"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

giovedì 9 marzo 2017

Il 15 marzo si affronta il passaggio della caserma di Cavazzo dallo Stato al Comune

Ora c'è una data. Il prossimo 15 marzo si discuterà del passaggio della ex caserma "Bernardini" dallo Stato al Comune di Cavazzo Carnico.

Caserme Dismesse, in ballo a Roma i trasferimenti di Tolmezzo, Cavazzo e Resia


Le linee elaborate dalla Regione per l’acquisizione dei beni dismessi dal Ministero della difesa e il piano complessivo di intervento su tali beni, al centro dell’audizione in IV Commissione, presieduta da Vittorino Boem (Pd), dell’assessore alle infrastrutture Mariagrazia Santoro, presente il presidente della Commissione paritetica Stato-Regione per le norme di attuazione dello Statuto, Ivano Strizzolo.
Una audizione chiesta dal consigliere Roberto Revelant (AR), a partire anche da una mozione presentata in tema di federalismo demaniale e di caserme dismesse, con presenza di vincoli e pertinenze su l’1,7% della superficie territorio regionale, per avere un quadro dei siti in stato di abbandono e del relativo valore economico, ma anche delle strategie da mettere in campo con lo Stato.
E proprio Strizzolo, in apertura, ha chiarito il complesso l’iter di un documento di trasferimento e il ruolo che svolge la Paritetica dal momento in cui la richiesta partita dal Comune e quindi dalla Regione, arriva al Consiglio dei ministri; ha quindi fatto il punto sullo stato degli schemi normativi in materia di trasferimenti di beni immobili dallo Stato alla Regione. (...)
La Commissione, che si riunirà a Roma il prossimo 15 marzo, assumerà in quella sede le determinazioni riguardanti il trasferimento alla Regione a titolo non oneroso di beni immobili di proprietà statale situati nei comuni di Travesio (PN), San Lorenzo Isontino e San Floriano del Collio (GO), Palmanova e Cavazzo Carnico e Resia (UD). (...)
Per quanto riguarda Tolmezzo, la Regione ha avviato le procedure, attraverso la Commissione paritetica Stato-Regione, per la cessione della Caserma Cantore e parallelamente si è attivata presso la Presidenza del Consiglio e il ministero della Difesa per consentire di disporre del bene anticipatamente rispetto alla conclusione dell’iter di trasferimento. (...)
Ma l'operazione non è nè semplice nè indolore, secondo il consigliere regionale Revelant:
L’AFFONDO DI REVELANT (AR)
“Fabbricati fatiscenti, ruderi abbandonati, ammassi di lamiere e amianto. Così si presentano, nella maggior parte dei casi, le caserme dismesse che lo Stato vorrebbe affidare a Regione e Comuni. In Friuli Venezia Giulia abbiamo 1.157 alloggi demaniali vuoti, cui si aggiungono le caserme deserte. Ridicolo definire questi presidi come occasioni per riqualificare il territorio. Sono piuttosto delle polpette avvelenate che Roma finge di porgerci a titolo gratuito. Addirittura in alcune circostanze lo Stato chiede anche il versamento di un pagamento per acquisire un bene inutilizzabile”.
Così Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia Responsabile, a margine del confronto in IV Commissione, evidenziando che “ho portato il tema all’attenzione della Giunta regionale e l’assessore Santoro ha condiviso la mia posizione, ammettendo che le caserme dismesse sono spesso a tutti gli effetti delle grane che vengono scaricate sulla Regione”.
Ancora Revelant: “In tutta Italia ci sono circa 3.300 alloggi demaniali vuoti. In Friuli Venezia Giulia ne abbiamo circa un terzo. Al netto della posizione geopolitica del nostro territorio, è chiaro che per la nostra regione si tratta di un’eredità pesante. Gli insediamenti militari hanno creato consistenti disagi in alcune zone, soprattutto in montagna: crollo del valore commerciale delle case confinanti, deterioramento del territorio, progressiva desertificazione di intere aree urbane”.
“Lo Stato non può lavarsi le mani, passando la patata bollente alla Regione: ci sono strutture pericolanti, che necessitano di robusti interventi di messa in sicurezza e bonifica. Chiedo alla Giunta di fare un censimento puntuale, individuare le aree riqualificabili e quelle in cui è necessario procedere con una demolizione, e chiedere allo Stato un contributo per gli interventi necessari. Non è pensabile che i piccoli paesi, già alle prese con problemi contingenti, vengano penalizzati ulteriormente dalla presenza di carcasse in avanzata fase di decomposizione”.


