"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 19 febbraio 2012

Centralina sul Leale, materiali per la documentazione - VIII

[Prosegue l'analisi del "Riassunto non tecnico"  contenuto nella progettazione della centralina sul Leale]

La relazione offre poi un Quadro di riferimento ambientale, con dati su "Meteorologia e clima",  "Precipitazioni", "Temperature",   "Geologia, geomorfologia, idrogeologia, geotecnica".
Viene poi data una descrizione dei corsi d'acqua e delle sorgenti presenti nella zona presa in esame. Prosegue quindi con:

Valutazione degli impatti dell’opera sul sistema fluviale  

L’opera di presa nella soluzione progettuale presentata, è stata individuata nella porzione a valle della presa  acquedottistica del Comune di Trasaghis dalla sorgente Fontanuzas; da un punto di vista tecnico ed ambientale  l’ubicazione ben si presta alla realizzazione delle strutture derivatorie sia per la conformazione morfologica del  terreno, sia per la presenza di una strada esistente, con un impatto estremamente contenuto.  
Il manufatto proposto sarà costituito da uno sbarramento in calcestruzzo armato di altezza minima ammorsato  al fondo ed alle spalle direttamente sulla roccia affiorante.  
L’opera in progetto prevede la costruzione di una scala di risalita per l’ ittiofauna che, pur tecnicamente corretta  nella sua progettazione, considerata la natura dei  luoghi e la presenza a valle di molteplici ostacoli naturali  insormontabili per questa componente acquatica animale, si ritiene inutile ai fini ambientali; a tal proposito  questa soluzione verrà presa di comune accordo con l’E.T.P. 
Per quanto concerne la quantità idrica prevista per legge per il rilascio (D.M.V.), il criterio adottato ha tenuto  conto sia della risorsa idrica superficiale, sia e  soprattutto della tutela dei requisiti di qualità ambientale del  sistema lotico a valle. 
Il progettista ha cercato armonizzare i prelievi ed i rilasci previsti dalla vigente normativa attraverso la ricerca di  adeguate soluzioni costruttive dei manufatti e studiando in modo esaustivo le caratteristiche morfologiche del  corso d’acqua sotteso, cercando inoltre di risolvere unitamente sia i problemi della discontinuità idraulica, sia di  quella biologica, in modo da garantire sempre la continuità idraulica e biologica del corso d’acqua. 
Particolare attenzione è stata posta nello studio di tutte i possibili cause di disturbo al dispositivo atto al rilascio  del D.M.V. e sono stati adottati tutti gli accorgimenti possibili per evitare ogni possibile interferenza (paratoia  sghiaiatrice, protezioni, sensori di livello, controllo remoto, ecc…). 
Valutato attentamente il tratto sotteso del torrente Leale, caratterizzato in gran parte da un alveo 
marcatamente incassato in una forra di difficile accesso con un substrato di roccia affiorante, in cui sono presenti  diverse manifestazioni sorgentizie perenni, si ritiene che il D.M.V. stabilito in via transitoria dalla Legge regionale  27.11.2001 n. 28, pari a 44,16 l/s (4 l/s*kmq x 11.04 kmq di bacino imbrifero sotteso) sia sufficiente a mantenere  lo stato ecologico attuale del corso d’acqua

[Segue]

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