Ieri sera i Comitati hanno proposto sulla piazza di Alesso un incontro pubblico sul tema "Un lago per 110 anni" con la presentazione delle proposte operative per un percorso che porti alla rinaturalizzazione del lago.
Dopo la vittoria contro il progettato raddoppio della centrale di Somplago, hanno sostenuto Dino Rabassi e Franceschino Barazzutti nell'introduzione, si tratta di superare le polemiche e le divisioni che ci sono state per giungere a un progetto comune e condiviso che porti alla rinaturalizzazione del Lago che, altrimenti, andrebbe incontro, entro 110 anni, all'interrimento a causa dei fanghi scaricativi dalla centrale. L'obiettivo è dunque ottenere, dopo una serie di incontri con le forze politiche (locali, regionali e parlamentari), una legge regionale speciale per il lago, cui concorrano, in un accordo di programma, tutti quanti sono coinvolti nella questione, compresi quanti hanno sinora ottenuto vantaggi dallo sfruttamento dell risorse della valle, chiamati a contribuire al progetto in una sorta di "risarcimento".
Enore Picco ha sostenuto l'importanza di un progetto unitario che tenga conto del Lago e di tutte le specificità del Gemonese, una "carta da giocare" che inneschi "idee nuove" sul piano imprenditoriale, capaci di offrire occasioni di lavoro, specialmente per i giovani.
Elena Bianchi (5 stelle) ha espresso una piena condivisione alle proposte dei Comitati.
Paolo Querini (SEL) ha tracciato un quadro della crisi economica nell'area carnica, ribadendo l'auspicio che, per il Lago, si sappiano individuare percorsi virtuosi capaci di coniugare il rispetto delle risorse ambientali e le possibilità occupazionali.
Dino Franzil ha ricordato le tappe della sinora vittoriosa lotta dei Comitati contro il progetto Edipower, ricordando la definizione data dalla "Vita cattolica" alla vicenda, quando ha descritto che, sul Lago, "Davide ha sconfitto Golia".
Marco Lepre (Legambiente) ha ribadito l'importanza ecologica dell'ambiente-lago, la necessità del recupero di conoscenze e saperi andati quasi del tutto perduti e l'esigenza di definire ipotesi di sviluppo rispettose dell'ambiente.
Gianpietro Stefanutti ha sottolineato l'importanza dell'informazione sulle problematiche del Lago e le difficoltà che ancora esistono per un approccio a una mentalità che sappia far fruttare il fenomeno turistico.
Franceschino Barazzutti ha infine ribadito la necessità che vi sia un impegno forte della Regione nei confronti di quelli che sono gli azionisti di Edipower (municipalizzate A2A ed Iren, Sel Bolzano, Dolomiti Energia…) per un intervento condiviso sulle problematiche del Lago.
In chiusura, Dino Rabassi ha auspicato un sempre maggior coinvolgimento e un impegno della popolazione nei confronti delle tematiche del Lago, recuperando "lo spirito" dell'impegno dimostrato in tante occasioni, dalla prova della ricostruzione alle lotte popolari contro il passaggio dell'autostrada e il prelievo idrico.
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Nota: quanto sopra sintetizzato rappresenta un tempestivo contributo informativo offerto dal Blog per aggiornare sugli sviluppi della "Questione Lago". Ovviamente i lettori sono invitati a intervenire con osservazioni e commenti, sia sui contenuti dell'incontro, sia - soprattutto - sulle prospettive che si aprono "per giungere a un progetto comune e condiviso che porti alla rinaturalizzazione del Lago" (A&D).
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