Cucchiaro, Collavizza, Costantini, Cecchini, Coidessa, Cuzzi, etc... la priorità dunque non va data al tema firme o pseudonimi, ma alla sostanza dei fatti. Le ultime prese di posizione di Sindaci e di esponenti dei Comitati sono tattica preelettorale? Dino Rabassi è intervenuto spiegando chiaramente la propria posizione. Sarebbe interessante se altri portassero il loro contributo. Ma sui fatti, non dileggiando le persone.

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  4. Anche ad "Alesso e dintorni" siamo tanti. 5.000? ... e allora cosa aspetti a firmarti con nome e cognome? Non sei tu il primo dileggiatore?

    (come al solito pubblicherai quello che vuoi)
    Paolo C.

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    1. "Alesso e Dintorni", "come al solito", pubblica tutto quel che gli viene mandato, a due condizioni:
      1 - che riguardi la Val del Lago
      2 - che sia espresso "cun creance e sintiment".
      Se c'è una cosa di cui il Blogger è fiero è di avere sempre evitato il dileggio, nel rispetto massimo di tutte le opinioni.

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  5. @ Paolo C. (...) Io non ho calunniato nessuno, ho semplicemente detto ciò che pensavo dopo aver valutato attentamente le dichiarazioni dei due esponenti. Per quanto riguarda la firma ti accontento subito. Fred R.



    NOTA: alcuni passi ingiuriosi sono stati omessi dal Blogger rispettando il tenore del messaggio.

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    Risposte
    1. @Fred R. Vedo che si tratta di un nome tipicamente friulano. Complimenti alla Mamma!

      Kyrie eleison.
      Paolo C.

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    2. @ Paolo C. - Vedo che sei una persona intelligente piena di argomentazioni, dalle offese di vigliacco passi alla mamma. A proposito di mamme, credo sia più opportuno che tu pensi alla tua! "eleison Kyrie" Fred R.

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  6. @Paolo e Fred: vonde, cumò! "Uno a uno e palla al centro" e riprendete a parlare di cose, contribuite alla discussione sui fatti, lasciando perdere ripicche personalistiche.

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