"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 21 febbraio 2012

Centralina sul Leale, materiali per la documentazione - X

[Prosegue l'analisi del "Riassunto non tecnico"  contenuto nella progettazione della centralina sul Leale]


Aspetti naturalistici, vegetazionali e colturali 


Il sito oggetto di esame si colloca in prossimità dell'alveo del torrente Leale e le vegetazioni rilevate sono state  puntualmente individuate. 
In prossimità delle opere di presa e nelle zone contermini si è in presenza di formazioni a faggeta submontana con Ostria, abbastanza frequente nel piano submontano ed anche montano se sui ripidi versanti ed esposizioni  favorevoli. La faggeta submontana tipica risulta arricchita in orniello, carpino nero, sorbi e talora altre latifoglie. 
Più in basso, sono presenti formazioni di Orno-ostrieti si tratta di una formazione dell'area pedemontana con prevalenza di carpino nero (Ostrya carpinifolia) cui si associano orniello (Fraxinus ornus) e, in subordine,  roverella (Quercus pubescens), farinaccio (Sorbus aria), acero campestre (Acer campestre.;  
Nella parte inferiore prevalgono popolamenti forestali con Pinete di pino nero. Queste formazioni risultano  particolarmente abbondanti soprattutto sui rilievi più prossimi alla vallata aperta, probabilmente per operazioni  di rimboschimento delle magre pendici erbose avvenute nel secolo scorso. La specie principale è il Pino nero  (Pinus nigra) cui si affiancano alcuni e elementi tipici degli ornoostrieti.


Interazioni tra progetto e ambiente 
L'intervento per la realizzazione dell'impianto in progetto, prevede diverse tipologie di azione in conseguenza  delle diverse condizioni orografiche del territorio, oltre a interessare alcune aree di cantiere per le opere di presa  e sistemi accessori e l'area per la realizzazione del fabbricato ospitante la centrale elettrica vera e propria. 


Posizionamento condotta  
La condotta verrà realizzata secondo le tavole progettuali secondo le seguenti tipologie: 
-  microtunnelling 
-  trincea su strade esistenti 
-  trincea a lato strada 
-  trincea su nuova strada 
-  posa con ancoraggi su versante 


Per quanto riguarda i primi tre interventi non verrà interessata alcuna tipologia vegetazionale in quanto le operazioni avverranno o in tunnel o lungo infrastrutture viarie esistenti. 
(...)


Aree di cantiere  
Per la realizzazione delle opere di presa verrà interessata solo limitati tratti di vegetazione pioniera sul greto del  torrente a prevalenza da Orno-ostrieto con piante dall'aspetto arbustivo ed in prossimità delle infrastrutture  esistenti. 
Il cantiere intermedio posto alla progressiva 1600 in prossimità del punto D, sarà realizzato a lato della viabilità  comunale esistente interessando limitate superfici  a vegetazione erbacea ed a vegetazione arborea ad orno- ostrieto. 
L'intervento per la realizzazione della centrale di produzione occuperà una zona posta a fondovalle a ridosso del  versante con una soluzione che minimizza gli impatti paesaggistici e permette di utilizzare per lo scarico un solco  esistente. Attualmente sull'area si può osservare una vegetazione prevalentemente arbustiva con presenza di  soggetti di pino nero, di pino silvestre e di latifoglie tra le quali prevale il Carpino nero e l'Orniello. 
Si ritiene che la riduzione della superficie boscata ricondotta al minimo per il parziale interramento del 
manufatto non alteri di fatto la situazione dell'assetto ecologico dell'ambito
Ad opere ultimate tutti i siti interessati dagli interventi dovranno essere oggetto di rinaturazione con preferenza  per la diffusione di vegetazioni erbacee di specie adatte al sito, e tecniche di ingegneria naturalistica.  
A corredo degli interventi dovrà essere predisposto un piano di manutenzione dei siti ripristinati, della durata di  almeno un biennio, con relativo collaudo finale delle opere a verde ed eventuale sostituzione delle fallanze.. 


Fauna 
L’area d’indagine risulta inserita in un contesto ambientale di ampio raggio che presenta alcune significative  peculiarità e risulta dotata di particolari valenze ecologiche, da un punto di vista faunistico, la realizzazione degli  interventi proposti, non fa prevedere modifiche ecotopiche tali da determinare l’allontanamento permanente delle specie censite, pertanto non vengono studiate particolari misure di mitigazione per questa componente
Si può prevedere che le presenze faunistiche potranno venire transitoriamente disturbate durante il corso dei  lavori e si sposteranno in zone in cui l’interferenza sarà meno sentita, ma difficilmente verranno definitivamente  allontanate dall’area.  
Si ritiene quindi opportuno che i principali interventi vengano realizzati per quanto possibile nel periodo  invernale, perché in tal modo si limita il disturbo agli accoppiamenti, alla deposizione delle uova e  all’allevamento della prole delle diverse entità presenti. 

[Segue]

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