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Da Genova alle “spiagge” ovadesi
Ovada - T emperature elevate, caldo afoso, assalto ai corsi d’acqua balneabili dell’ovadese dove le acque fresche, limpide, pulite a prova di laboratorio, fanno gola. Dove un bagno salutare ed un tuffo da qualche scoglio inventato da una natura capricciosa sono a portata di tutti e a costo zero.
Si sta verificando, in particolare nei week end, un fenomeno di controtendenza impensabile fino a qualche tempo fa: schiere di bagnanti, soprattutto ragazzi e giovani, vengono a trascorrere una giornata balneare nel torrente Orba, con pullman organizzati. Le schiere di viaggiatori -bagnanti sono sparsi lungo le suggestive spiaggette che il torrente ha creato lungo il percorso dell’Orba fino alle alture di Olbicella e del lago di Ortiglieto.
«Omai queste gite al fiume - spiega un giovane autista genovese interpellato in proposito - le organizziamo abitualmente. Ce le chiedono le agenzie pressate dalle specifiche richieste per la giornata balneare nei corsi d’acqua». L’autista e l’utenza, ieri provenivano da Genova.
Quindi stanno cambiando le regole del gioco. Nel senso che non c’è solo il treno del mare o il pullman del mare per portare, come è sempre avvenuto, schiere di bagnanti da località del Piemonte in centri balneari della Liguria, ma ora c’è anche chi si comporta all’opposto e vuole fare il bagno nel torrente Orba o nel Piota e per riuscirci ci vengono in pullman.
Questa nuova tendenza spontanea dovrebbe servire agli amministratori pubblici, a quanti sono impegnati nelle attività turistiche a valutare meglio la potenzialità che i torrenti balneabili dell’ovadese, dall’Orba al Piota, dall’Orbarina al Gorzente possiedono, proprio per le loro caratteristiche ambientali e non solo per la purezza e la suggestiva immagine che presentano per rilanciare il turismo. (...)
Proprio il sindaco di Molare, Gian Marco Bisio, ha inviato una richiesta di intervento al Prefetto Romilda Tafuri, alla Provincia, al comando carabinieri e alla forestale. Lamenta «il problema dei parcheggi selvaggi che sta nuovamente emergendo, l’abbandono dei rifiuti, dei campeggi abusivi e, non ultimo, il problema dei cani lasciati liberi senza controllo con il rischio che qualcuno venga morsicato».
Aggiunge: «Chiedo un giro di vite per i trasgressori delle regole che sono bene indicate anche su un’ordinanza comunale. Un maggiore utilizzo del blocchetto delle multe sarebbe un buon antidoto». Anche nell’altra “Riviera” dell’Ovadese (il torrente Piota, a Lerma e fino al Gorzente) le anomalie si colgono. «Gli incivili non mancano mai - sottolinea il sindaco, Bruno Alloisio - in questo periodo estivo ogni settimana raccogliamo uno scarrabile di riiuti che poi smaltiamo a nostre spese».
da: http://www.ilsecoloxix.it/p/basso_piemonte/2013/07/22/APjUJ81F-spiagge_genova_ovadesi.shtml-------------
Il caso ovadese (a parte i pullman organizzati, ma non è detto!) presenta evidenti analogie col nostro: è il caso quindi di ragionare ancora un po' su per gestire, e far gestire, correttamente una risorsa invidiata come quella del Palâr.
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