"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

venerdì 22 aprile 2016

"Al Lago non basta una grafia corretta"

Da diversi giorni si discute sul Blog di quale sia la grafia corretta da usare per indicare in friulano il Lago, se "Lâc" o "Lât". La discussione è nata dalla segnalazione della posa, da parte del Comune di Trasaghis, di alcune tabelle indicanti i toponimi perilacustri. La finalità era principalmente quella di sottolineare l'importanza di una simile operazione culturale, per un prezioso "recupero della memoria". Il Blog ha anche invitato gli amministratori ad approfittare dello spazio per illustrare ulteriormente le finalità dell'iniziativa, e alla persona che - presumibilmente - ha redatto il testo di spiegare i criteri adottati nella scelta e nella trascrizione dei toponimi. Nessuna risposta, sinora.
C'è stato invece un lungo confronto sul piano linguistico, se dovesse essere utilizzata la variante locale o il termine della koinè friulana.
Sul tema interviene ora Franceschino Barazzutti, che invita a non fermarsi  su sfumature linguistiche ma ad andare a cercare quali siano le strategie più adatte per la salvaguardia e la valorizzazione del Lago (e in generale dell'intera questione idrica).

Ho seguito la discussione sulla corretta scrittura di "lago" in friulano. E' fuori di discussione il fatto che la lingua sia la base dell'identità di ogni nazione: la lingua friulana lo è del Friuli. Quindi va difesa, praticata, studiata. Detto questo la discussione su questo blog mi ha richiamato alla mente la parabola discendente dell'autonomismo friulano e della sua espressione politico-istituzionale del Movimento Friuli: allora si sono persi nella discussione  (e divisione) tra loro su come scrivere in friulano alcune lettere, con la "pipute" o senza, perdendo di vista la POLITICA per l'autonomia. In una fase come questa caratterizzata da un pesante attacco all'Autonomia, alle autonomie e da una politica centralizzatrice in tutti i settori economici, finanziari ed istituzionali in me la discussione sulla corretta scrittura friulana di "lago", pur nel rispetto delle competenze filologiche ( di cui io sono privo) degli intervenuti, ha destato una venatura di melanconia. 
Sì! Sarebbe il caso che dopo lo sfogo filologico si discutesse di alcune "cosette", quali il rilancio dell'autonomismo in Friuli, e, dato che l'oggetto della disputa filologica è il nostro lago, si discutesse di esso, dei problemi suoi e delle soluzioni. Oppure queste sono cose che riguardano solo "quelli dei comitati"! Inoltre, lago equivale ad acqua. E sull'acqua ne stanno accadendo di cose ben pesanti sia per quella "da kilowat" sia per quella "da bere" o, meglio, del rubinetto della nostra casa. O no?
E' e fa bene discutere di tutto, anche di come si scrive lago in friulano, ma non lasciandoci sfuggire che sul tema "lago" ci devono essere delle priorità.
Cordiali saluti a tutti.
Franceschino Barazzutti     


Come sempre, il Blog continuerà a segnalare argomenti e a raccogliere contributi, nella convinzione che attraverso il confronto si possa affrontare e, se non sempre risolvere, quantomeno circoscrivere la dimensione dei problemi.
Continuate a intervenire!



7 commenti:

  1. E' vero "al lago non basta una grafia corretta", ci vogliono, come giustamente sottolinea l'amico Franceschino Barazzutti, progetti per il rilancio del lago sul piano turistico ed economico.

    Ma le due tematiche - politica linguistica di tutela della lingua friulana e lo sviluppo turistico ed economico del lago di Cavazzo - non sono né in antitesi né c'è tra loro una gerarchia di importanza come pare voler invece sottolineare Barazzutti: "fevelìn di robis plui impuartantis de lenghe" pare essere il sunto dell'intervento di Franceschino Barazzutti.

    Sono invece, secondo noi, tematiche diverse che devono convivere. La lingua friulana è l'elemento più importante della identità friulana; è l'elemento che meglio identifica il territorio che vive intorno al lago di Cavazzo. Lingua friulana che può essere una importante carta da giocare sul piano turistico/economico perché fa di questo territorio un territorio molto speciale. Come molto speciale è tutto il Friuli con le sue tre lingue di minoranza (friulano, sloveno e germanico).