E' il caso di ricordare che il tema del riutilizzo della caserma Bernardini era stato uno dei temi più discussi nel corso dell'ultima campagna elettorale per l'elezione del sindaco di Cavazzo (se ne era discusso anche sul Blog). A distanza di alcuni anni, il tema può essere ripreso (ovviamente aggiornato). Ce diséso, Cjavacins?  

mercoledì 8 marzo 2017

8 marzo... ricordando le "donne in piazza" del marzo 1915

8 marzo, festa della donna, col consueto interrogarsi sul ruolo ed il peso che tocca alla "altra metà del cielo".
In questa occasione, un contributo attraverso la riscoperta di un episodio poco conosciuto che ha visto protagoniste le nostre donne.

Marzo 1915: l'Italia sta per entrare in guerra. Nei paesi del Friuli gli uomini non ci sono: o sono già sotto le armi o stanno faticosamente rientrando dagli Stati che li hanno visti lavorare come emigranti. 
La povera economia di sussistenza dei paesi è demandata alle donne, impegnate nei lavori agricoli e nella cura dei figli.
Ecco allora le donne dal Comune di Trasaghis (altre cronache dicono però che venivano soprattutto da Alesso ed erano "capitanate da una vecchia di Interneppo, la quale aveva  in testa una berretta rossa da bersagliere" ) presentarsi in massa a Gemona, sfilare per le vie della cittadina e presentarsi dalla autorità dello Stato, il Pretore, a chiedere "pane" (e quindi la possibilità di sfamare le famiglie) e "lavoro" (con l'apertura dei cantieri che avrebbero garantito l'occupazione degli uomini rientrati dall'estero e non precettati dall'Esercito).

(Da "Il Giornale di Udine")

Fu una delle prime dimostrazioni che videro protagoniste le donne (e parecchie altre ne sarebbero seguite, nelle settimane successive, in una protesta che si estese a macchia d'olio per i paesi friulani).
Si tratta di un fenomeno complesso e interessante che sto faticosamente cercando di ricomporre. Ma già da questa scarna notizia può essere intuito il peso e l'importanza del ruolo della donna nella società friulana. 
                                                         
                                                                                                   Pieri Stefanutti



martedì 7 marzo 2017

Profughi in Val del Lago, idee di riequilibrio

Ogni giorno giornali e televisioni parlano della situazione dei profughi e dei problemi legati alla loro distribuzione sul territorio.
Attualmente in Val del Lago sono ospitati 21 profughi a Cavazzo (il 2% su una popolazione di 1052 abitanti).
L'insediamento in quel Comune, dal mese di febbraio del 2016, dopo alcune incertezze iniziali e a seguito di una assemblea aperta alla popolazione (vedi http://cjalcor.blogspot.it/2016/02/anche-cavazzo-ospita-un-gruppo-di.html ) pare essersi svolto senza particolari problemi.
A Trasaghis e Bordano non vi sono ancora profughi ospitati.
In un recente incontro, il Prefetto di Udine ha prospettato una ridistribuzione basata sulla percentuale dei residenti: secondo questi calcoli, a Cavazzo dovrebbero rimanerne una decina  mentre a  Bordano e a Trasaghis dovrebbero arrivarne 6 per Comune.
La situazione è dunque destinata a modificarsi, presumibilmente in tempi abbastanza ravvicinati.

Ce pensàiso?

lunedì 6 marzo 2017

Ripassare l'inglese ... con la storia di Braulins

Braulins e il Brancot dal ponte (foto D. Tomat)
Navigando sulla rete si possono sempre fare delle singolari scoperte. Per esempio un pezzo sulla storia medioevale italiana, scritto in inglese, che fa un cenno alle vicende di Braulins.
Può essere un utile esercizio di ripasso per gli studenti?

The Patriarchate of Aquileia and the County of Gorizia



The Patriarchate of Aquileia had enjoyed temporal power over the lands of Friuli since 1077, when the King of the Germans Henry IV had divided the lands of the March of Verona, assigning Friuli to Patriarch Sieghard of Beilstein. Later, the Patriarchate had expanded northwards towards the Cadore area and eastwards in Istria, enjoying periods of significant prosperity, notwithstanding the frequent earthquakes that damaged some of its cities, especially Aquileia, that had been steadily decaying for centuries and whose role had been taken over by Udine and Cividale (Forum Iulii).


