Paesaggio
Il territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è caratterizzata da un'ampia diversità di paesaggi, che sono influenzati da aspetti geomorfologici, climatici e delle modificazioni antropiche. L’area d’intervento strutturalmente ricade a cavallo delle zone di alta pianura e l’area collinare attraversata del fiume Arzino all’altezza dello sbocco nella pianura friulana.
Il Piano Territoriale Regionale della Regione Aut. Friuli-V.G. adottato definisce che il comune di Trasaghis sia interessato dai seguenti ambiti paesaggistici (vedi allegato 5b “Schede degli ambiti paesaggistici”).
- AP10 - Prealpi Carniche proprie
- AP32 - Corridoio fluviale del Tagliamento
Mentre le aree contermini ricadono principalmente entro i seguenti ambiti paesaggistici
- AP17 - Rilievi collinari sovralluvionati conglomeratici e argillosi
- AP15 – Colline Moreniche del Tagliamento
- AP 16 – campo di Osoppo e paludi di Artegna
In particolare, l’area di intervento ricade entro “l’Ambito Paesaggistico 10 - Prealpi Carniche proprie” - caratterizza la parte posta a meridionale delle Prealpi Carniche per una superficie territoriale: 708 Kmq che incide per il 36% sul tipo di paesaggio prealpino e la centrale è posta quasi a ridosso del perimetro dell’ Ambito Paesaggistico 32 - Corridoio fluviale del Tagliamento..
Livello di qualità’ paesaggistica: Medio: area in cui coesistono elementi di pregio e di degrado
Valutazione complessiva degli impatti paesaggistici dell'opera e proposte di mitigazione
Il confronto fra le caratteristiche generali del sito in relazione al Tipo paesaggistico cui appartiene, all'Unità di paesaggio e quelle contermini il dettaglio degli elementi strutturali del paesaggio, porta a considerazioni che ricalcano quelle già espresse in sede di analisi della vegetazione, vale a dire che sotto il profilo del paesaggio il sito non riveste alcun carattere di eccezionalità rispetto all’area vasta considerata, ma anzi ne ricalca esattamente alcuni dei caratteri individuati: essa infatti si presenta come un paesaggio caratterizzato da una assoluta prevalenza delle formazioni boscate.
Attualmente la composizione degli elementi del paesaggio può essere così sintetizzata:
- i centri abitati, Avasinis, Alesso e Peonis, si sono sviluppati lungo le strade principali di fondovalle, con un nucleo storico centrale ed abitazioni sparse;
- zone artigianali ed industriali, collocate generalmente in zone pianeggianti, lungo le principali vie di
comunicazione (es. zona produttiva di Trasaghis);
- zone coltivate ed orti attorno ai centri abitati;
- zone in abbandono e boschi in formazione nelle aree di connessione tra i centri abitati;
- fascia dei boschi in genere di proprietà privata (riconoscibili perché spesso coltivati a ceduo o
abbandonati);
- fascia dei pascoli, attualmente in parte in abbandono e ricolonizzati dal bosco
Il sito non è attualmente oggetto di percorrenze abituali né di destinazioni d’uso ricreative, che
potrebbero determinare un “plus valore” paesaggistico del luogo; anche le prossime strade vicinali non sono oggetto di tale tipo di fruizione. Talvolta nei periodi estivi le sponde del torrente Leale sono
frequentate da bagnanti, allorchè le rive del vicino torrente Palâr, presso la frazione di Alesso, sono troppo affollate.
La futura destinazione del sito ad area la destinata alla realizzazione di un impianto idroelettrico, pur
classificabile come “elemento detrattore” del paesaggio, non altera sicuramente in maniera significativa i luoghi entro cui si colloca.
Infrastrutture e viabilità
L'area di intervento è ottimamente servita da una rete di assi stradali, tra cui i principali, sono:
- la s.r. 512 "del lago di Cavazzo", che collega Tolmezzo con Gemona del Friuli, attraversando gli abitati di Cavazzo Carnico, Interneppo e Trasaghis con direzione Nord/Ovest – Sud/Est;
- la s.r. 463 "del Tagliamento", che collega Codroipo (s.s. 13 "Pontebbana" bivio Coseat) con Gemona del Friuli, attraversando gli abitati di Dignano, S. Daniele del Friuli, Majano, Osoppo con direzione Sud/Ovest – Nord/Est;
- s.p. 36 di “Bordano” che collega il ponte di Braulins, con Bordano e Interneppo;
- s.p. 63 “del Rivellino” che collega Osoppo con il ponte di Braulins
- la s.p. 41 "di Forgaria", che collega il confine della Provincia di Udine (s.p. 1) ponte Armistizio con Forgaria e Trasaghis .