    Il problema "lâc" o "lât" non è, come potrebbe apparire, una sciocchezza, ma è un problema legato alla politica di tutela della lingua friulana. O meglio l'incapacità da parte di troppi friulani di considerare la lingua friulana una lingua "normale" ( e nelle lingue normali esiste un solo modo di "scrivere" le parole; altro è la lingua orale)

    Sul piano turistico ed economico la lingua friulana può essere una marcia in più, un elemento identificativo fondamentale nel momento in cui la si eleva ad elemento distintivo del territorio.

    E' così che hanno fatto in Val di Fassa, nelle valli ladine del Trentino: la lingua ladina è diventata l'elemento principale di riconoscibilità territoriale delle vallate ladine sul piano turistico. Non c'era, e non c'è ancor oggi, un dépliant turistico in cui non si sottolinei la particolarità linguistica delle Valli ladine: hanno fatto della lingua ladina un elemento fondamentale del marketing turistico. Ed è stata una scelta vincente.

    Da noi invece pare che la lingua friulana sia quasi un elemento di disturbo, una perdita di tempo: "dai...anin indenant che no vin timp di pierdi cu la lenghe furlane". Sotto traccia questo è il messaggio dell'amico Franceschino Barazzutti.

    Messaggio su cui non concordiamo.

    Il successo turistico delle valli ladine è iniziato usando la lingua ladina per identificare il territorio. E oggi in Val di Fassa si vive quasi solo di turismo...

    RispondiElimina
  2. Clamât in cause, mi soi spiticât a viodi cemût che i vocabolaris furlans che ‘o ai in cjase a tràtin la peraule lât\lâc.
    Il vocabolari furlan di Faggin (1985)al met “lâc”, ma al rimande a “ lât”, dulà che si dà ancje la definizion da peraule.
    Il vocabolari talian-furlan di Gianni Nazzi(2003) al met: “Lago sm lât”
    Il vocabolari furlan “Nuovo Pirona”(1932)al met:”Lâc sm=Lago”
    Il vocabolari talian-furlan di Maria Torre Barbina(1991) al met: “Lago,sm Lâc,lât”
    Come che si viôt, su 4 vocabolaris 2 a metin la dople denominazion “Lâc e Lât”. Chei altris doi, invessit a somee che a vetin fate une sielte in favôr di une o di chealtre espression….No si trate duncje di une cuestion tra une peraule di chenti e une peraule standardizade da nestre lenghe. Ma di dôs peraulis che cun la stesse dignitât a vulin definî un sogjet: il nestri Lât\Lâc.
    Mandi Remo Brunetti

    RispondiElimina
  3. L'intervent dal Comitât al è perfet, e lu ringraci pe capacitât di sintesi eficace tal descrivi la cuistion. Jo o soi une grande "fan" di Franceschino e o concuardi cun lui sui temis che di tancj agns e cun grande motivazion ur da poie. Ma o ribat ancje jo la necessitât di no lâ indenant a meti la cuistion linguistiche in antitesi cun chê economiche o cun chê ambientâl. Il furlan, lu àn mostrât tancj studis e lu dimostrin ancje altris lenghis "sûrs" tant che il ladin, al pues jessi pardabon un motôr di ecelence. Il turisim, la economie locâl, la tutele dal teritori, di disvilupin in primis tignint cont di ce che al è patrimoni des stessis comunitâts interessadis. E la lenghe, par gno cont al è un dai elements costitutîfs di une identitât.

    RispondiElimina
  4. Facciamo un po' di chiarezza?

    1) GRAFIA UFFICIALE - Dal sito dell'Istitût ladin furlan:

