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sabato 11 febbraio 2012

Centralina sull'Arzino: contrarietà del WWF


VERZEGNIS Gli ambientalisti: si basa su dati vecchi di 50 anni
Centralina, il "no" del Wwf
L’associazione boccia il progetto assieme al Movimento tutela Arzino
VAL D’ARZINO Rilievi degli ambientalisti sul progetto di una nuova centralina idroelettrica

da: Il Gazzettino, Venerdì 10 Febbraio 2012
VERZEGNIS - «Il progetto di centralina idroelettrica sul torrente Arzino è stato redatto con dati vecchi di 50 anni, le istanze di nuove derivazioni e i progetti in corso di Via devono venire sospesi». A dirlo sono il Wwf Fvg e il Movimento tutela Arzino: le loro critiche si aggiungono ai rilievi già mossi nelle scorse settimane da Legambiente. «Si tratta di un'opera che andrà a compromettere l'integrità di uno dei tratti più pregiati del torrente, l'unico di tutte le Prealpi friulane ancora integro, per questo motivo ancora più meritevole di tutela», hanno fatto sapere gli ambientalisti, riferendosi al progetto della centralina idroelettrica presentato da Industria Tessile del Vomano (Teramo) nell'alta Val d'Arzino, tra Pozzis, frazione di Verzegnis e San Francesco di Vito d'Asio, in provincia di Pordenone. «Un progetto, peraltro - fanno notare le associazioni - che fa riferimento a misure di portata (cioè la quantità d'acqua che scorre nell'alveo) misurate a Casera Beazut, a circa 2 chilometri a valle dell'opera di presa prevista, tra il 15 giugno 1956 e il 1963: esattamente cinquant'anni fa». Le due associazioni hanno tra l'altro spedito alla Regione un documento di osservazioni allo studio di impatto ambientale. Per dimostrare quanto differenti siano le misure degli anni Cinquanta con quelle attuali, gli ambientalisti riportano i dati relativi a novembre, uno dei mesi più piovosi dell'anno: negli anni '50 si avevano portate medie di 2,3 metri cubi al secondo mentre attualmente i volontari del Movimento tutela Arzino hanno misurato per il mese di novembre tra il 2009 e il 2011 portate variabili tra i 0,4 e i 0,7 metri cubi al secondo. Secondo Wwf e Movimento tutela Arzino, dunque, il progetto, la cui concessione prevede di derivare una portata media di 0,86 metri cubi al secondo e una portata massima di 1,25, va corredato da una serie continua di misure di portata in corrispondenza della sezione di presa estese su almeno dieci anni idrologici, quando nello studio di impatto ambientale - rilevano i due sodalizi - sono invece presenti solo 3 misure di portata recenti, di cui l'ultima, seppure rilevata il 23 marzo 2011, dopo il verificarsi di eventi meteorologici consistenti, non raggiunge nemmeno la portata derivabile massima in concessione. Di qui la bocciatura del progetto da parte delle associazioni, anche alla luce dell'assenza di un Piano regionale di tutela delle acque imposto dalla direttiva 200/60 della comunità europea.
      David Zanirato

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