The Patriarchs had however recently lost some of their power in favor of Henry, Count of Gorizia, who had come to usurp temporal power over most of Friuli and had controlled for a time Treviso and Padua, even inflicting a serious defeat to the Veronese at Bassanello in 1320. Henry had however died unexpectedly in 1323, being succeeded by his infant son John Henry, under the tutorship of his mother, the shrewd Beatrix von Wittelsbach, and of his uncle Albert II and, after his death in 1325, his sons Meinhard, Albert and Henry.


The dynastic uncertainty surrounding the House of Gorizia favored a comeback from the Patriarchate, in the person of the octogenarian, but able and energetic, Patriarch Bertrand de saint Geniès, who took office in 1334. Bertrand engaged in a politic of reforms and activism, aimed at regaining the influence and temporal power lost over the last few decades. He proved initially successful in curbing the power of local knights and nobles, in particular against Rizzardo III da Camino, whom he defeated in battle and whose lands were confiscated, bringing back Patriarchal authority over the mountain areas of Cadore. In 1335 Bertrand started a dispute with the Count of Gorizia and his tutors over the ownership of the villages of Venzone, Braulins and Cormons.

The dispute soon degenerated to armed skirmishes and the skirmishes to open warfare, with Patriarchine forces quickly capturing Venzone. Bertrand personally commanded his army and reportedly officiated Mass in the conquered town while wearing a full set of armor. The Gorizians, notwithstanding the help they received from the city of Cividale (offended for being spurned by the Patriarch in Udine's favor), where in grave difficulties, so in 1336 they resolved themselves to ask for Veronese help, counting on the alliance that had some years before been suggellated by the marriage between Agnese di Gorizia and Alberto II della Scala.

(https://www.alternatehistory.com/forum/threads/stairway-to-glory-a-late-medieval-italy-tl.384804/)


Intanto, sempre sulla storia di Braulins,  c'è da segnalare che la preziosa monografia storica "Il castello di Bragolino" di Giacomo Baldissera, pubblicata su Pagine Friulane e poi in volumetto nel 1895 (introvabile), ristampata dopo il terremoto a cura dei volontari che operarono a Braulins (ormai introvabile anch'essa) è stata riedita dal nipote Fausto Baldissera in un testo che, alla versione originale, affianca alcuni aggiornamenti  arricchiti anche da fotografie e mappe esplicative.
Il libro è stato autopubblicato dall'autore nel circuito ilmiolibro.it

Salita al castello

Ipotesi ricostruzione struttura castello


(Foto da: http://digilander.libero.it/hitech1984/braulins4.html )

domenica 5 marzo 2017

Volti dalla Val del Lago nelle "Foto dei lettori" del MV

La pagina della "Posta dei lettori" del Messaggero Veneto è diventato un appuntamento fisso anche per la proposta, nella rubrica "La posta dei lettori" di immagini che arrivano specificatamente dai paesi della Val del Lago. Se a mandare più spesso fotografie al giornale sono il Centro di Documentazione sul Territorio del Comune di Trasaghis e la Pro Loco "Amici di Avasinis", lo spazio ospita anche immagini inviate da singoli lettori a testimoniare momenti di cronaca familiare o associativa.


Ecco una selezione delle ultime immagini pubblicate:






Che ne pensate di questa iniziativa? Raccontatelo al Blog!

sabato 4 marzo 2017

Alesso, un nuovo tetto per la palestra del Centro Studi

Tetto nuovo per la palestra, investimento da 210 mila euro

TRASAGHIS Restyling per le strutture scolastiche di Trasaghis che in questi anni sono state sistemate grazie a una serie di investimenti realizzati dall'amministrazione comunale in virtù di diversi trasferimenti ricevuti. L'ultimo intervento è stato avviato in questi giorni e si tratta della manutenzione della palestra ubicata accanto al centro studi di Alesso, per un investimento di 210 mila euro. «Sono fondi - spiega il sindaco Augusto Picco - che avevamo ricevuto con il decreto sulla buona scuola del governo Renzi e che dovevamo appaltare entro il 28 febbraio. Sarà rifatta completamente la copertura: di fatto, stiamo parlando di un edificio realizzato nel 1978 e al quale negli scorsi anni abbiamo già destinato risorse provenienti dalla Regione per il rifacimento dei serramenti che attualmente stanno producendo minori costi di riscaldamento». 
A Trasaghis negli ultimi anni sono stati investiti altri 110 mila euro, messi a disposizione sempre dalla Regione per la manutenzione della scuola per l'infanzia di Avasinis, e anche in quel caso i lavori effettuati hanno permesso di migliorare un edificio che da diversi anni non era oggetto di una tale attenzione. Si tratta di investimenti che ora vengono anche ripagati dal buon funzionamento di un servizio che continua a cresce e migliorare visto che nella scuola è stata avviata anche un sezione primavera. «In quel caso - spiega il sindaco Augusto Picco - abbiamo destinato le risorse necessarie per attivare la sezione venendo incontro alle esigenze di molte famiglie, e anche perché i numeri, ovvero almeno 5 bambini, c'erano. Quest'anno sono diventati già 6 e noi riteniamo positivo più che positivo tutto ciò, con la speranza che un giorno ci sia anche la possibilità di avviare l'asilo nido a Trasaghis». (p.c.)

