I coscritti di Alesso in TV, la vecchia Trasaghis al cinema

La puntata di stasera dello "Scrigno" a Telefriuli (dalle 21) sarà dedicata alle tradizioni dei coscritti e, in questo contesto, si parlerà anche della singolare esperienza della coscrizione di Alesso, che assume caratteristiche proprie e particolari.
La trasmissione dovrebbe essere visibile anche in streaming dal sito dell'emittente (http://www.telefriuli.it/).

Mercoledì alle 21, invece, una serata speciale al Sociale di Gemona per ricordare  l'architetto Gino Peressutti (nato a Gemona nel 1883 e morto a Padova nel 1940), l’artefice di quello che può essere considerato il più grandioso progetto di cinema italiano, la costruzione di Cinecittà, il complesso di edifici realizzato tra il 1935 e il 1937, nei dintorni di Roma.
Oltre a filmati relativi alla nascita di Cinecittà, al Cinema Sociale verranno presentate, a cura della Cineteca del Friuli,  anche pellicole che documentano architetture, ambienti e paesaggi del Gemonese pre-terremoto, tra cui un piccolo capolavoro del cinema amatoriale realizzato da membri del Cineclub Udinese nel 1958 in un restauro migliorato rispetto a quello pubblicato nel 1995 nel vhs Di là da l’âghe. Si tratta di Ritorno, diretto da Annedi Delli Zotti, con fotografia di Antonio Seguini De Santi e voce narrante di Nevio Ferraro. Ricco di toni lirico-intimistici, quasi anticipando certe atmosfere cariche di tristezza, accoramento, solitudine, senso di grigiore del film Gli ultimi di Turoldo, il cortometraggio racconta il breve ritorno di un anziano emigrante al paese della sua infanzia, che ora gli appare tanto diverso e in cui riesce a trovare solo poche tracce e remoti ricordi del passato. Il paese, che non viene nominato, è il risultato di un assemblaggio di varie locations: il treno arriva alla stazione di Villa Santina, ma, all'uscita dalla stazione, ci troviamo di fatto a Gemona. Il protagonista percorre quindi un tratto di strada nei dintorni di Braulins, per giungere poi a Trasaghis, dove viene filmata la maggior parte del lavoro (l'osteria-locanda, la chiesa e il cimitero). (Estratto da Messaggero Veneto, 12 maggio 2014)