La relazione offre poi un Quadro di riferimento ambientale, con dati su "Meteorologia e clima", "Precipitazioni", "Temperature", "Geologia, geomorfologia, idrogeologia, geotecnica".
Viene poi data una descrizione dei corsi d'acqua e delle sorgenti presenti nella zona presa in esame. Prosegue quindi con:
Valutazione degli impatti dell’opera sul sistema fluviale
L’opera di presa nella soluzione progettuale presentata, è stata individuata nella porzione a valle della presa acquedottistica del Comune di Trasaghis dalla sorgente Fontanuzas; da un punto di vista tecnico ed ambientale l’ubicazione ben si presta alla realizzazione delle strutture derivatorie sia per la conformazione morfologica del terreno, sia per la presenza di una strada esistente, con un impatto estremamente contenuto.
Il manufatto proposto sarà costituito da uno sbarramento in calcestruzzo armato di altezza minima ammorsato al fondo ed alle spalle direttamente sulla roccia affiorante.
L’opera in progetto prevede la costruzione di una scala di risalita per l’ ittiofauna che, pur tecnicamente corretta nella sua progettazione, considerata la natura dei luoghi e la presenza a valle di molteplici ostacoli naturali insormontabili per questa componente acquatica animale, si ritiene inutile ai fini ambientali; a tal proposito questa soluzione verrà presa di comune accordo con l’E.T.P.
Per quanto concerne la quantità idrica prevista per legge per il rilascio (D.M.V.), il criterio adottato ha tenuto conto sia della risorsa idrica superficiale, sia e soprattutto della tutela dei requisiti di qualità ambientale del sistema lotico a valle.
Il progettista ha cercato armonizzare i prelievi ed i rilasci previsti dalla vigente normativa attraverso la ricerca di adeguate soluzioni costruttive dei manufatti e studiando in modo esaustivo le caratteristiche morfologiche del corso d’acqua sotteso, cercando inoltre di risolvere unitamente sia i problemi della discontinuità idraulica, sia di quella biologica, in modo da garantire sempre la continuità idraulica e biologica del corso d’acqua.
Particolare attenzione è stata posta nello studio di tutte i possibili cause di disturbo al dispositivo atto al rilascio del D.M.V. e sono stati adottati tutti gli accorgimenti possibili per evitare ogni possibile interferenza (paratoia sghiaiatrice, protezioni, sensori di livello, controllo remoto, ecc…).
Valutato attentamente il tratto sotteso del torrente Leale, caratterizzato in gran parte da un alveo
marcatamente incassato in una forra di difficile accesso con un substrato di roccia affiorante, in cui sono presenti diverse manifestazioni sorgentizie perenni, si ritiene che il D.M.V. stabilito in via transitoria dalla Legge regionale 27.11.2001 n. 28, pari a 44,16 l/s (4 l/s*kmq x 11.04 kmq di bacino imbrifero sotteso) sia sufficiente a mantenere lo stato ecologico attuale del corso d’acqua.
[Segue]
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