(Messaggero Veneto, 2 marzo 2017)


venerdì 3 marzo 2017

Domani a Bordano il nuovo incontro per la "Mappa di Comunità" dell'Ecomuseo

Il prossimo incontro per la realizzazione della mappa di comunità di Bordano (e Interneppo) è previsto per domani, sabato 4 marzo, alle ore 15,00 presso la Biblioteca a Bordano
L'ecomuseo della Val del Lago, che propone l'iniziative, commenta: "Contiamo, come sempre, nella vostra gradita ed indispensabile presenza. Infatti, questa iniziativa è fatta per conoscere la vostra opinione, per questo motivo vengono proposti momenti di confronto finalizzati ad ottenere una condivisione delle problematiche e delle possibili soluzioni, sperando che questa esperienza possa favorire la nascita di nuove relazioni sociali tra i partecipanti.
Domani ci ritroveremo per affrontare la tematica sull'economia locale e l'erogazione dei servizi.
Nel terzo incontro, quello di sabato 11 Marzo 2017 – sempre nello stesso posto e alla stessa ora, il gruppo presente affronterà le tematiche legate all'aggregazione e socializzazione, mobilità e trasporti ed educazione ambientale".


giovedì 2 marzo 2017

Paperone non abita in Val del Lago (almeno per l'Irpef 2016)

In base alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2016 Il Friuli Venezia Giulia si colloca al 9° posto a livello nazionale, ultima tra le regioni del Nord subito dopo il Veneto, con un reddito complessivo medio di 21.575 euro, contro i 21.176 dell’anno precedente. La Lombardia si conferma la regione più “ricca” con una media di 24.524 euro, mentre in fondo alla graduatoria si colloca la Calabria con 14.780 euro.

Il reddito imponibile medio, che non comprende quindi gli oneri deducibili, in Friuli Venezia Giulia è invece pari a 20.749 euro, contro una media nazionale di 20.015 euro, ed è analogo a quello del Veneto che raggiunge 20.748 euro. Lo rileva un’indagine del ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo su dati del ministero dell’economia e delle finanze.

A Trieste il valore più elevato
A livello provinciale Trieste presenta il valore più elevato, con un reddito imponibile medio pari a 22.500 euro, mentre Gorizia registra quello più basso: 19.980 euro. Trieste risulta anche la provincia più “ricca” del Nordest, al contrario Rovigo si colloca all’ultimo posto, essendo una delle più “povere” tra tutte le regioni del Nord. Il numero dei contribuenti risulta in continua diminuzione in Fvg, essendo passato da oltre 971.000 nel 2008 a meno di 920.000 nel 2016: -51.000 unità, quindi, pari a una flessione del 5,3%).

Lo 0,6% totalizza più di 120.000 euro
La distribuzione dei contribuenti regionali in classi di reddito complessivo mostra che il 38% si colloca al di sotto dei 15.000 euro, mentre lo scaglione con la frequenza più elevata è quello tra 15.000 e 26.000 euro. Meno di 38.000 contribuenti, il 4,1%, infine, in regione dichiarano più di 55.000 euro; tra questi solo 5.185, lo 0,6%, totalizzano più di 120.000 euro.

L'analisi comunale in base al reddito imponibile medio 
In Friuli Venezia Giulia il comune di Moruzzo si conferma quello più ricco, e il 120° a livello nazionale, seguito da Pagnacco, Udine e Campoformido; gli ultimi posti sono occupati prevalentemente dalle Valli del Natisone, in particolare Drenchia, Savogna, Grimacco e Stregna, dove la quota dei redditi da pensione è particolarmente elevata.