    http://www.istitutladinfurlan.it/daf/grafia%20ufficiale/75

    Anche il friulano, come tutte le altre lingue, nel corso della sua storia è stato scritto con diverse grafie, alcune delle quali anche molto diverse fra loro. Il percorso che ha portato all’individuazione di una grafia ufficiale della lingua friulana è stato lungo e complicato. Il suo inizio può farsi risalire agli inizi del 1985 quando la Provincia di Udine decise di costituire una Commissione ad hoc con il compito di formulare proposte le più unitarie possibili sulla grafia friulana. La Commissione era composta da Adriano Ceschia, Silvana Fachin Schiavi, Giovanni Frau, Amedeo Giacomini, Aldo Moretti, Gianni Nazzi, Etelredo Pascolo, Nereo Perini, Giancarlo Ricci, Piera Rizzolatti, Eraldo Sgubin. La scelta definitiva, tuttavia, fu affidata dalla stessa Commissione ad un arbitro esterno, il prof. Lamuela, catalano, professore di filologia romanza presso l’Università Autonoma di Barcellona, ed esperto di lingua friulana. La proposta di Lamuela si basò sul contributo primario della Commissione e sui contributi delle associazioni e degli scrittori friulani, con delle soluzioni originali del prof. Lamuela stesso. La proposta di Lamuela (“La grafie furlane normalizade”) fu approvata dal Consiglio della Provincia di Udine con Delibera n. 226 del 15 luglio 1986. Con Decreto del Presidente della Giunta Regionale (n. 392, del 25 ottobre 1996), il sistema grafico di Lamuela fu adottato anche dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia quale “grafia ufficiale della lingua friulana”. La L.R. 13/98 infine, apportò alcune lievi modifiche al sistema grafico (secondo quanto pattuito fra l’Osservatorio della Lingua Friulana e la Società Filologica Friulana), dando ad esso maggior forza mediante il suo inserimento in uno specifico articolo della L.R. 15/96 di tutela della lingua friulana (art. 13).

    2) Da una intervista a Adriano Ceschia a firma di Michele Meloni Tessitori pubblicata sul Messaggero Veneto il 14 maggio 2010

    "(…) Chi pretende che il friulano sopravviva oggi senza normalizzazione grafica o lessicale, per avere una lingua comune e un codice di scritture comune, o è uno sconsiderato che non sa quello che dice o consapevolmente non vuole che la lingua di questa terra abbia gli stessi strumenti delle grandi lingue che invece li considerano indispensabili. Senza grafia unitaria, senza lessico normalizzato, non si può realizzare una didattica comune, non un dizionario per tutto il Friuli, non un correttore ortografico elettronico, non un traduttore elettronico. (...). Con la grafia ufficiale, codificata nella pubblicazione dell'Olf, possiamo scrivere in ogni variante del friulano. In quanto alla lingua standard o normalizzata o koiné, ebbene, essa è solo una delle varianti del friulano, quella che ogni lingua oggi deve possedere per comunicare a tutti e fra tutti nei testi scolastici, nel giornalismo, NELLA CARTELLONISTICA, nella burocrazia e via avanti. Per l'oralità, per la letteratura scritta, l'uso della variante è fantastico, auspicabile, possibile, e chi dice che Ceschia non lo vuole non ha capito nulla». (…)

    http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2010/05/14/NZ_13_SPEB1.html
    ...............

    Un gracie a LINDA PICCO par vê preseât il nestri coment.

    E sperìn che in futûr cualsisei cartel "uficiâl" scrit in lenghe furlane, al passi pes mans di Linda Picco, sporteliste bravonone del sportel di lenghe furlane di Glemone, prime di passâ il lavôr ae imprese....

    I sportei linguistics pe lenghe furlane a son stâts creâts ancje par dâ une man - a nuie - a scrivi just in lenghe furlane. Vonde vê voie di pierdi cualchi minût par scrivi a Linda Picco une e-mail.

    Scusait il coment masse lunc.

    RispondiElimina
  5. Quelli del Comitato per l’Autonomia ed il rilancio del Friuli pare debbano imparare a capire la mia provocazione anziché liquidarmi scrivendo “dai… anin indenant che no vin timp di pierdi cu la lenghe furlane”. “Sotto traccia questo è il messaggio dell’amico Barazzutti”. Gli amici del Comitato dovrebbero sapere che i messaggio io non li faccio mai passare sotto traccia, ma li mando chiari e forte AL VENTO! A loro non è bastato che scrivessi già all’inizio “E’ fuori discussione il fatto che la lingua sia la base dell’identità di ogni nazione (NAZIONE!): la lingua friulana lo è del Friuli”.
    A loro non è neppure interessato il mio richiamo alla “parabola discendente dell'autonomismo friulano e della sua espressione politico-istituzionale del Movimento Friuli: allora si sono persi nella discussione (e divisione) tra loro su come scrivere in friulano alcune lettere, con la "pipute" o senza, perdendo di vista la POLITICA per l'autonomia. Dalla loro risposta (come dagli altri interventi sul blog) nasce in me il timore che stiano ripetendo lo stesso errore soffermandosi sulla lingua senza ampliarne l’orizzonte per dare alla stessa il necessario generale SBOCCO POLITICO.
    Non nascondo il fatto che in una persona come me, che da tanti anni combatte per il recupero della naturalità del lago, la discussione limitata alla sola scrittura di “lago” in friulano su un cartellone installato sulla sua riva ha fatto insorgere il seguente pensiero: ma questi qui disquisiscono sulla parola “lâc” o “lât” e non si accorgono che lì, dietro a quel cartellone, c’è IL LAGO con tutti suoi PROBLEMI? Problemi non toccati nei loro interventi..
    Diversamente da loro, di loro io non mi sogno di scrivere “dai… anin indenant che no vin timp di pierdi cun il lâc o lât di Cjavac”. Né che “sotto traccia questo è il loro messaggio”.
    Spero invece - e molto – che dalla lingua friulana sappiano salire alla POLITICA FRIULANA.
    Cordialità
    Franceschino Barazzutti

