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Questione Palar e altro
Da un po’ seguo le discussioni sull’uso del nostro territorio da parte di tanti “foresti” che, grazie anche ad una pubblicità sui generis, hanno scoperto vari siti di pregio naturalistico sul nostro territorio.
Solo alcuni però, ed era ora, rilevano che a questo tipo di turismo fai da te, si accompagna l’incuria e la maleducazione tipica dell’italiota medio, sempre pronto ad approfittare dell’accoglienza e libertà concessa, senza rispetto del territorio e della casa altrui.
Giù allora a proporre vari rimedi contro questo degrado, dimenticando che la regola base della vita civile è il rispetto dei diritti, dei doveri e su cui qualcuno dove vigilare e senza i quali non vi è mai libertà, ma anarchia ed arbitrio!
Tralasciando altre problematiche, occupiamoci solo del Palar e dei parcheggi recentemente istituiti.
Come ormai a tutti è noto, il paese in estate é affogato di auto proprio a causa del Palar e così siamo alle solite! Anziché cercare soluzioni per un modus vivendi che accontenti tutti, il politically correct oggi di moda quasi impone, a prescindere, l’assoluta comprensione verso questi ospiti, la fruizione gratuita delle nostre bellezze conservate nel tempo proprio da noi, obbligando i residenti a sopportarne la maleducazione in nome di un turismo? mordi e fuggi, oltre al lordume dei rifiuti e delle deiezioni che alcuni di questi “signori” lasciano per ricordo.
Non mi dilungo sui danni apportati all’ambiente: soprattutto all’ittiofauna!
Sarebbe necessario allora riprogrammare il tutto alla luce di quanto offre il territorio in materia di spazi e servizi, partendo dal numero di parcheggi disponibili che automaticamente limiterebbe anche gli arrivi.
Delimitare a norma i parcheggi a pagamento, istituire nella zona urbana opportuni divieti di sosta nelle vie trasversali ad esclusione dei residenti debitamente autorizzati, parcheggi a tempo nelle vie principali con rimozione forzata per i trasgressori, consentirebbe di porre in atto quelle piccole misure atte a rendere più fruibile questi siti agli ospiti che realmente li vorrebbero conoscere e non solo da sfruttare, perché è “trendy” e per di più gratis.
Non so se l’attuale e tanto declamata “Unione dei Comuni” penda solo a favore del centro più grande in fatto di disponibilità del personale ma, se così fosse come pare, ed i controlli si rendessero difficili per tali motivi, bisognerebbe tornare all’origine e riappropriarsi del sevizio di vigilanza a tempo pieno.
D'altronde al lago, quando istituii i primi e regolari parcheggi a pagamento, il controllo festivo era assicurato dai 2 vigili disponibili che recuperavano le ore durante i giorni feriali, oltre ad una buona parte delle spese derivanti dallo smaltimento rifiuti e del loro stipendio.
Va bene il turismo, va bene far conoscere la nostra zona, va bene condividerla con tutti anche gratis, ma è inconcepibile che nessuno si sia posta una semplice domanda: quali saranno le immediate conseguenze di questo sfruttamento insensato e selvaggio tale da non essere già considerato semplicemente una predazione?
Dino RABASSI
Dico che andrebbero ben delimitate le zone dedicate alla "balneazione"...rese sicure e pulite...ma se ti becco a mollo fuori di esse ti prendi un verbale che ti fa' piangere tutta l'estate!...
RispondiElimina(via facebook)
Il palar è tutto bello e fruibile non vedo perchè creare zone delimitate..sa densità di bagnanti verrebbe fuori ? Piuttosto andrebbero forniti servizi come un chiosco per creare introiti...e una zona speciale per la raccolta rifiuti.
RispondiEliminaVedrei bene anche un migliore vigilanza della fauna acquatica...quanti "foresti" saccheggiano i bassofondali palarini in cerca di gamberi ? Li un multone di quelli che piangono due estati. Magari cartelli stile stagno ecologico che illustrino le varie specie animali e vegetali con gli opportuni divieti aiuterebbe..
(via facebook)
Sono d'accordo che sia necessario avere delle regole condivise, per accogliere in maniera giusta il turista e per preservare l'ambiente; e queste regole devono essere chiare e rispettate, ma ci devono anche essere i servizi, senza i quali non esiste l'ospitalità, ma la noncuranza. La sciatteria quindi si percepisce come invito. A Bordano dove c'è un bel giro di visite, non mi sembra di aver percepito questo problema, ma è pur vero che quando sono stata là ho trovato tavoli per pin-nic e bidoni della spazzatura. Al lago non vedo questa invasione selvaggia. Forse bisognerebbe proporre una discussione pubblica con l'amministrazione, vedere le opportunità e individuare i paletti opportuni. Dove l'accoglienza è strutturata e chiara, non penso ci possa essere sciatteria. Quando sono stata al Palar, l'anno scorso, ho trovato il parcheggio a pagamento e me ne sono fatta una ragione, ho trovato spazzatura all'inizio del sentiero, e non me ne sono fatta una ragione. Poi se ci sono quelli che si insaponano....dovrebbero essere ripresi e pure multati, se servisse. Ma c'è un cartello che lo vieta? Chiaro, dovrebbe essere palese..ma se c'è tanta gente, aumenta pure il numero degli idioti.
RispondiElimina(via facebook)
Concordo con il post di Barbara, regole chiare, servizi e soprattutto controlli e dove serve anche belle multe!
RispondiEliminaPer mattia : ieri e oggi non sono solo i "foresti" a "saccheggiare" i bassofondali in cerca di gamberi..
Buona anche l'idea di una discussione pubblica..
Dalesan