(Da un articolo di Paola Treppo su "Il Gazzettino": http://www.ilgazzettino.it/nordest/udine/fvg_reddito_medio_si_alza_di_400_euro_la_classifica_di_tutti_comuni-2289535.html)



E in Val del Lago? Paperone non abita qui.  Cavazzo si piazza bene, al 32° posto, ma Trasaghis (al 97°) e Bordano (al 117°), sono assai distanti.

Reddito imponibile medio, i comuni di Udine
Il primo dato è il reddito, il secondo è il numero di contribuenti 

1) Moruzzo                                 25.500   1.824
2) Pagnacco                               24.706   3.757
3) Udine                                     24.187   73.213
4) Campoformido                       23.890   5.739
5) Tricesimo                              22.903   5.654
6) Tavagnacco                            22.397   11.086
7) Pasian di Prato                       22.152   7.069
8) Martignacco                            22.105   5.220
9) Palmanova                             21.807   4.075
10) Buttrio                                   21.731    3.123
11) Moimacco                             21.730   1.245
12) Pradamano                           21.687   2.901
13) San Daniele del Friuli         21.450   6.192
14) Tolmezzo                              21.281   7.927
15) Fagagna                              21.241   4.765
16) Pavia di Udine                      20.691   4.291
17) Villa Vicentina                       20.655   960
18) Cividale del Friuli                  20.588   8.689
19) Codroipo                              20.472   11.955
20) Cervignano del Friuli          20.432   9.967
21) Remanzacco                         20.429   4.564
22) Pozzuolo del Friuli                 20.332   5.127
23) Tarvisio                                  20.092   3.514
24) Reana del Roiale                  19.964   3.771
25) Colloredo di Monte Albano   19.956   1.726
26) San Giorgio di Nogaro          19.865   5.595
27) Premariacco                         19.771   3.084
28) Visco                                     19.706   583
29) Treppo Grande                      19.698   1.334
30) Ruda                                     19.698   2.204
31) Malborghetto-Valbruna         19.656   757
32) Cavazzo carnico                   19.650   822
33) Tarcento                                19.625   6.917
34) Gemona del Friuli                19.542   8.480
35) San Pietro al Natisone          19.429   1.682
36) Artegna                                 19.313   2.171
37) Corno di Rosazzo                 19.227   2.417
38) Magnano in Riviera               19.227   1.774
39) Bagnaria Arsa                       19.212   2.618
40) Povoletto                               19.204   4.173
41) Aquileia                                 19.192   2.547
42) Buja                                       19.158   5.034
43) Amaro                                   19.139   639
44) Aiello del Friuli                      19.084   1.759
45) Torviscosa                             19.078   2.142
46) Campolongo Tapogliano       19.057   861
47) Moggio Udinese                    19.034   1.378
48) Fiumicello                              19.019   3.679
49) Majano                                  19.014   4.581
50) Carlino                                   18.916   2.042
51) Basiliano                                18.858   3.916
52) Terzo di Aquileia                    18.858   2.084
53) Porpetto                                 18.820   1.941
54) Coseano                                18.807   1.704
55) Cassacco                              18.786   2.245
56) Trivignano udinese                18.732   1.236
57) Mereto di Tomba                   18.709   2.041
58) Lignano Sabbiadoro           18.644   5.770
59) Manzano                              18.611   4.867
60) Verzegnis                             18.588   705
61) Zuglio                                   18.577   477
62) Dignano                                18.576   1.801
63) Bicinicco                               18.519   1.439
64) San Vito di Fagagna             18.479   1.262
65) San Giovanni al Natisone     18.464   4.545
66) Latisana                               18.453   10.009
67) Muzzana del Turgnano         18.427   1.875
68) Venzone                                18.390   1.672
69) Rive d'Arcano                        18.380   1.905
70) Flaibano                                 18.375   860
71) Ragogna                                18.372   2.222
72) Pontebba                              18.346   1.171
73) Gonars                                  18.298   3.580
74) Santa Maria la Longa           18.270   1.775
75) Osoppo                                 18.214   2.281
76) Ronchis                                 18.191   1.513
77) Mortegliano                           18.163   3.700
78) Torreano                               18.004   1.624
79) Villa Santina                         17.999   1.650
80) Varmo                                   17.992   2.134
81) Raveo                                   17.969   367
82) Camino al Tagliamento         17.937   1.226
83) Arta Terme                            17.926   1.641
84) Nimis                                     17.879   2.040
85) Sedegliano                            17.703   2.945
86) San Leonardo                        17.681   885
87) Enemonzo                             17.660   1.019
88) Ovaro                                    17.596   1.515
89) Castions di Strada                 17.579   2.843
90) Faedis                                    17.519   2.205
91) Lestizza                                  17.476   2.872
92) Paluzza                                  17.455   1.768
93) Bertiolo                                  17.400   1.925
94) San Vito al Torre                    17.384   949
95) Rivignano Teor                      17.309   4.657
96) Attimis                                   17.308   1.386
97) Trasaghis                              17.283   1.709
98) Cercivento                             17.199   531
99) Marano Lagunare                 17.178   1.419
100) Palazzolo dello Stella         17.169   2.194
101) Montenars                          17.075   426
102) Preone                               17.049   210
103) Comeglians                        16.971   407
104) Pocenia                              16.928   1.899
105) Talmassons                        16.898   3.018
106) Sutrio                                  16.865   981
107) Sauris                                 16.830   321
108) Chiusaforte                         16.822   519
109) Socchieve                          16.795   711
110) Resiutta                              16.707   244
111) Precenicco                          16.689   1.106
112) Forgaria nel Friuli               16.683   1.421
113) Treppo Carnico                  16.572   465
114) Ligosullo                            16.367   86
115) Ampezzo                           16.229   798
116) Rigolato                             16.036   397
117) Bordano                            15.993   595
118) Dogna                               15.942   151
119) Forni di Sopra                   15.780   825
120) Lauco                               15.733   595
121) Resia                                15.691   846
122) Prepotto                            15.690   592
123) Forni Avoltri                      15.648   508
124) Chiopris Viscone              15.559   538
125) Pulfero                              15.489   751
126) Prato Carnico                   15.460   768
127) Ravascletto                      15.362   438
128) Paularo                            15.268   1.963
129) Forni di sotto                    14.798   511
130) Stregna                            14.731   287
131) Taipana                            14.588   530
132) Lusevera                          14.569   505
133) Grimacco                         14.546   280
134) Savogna                          14.513   361
135) Drenchia                          12.248   111