- la s.p. 49 “Osovana” che collega Colugna con Pagnacco, Buia e Rivoli di Osoppo;
- la s.p. 20 “del Glemonense”, che collega Magnano in Riviera, con Artegna, Gemona del Friuli e
Ospedaletto;
- la s.p. 84 del “Ponte di Cornino” che collega S. Daniele del Friuli, con Cimano e Cornino.
L’autostrada A.23 “Alpe Adria” attraversa per tutta la sia lunghezza la valle del Lago e il casello autostradale più prossimo all’area d’intervento è posto a Gemona del Friuli.
Subordinata a questa rete di direttrici principali è presente una capillare viabilità a carattere comunale o interpoderale, con spiccate caratteristiche di radiocentricità rispetto ai vari centri abitati. A livello gerarchico inferiore rispetto a questa rete di rango secondario, esiste un'ulteriore serie di collegamenti viabili, a carattere locale, che infittiscono la maglia stradale complessiva, consentendo i collegamenti puntuali tra tutti i centri abitati e le frazioni dell'area oggetto di studio, nonchè l'accesso ai terreni agricoli circostanti le aree urbanizzate.
L’autostrada A. 23 “Alpe-Adria” attraversa tutto il territorio comunale in direzione Nord – Sud. Il casello autostradale più prossimo all’ambito comunale è quello di Gemona del Friuli.
La viabilità esistente, di livello secondario e locale, possiede caratteristiche geometriche e di movimentazione di traffico adeguate alle esigenze della popolazione insediata.
Per quanto concerne, la viabilità primaria vi sono una serie di difficoltà strutturali nei vari collegamenti esistenti.
Per raggiungere il sito ove è localizzato il previsto impianto in progetto è possibile utilizzare come direttrice di avvicinamento privilegiato la viabilità comunale, via Maggiore che si diparte dalla s.r. 512/via A. Diaz ad Ovest di Trasaghis e che collega il Capoluogo comunale con le frazioni di Avasinis e più a Nord di Alesso che nel tratto tra Avasinis ed il ponte sul torrente Leale prende il nome di via R. G. Mc Bride.
L’area di cantiere verrà realizzata a Nord del ponte sul torrente Leale, con accesso da via R. G. Mc Bride mediante una viabilità forestale in un’area pianeggiante.
Valutazione degli impatti e cautele progettuali e mitigazioni
Il carico di traffico sul sistema stradale locale dell’iniziativa produttiva in progetto sarà totalmente concentrato nella fase di realizzazione dell’opera.
Si tratta di una fase di cantiere stimata in circa 12 mesi in cui verranno fatti affluire i materiali e le maestranze necessarie per la costruzione dei manufatti.
Il quantitativo di materiali che verranno maggiormente utilizzati sono il calcestruzzo; che con ogni probabilità potrà essere reperito presso l’impianto di betonaggio di betonaggio di Pineta, frazione di Osoppo distante circa 8 Km dal cantiere o in alternativa da quello di Flagogna, frazione di Forgaria del Friuli distante circa 15 Km dal cantiere e la condotta forzata per la cui costruzione sarà necessario il trasporto della tubazione con circa 30 autoarticolati.
La forza lavoro necessaria per la costruzione dell’opera è stimata in oltre 200 addetti nel corso dei lavori, pertanto nella peggiore delle ipotesi nel giorno con maggiori flussi di traffico, si presume che ragionevolmente, potrebbero transitare di una decina di viaggi giornalieri (tra veicoli leggeri e veicoli pesanti).
Sicuramente il carico di traffico indotto dall’iniziativa in progetto sul sistema stradale locale non andrà ad alterare il quadro complessivo della mobilità locale, peraltro piuttosto scarsa e comunque ciò avverrà vegli orari lavorativi, tendenzialmente nel senso opposto a quello prevalente nei medesimi orari.
In fase di esercizio, non essendoci manodopera impiegata per il funzionamento della centralina, il carico di traffico sarà quasi nullo e si limiterà ai sopralluoghi programmati da parte di personale della ditta Renowa s.r.l.
Si può affermare che l’assetto stradale e viabilistico rilevabile nella zona consente il raggiungimento dell’area d’intervento da ogni parte del territorio regionale ed italiano.
Si può affermare che la viabilità esistente di livello statale, regionale, provinciale e comunale è in genere adeguata ed in grado di sostenere il minimo carico ulteriore di traffico ipotizzato in fase di cantiere, evidenziando che nell’ambito del bacino di utenza non sono presenti nodi e itinerari congestionati lungo l’asse stradale della viabilità comunale via Maggiore e via R. G. Mc Bride.
Il carico di traffico indotto dall’iniziativa in fase di esercizio sul contesto territoriale indagato sarà praticamente nullo, per cui non si propongono per questa componente mitigazioni di sorta.
[Segue]
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