Messaggero Veneto, 10 agosto 2013
TRASAGHIS I Comitati impegnati nella difesa del lago hanno avviato in questi giorni gli incontri con i rappresentanti dei gruppi consiliari del consiglio regionale per presentare le loro proposte in merito all'obiettivo di rinaturalizzazione e valorizzazione del bacino. Nel dettaglio, hanno avuto modo di confrontarsi con Pietro Paviotti, presidente del gruppo Cittadini, e con Elena Bianchi, Ilaria Dal Zovo e Saverio Galluccio del Movimento 5 Stelle. A rappresentare i comitati erano presenti Valentino Rabassi e Franceschino Barazzutti. Dal canto loro, i consiglieri pentastellati si sono impegnati a sostenere le proposte dei comitati relative alla necessità di convogliare lo scarico della centrale di Somplago direttamente a valle del lago per evitare che lo stesso si trasformi in palude, all’opportunità di una legge regionale speciale per la rinaturalizzazione e valorizzazione del lago, e alla necessità di una rimodulazione del sistema idroelettrico del Tagliamento . (p.c.)
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Lago di Cavazzo. Ora una procedura di rinaturalizzazione
Messaggero Veneto, 10 agosto 2013
Edipower ha rinunciato ufficialmente alla procedura finalizzata all’ottenimento dell’autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio dell’ampliamento della sua centrale di Somplago, con il sistema di pompaggio. Ciò in quanto il progetto (sic) non è più ritenuto strategico dalla Società e non è stato confermato nel suo piano industriale. E’ chiaro ed evidente che senza l’azione di sensibilizzazione e di lotta dei Comitati, che dal 2009 hanno combattuto questo distruttivo progetto, oggi il cantiere forse sarebbe aperto, con tutto quel che ne sarebbe conseguito. Uno specchio d’acqua naturale, il più grande della Regione, seppur ferito da oltre 50 anni di insulti a livello ambientale (immissione di acque gelide, di limo, con sbalzi di livello, scomparsa di alcune specie ittiche, eccetera), tira un respiro di sollievo per lo scampato pericolo e dopo la difesa, pensa al futuro. Un futuro che dovrà essere di rinaturalizzazione, che potrà avvenire solo portando fuori dal nostro Lago, le acque turbinate a Somplago. Nel progetto dell’ing. Franzil si indica come e dove. Chi ha avuto o avrà la bontà di leggere le 253 pagine del suo progetto, si renderà conto che ciò è tecnicamente fattibile, se ci sarà la volontà politica di farlo. Ecco perché i Comitati chiederanno una legge speciale per il lago, al cui costo dovrebbero far fronte, oltre alla Regione, l’Edipower, la Siot che gestisce l’oleodotto transalpino che passa per il lago e Autostrade per l’Italia. Vedremo nei prossimi mesi che risposte avremo. Un ringraziamento doveroso a chi in questi anni, nella Val del Lago o altrove, ha sostenuto questa battaglia di civiltà, che ha permesso di stoppare il devastante Progetto Edipower. Un progetto che lo stesso ing. Garzon, incaricato tardivamente e furbescamente dai Comuni rivieraschi di analizzarlo, definì «lo studio di impatto ambientale addirittura banale in maniera imbarazzante»! Ma ora anche i Comuni rivieraschi dovranno fare la loro parte. Adesso che le compensazioni “milionarie” sono sparite come nebbia al sole, annullino le delibere di approvazione del progetto, che incautamente avevano votate a suo tempo. Sarà un atto doveroso di rispetto verso la loro gente. Richiamo in conclusione la chiusa di uno dei nostri ultimi volantini. Per la Val del Lago è ora che finisca il tempo del dare e inizi quello dell’avere!
Claudio Polano
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