"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 8 aprile 2016

Contributi a Bordano e Trasaghis per il "piano sicurezza" dei Comuni

Anche i Comuni "valdelaghini" di Bordano e Trasaghis rientrano nel piano degli interventi oggetto di contributo regionale in tema di sicurezza disposti  dall'associazione intercomunale del Gemonese.

C’è il piano sicurezza: nuovi occhi elettronici e corsi di autodifesa


di Piero Cargnelutti
(Messaggero Veneto, 7 aprile 2016)
GEMONA. Per la sicurezza sul territorio gemonese presto si investiranno 99 mila euro. A tanto ammonta il contributo concesso dalla Regione all’associazione intercomunale dei Comuni che comprende Gemona, Bordano, Trasaghis, Venzone e Montenars che condividono il servizio di polizia locale. Nelle ultime settimane, i sindaci dei cinque Comuni hanno avuto modo di decidere come saranno divisi quei fondi fra i diversi territori, cercando di venire incontro alle diverse esigenze.
In base a quanto emerso, 20 mila euro serviranno per la manutenzione degli impianti di videosorveglianza e i relativi collegamenti a Gemona che conta oltre 50 videocamere e che in particolare provvederà a dotare gli impianti di nuovi sistemi che possono essere facilmente utilizzabili anche dalle forze dell’ordine, in base ad accordi già presi con la Prefettura di Udine. Per il parco autoveicoli delle forze di polizia locale si investiranno invece 28 mila euro, mentre per i nuovi impianti di videosorveglianza si spenderanno 20 mila euro, così suddivisi: 12 mila a Gemona, 2 mila a Venzone e 6 mila a Bordano (...).
Risultati immagini per videosorveglianza gemonaPer la manutenzione ordinaria degli impianti di videosorveglianza saranno invece investiti 4 mila euro a Gemona, e altrettanti a Trasaghis. Un’ulteriore intervento riguarderà l’acquisto di nuove divise per gli operatori di polizia, mentre l’ultimo riparto interesserà l’intervento a favore delle fasce deboli che ammonta complessivamente a 8 mila euro: da parte loro gli amministratori hanno deciso di erogare mille euro per le fasce più deboli, 3 mila per l’anti-bullismo e 4 mila per i corsi di autodifesa delle donne (...).

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