Bordano, respinto il ricorso sul frutteto dei Salèts

Il Comune perde il ricorso sui Saletti

BORDANO Si è conclusa amaramente per il Comune di Bordano la causa che riguardava i 9 ettari di terreno gestiti per 36 anni dalla cooperativa Il Salèt. Dopo che l'amministrazione comunale aveva presentato ricorso in Cassazione contro la decisione della Corte di appello di Trieste che prevedeva il pagamento di 302 mila euro da parte del Comune al vecchio gestore, tale ricorso è stato rigettato. La sentenza è dello scorso febbraio e da parte sua l'amministrazione comunale ha già provveduto a liquidare il creditore. «I soldi li avevamo appositamente messi da parte – conferma il sindaco Gian Luigi Colomba –. Ora, verificheremo le condizioni dei Saletti per capire come utilizzarli in futuro». La vicenda ha origine nel lontano 1976 quando quei terreni, ancora di proprietà del demanio dello Stato, vennero affidati all'azienda Il Salet che prima li utilizzò per seminativo e in seguito li trasformò in frutteto. Quando negli anni '90 i terreni divennero di proprietà del Comune, quest'ultimo avviò l'iter per regolarizzare la situazione che portò alla scadenza della gestione nel 2012. Se inizialmente il tribunale di Tolmezzo aveva valutato in 30 mila euro il valore che il Comune doveva riconoscere al gestore, quest'ultimo fece ricorso in appello perché gli fosse riconosciuto anche il valore delle migliorie da lui realizzate nel corso degli anni che sono in seguito state valutate pari a un ammontare di 302 mila euro. Nella zona dei Saletti erano stati piantati circa 18 mila alberi di mele. (p.c.)

(Messaggero Veneto, 12 aprile 2016)

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