mercoledì 1 marzo 2017

La grigia signora sul Lago ....

Dopo diversi post dedicati alla "bianca signora", una "variazione sul tema" proposta da Emi che fa proprio riferimento al primo giorno di Quaresima:

LA GRIGIA SIGNORA  SUL  LAGO 

Stavolta dobbiamo salutare la Bianca Signora  sul Lago  in  tenuta carnevalesca, perché come si sa  il carnevale  dura poco, lasciando appunto la signora …   in versione grigio cenere, perché  ufficialmente il carnevale  inizia diciamo  il giorno della befana  ma termina il giorno  delle ceneri e di questo giorno  i vecchi ci hanno lasciato tanti racconti …

Fino alla fine del 1800 il Mercoledì delle ceneri era considerato quasi sacro, si doveva  fare astinenza  totale  dal cibo “perché anche  gli uccelli  dell’aria quel  giorno fanno astinenza”; bisognava  fare penitenza  per i propri peccati  e pentirsi di loro, e naturalmente  andare in chiesa a farsi cospargere  la testa di cenere “Memento Homo pulvere es..”  e  ascoltare  il “Verbum Caro “ ...
Infatti mia nonna Lucia (Garofule)  di Interneppo era solita raccontarmi di  quei due che   mentre camminavano   lungo la strada  che da Interneppo  porta a Mena (vecchia strada “romana”,  che partendo dalla fontana  di Interneppo  arriva fino  zona cimitero di Mena, correndo a mezza costa tra la  strada  regionale del Lago e  la  strada del monte Festa), erano stati assaliti  dagli “assassini” (lei li definiva cosi), i quali essendo stati riconosciuti,   avevano disobbedito agli ordini del capobanda che intimava loro  di ammazzare i due viandanti, non potevano ammazzarli perchè avevano sentito ed erano protetti dal Verbum Caro del primo giorno di Quaresima..

Questo accadeva quando la fede e le tradizioni venivano rispettate; se penso che riguardo al carnevale, in qualche paese della Carnia  tanti vorrebbero  seguire il rito ambrosiano… perché  la Carnia,  dalla parte di Interneppo, inizia in Nalbin.
 
                                      Emi Picco


Nebbia sul Lago (foto Angelo Stefanutti)


Se vi è piaciuta, se vi piace l'idea .... commentate sul Blog!