Palâr, una natura vera e viva (nonostante gli uomini) - II

Riceviamo e pubblichiamo un aggiornamento della situazione dalle parti del "secont sierai" del Palar: la prima immagine (della biscia che divorava una trota) ha suscitato molto interesse. La situazione si ripresenta e, nuovamente, offre elementi per una riflessione sul rapporto tra umani e mondo animale.
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La biscia ha fatto il bis! 

Cleo (ho deciso che "biscia" non è bello e un nome evocativo tutto suo è più simpatico) mi ha concesso il privilegio di riprendere un pasto intero dopo quello della scorsa settimana... in tanti anno di Palar non avevo mai assistito a niente del genere, vederlo 2 volte a distanza di una settimana mi lascia perplesso (ho è un momento particolarmente fortunato o abbiamo a che fare con un rettile particolarmente esibizionista - che sia pagato dall'ente del turismo per esibirsi....). Tant'è che anche questa mattina ho fotografato (e filmato) una nuova cattura (sempre nello stesso posto) ma questa volta Cleo mi ha lasciato riprendere abbastanza da vicino tutta la faticaccia che un rettile deve fare per sfamarsi. 

Vi invio la foto (e se può essere utile posso darvi copia del filmato, dura 10 minuti).

Visto la tendenza della nostra amica a farsi gli affari suoi incurante della gente che passa, vorrei proporre (non so come) una sensibilizzazione verso i numerosi bagnanti che vanno ad esibirsi nei tuffi dal 2° sierai per evitare che quello di oggi sia il suo ultimo pasto. Non so quanti sono consapevoli che Cleo è innocua per l'uomo e il suo aspetto e comportamento può indurre alcuni ad usare sassi e bastoni per sterminare le "vipere assassine".

Sarebbe un peccato,....anche se le trote probabilmente ne sarebbero contente.

Saluti

Renzo S.

Ergo: dopo "Salvate il soldato Ryan", prossimamente sugli schermi del Palar "Salvate la biscia Cleo"?