    RispondiElimina
  6. Abbiamo letto la indispettita contro-replica dell'amico Franceschino Barazzutti. Ricevendo sempre via e-mail i Post del nostro Blog - http://comitat-friul.blogspot.it/ - dovrebbe sapere che ci occupiamo, e anche tanto, di economia, autonomia e politica friulana.

    Come sa perfettamente che le sue battaglie sono sempre state anche le nostre e mai gli è mancato il nostro sostegno.

    Scrive Franceschino Barazzutti con riferimento al MF: "nella discussione (e divisione) tra loro su come scrivere in friulano alcune lettere, con la "pipute" o senza, perdendo di vista la POLITICA per l'autonomia".

    Non ci risulta corrispondere al vero quanto affermato da Franceschino. Altri ci risultano i motivi per cui ad un certo punto il MV si è ritirato dalla scena politica attiva. O forse il MF non doveva occuparsi "anche" della tutela della minoranza linguistica friulana?

    E comunque l'essere riusciti noi friulani ad avere una grafia ufficiale della lingua friulana è stato un grande - e faticosissimo - successo della nostra minoranza linguistica. Una grande conquista del popolo friulano. Successo che i sardi non hanno ancora raggiunto e che molte minoranze linguistiche ci invidiano.

    “E’ fuori discussione il fatto che la lingua sia la base dell’identità di ogni nazione (NAZIONE!): la lingua friulana lo è del Friuli” scrive l'amico Franceschino Barazzutti.

    No non ci basta questa dichiarazione. Quante volte l'abbiamo sentita pronunciare dai politici di professione, salvo poi nei fatti mettere in un angolo la tutela della nostra lingua o affermare che si dovevano aspettare "tempi migliori" per la sua tutela perché c'era sempre una "altra" priorità che veniva prima: la tutela della nostra lingua poteva dunque attendere e soprattutto accontentarsi di leggi di tutela non attuate e di un finanziamento pari all0 0,02% del bilancio regionale.

    mandi


    RispondiElimina
  7. E a proposito dell'invito a non occuparci solo di lingua friulana che l'amico Franceschino Barazzutti ci ha rivolto, questo il Post del 19 marzo 2016 pubblicato sul nostro BLOG:

    http://comitat-friul.blogspot.it/2016/03/friuli-giu-le-mani-dallacqua-bene-comune.html

    Titolo del POST: FRIULI - GIU' LE MANI DALL'ACQUA "BENE COMUNE"!!!

    E numerosi sono i Post del nostro Blog da noi dedicati alla riforma regionale degli enti locali (UTI e cancellazione province), alla riforma regionale della sanità, all'economia friulana, ai problemi ambientali, al tema dell'autonomismo.

    Per chi avesse voglia e tempo di curiosare nel nostro Blog, questo il link da selezionare:

    http://comitat-friul.blogspot.it/

    mandi

    RispondiElimina

Ogni opinione espressa attraverso il commento agli articoli è unicamente quella del suo autore, che conseguentemente si assume ogni responsabilità civile, penale e amministrativa derivante dalla pubblicazione sul Blog "Alesso e Dintorni" del testo inviato.
OGNI COMMENTO, ANCHE NELLA CATEGORIA ANONIMO;, DEVE ESSERE FIRMATO IN CALCE, ALTRIMENTI NON SARà PUBBLICATO.
Grazie.