"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 26 aprile 2016

Domenica ad Avasinis il giallo ispirato dall'eccidio

Qualcuno lo ha definito "il commissario Montalbano del Friuli": è l’ispettore Drago Furlan, il protagonista di "La primavera tarda ad arrivare" di Flavio Santi, un  giallo così avvincente e intenso da aver convinto Mondadori a sceglierlo come una delle uscite di punta della collana “Strade Blu”.
Nelle pieghe del mistero di un’indagine cupa sin dal nome del luogo del delitto (Montefosca, sopra le Valli del Natisone), l’investigatore si avventura in un viaggio tra i luoghi fisici ed i luoghi comuni di un Friuli nascosto che  viene a dipanarsi pagina dopo pagina.
Il racconto è avvincente, con vari piani di lettura: l'osteria come luogo "mitico" ma vivo al tempo stesso, in cui il tempo non si conta a ore ma a bicchieri; la squadra dell'Udinese come linfa vitale di un'identità smarrita, la Storia di un confine difficile che riemerge prepotente con le memorie della Seconda guerra mondiale e le conseguenze dell'eccidio di Avasinis.
E proprio ad Avasinis il libro sarà presentato  domenica primo maggio, alle 20.30, nel Centro servizi.
Dopo il saluto del sindaco di Trasaghis Augusto Picco, interverrà il segretario della sezione Anpi Val del Lago Ivo Del Negro e quindi lo studioso di storia locale Pieri Stefanutti che si soffermerà su quali siano stati sinora i tentativi di raccontare le vicende dell'eccidio in chiave non strettamente storica ma attraverso le licenze concesse dalla finzione narrativa.
Poi sarà proprio Flavio Santi  a raccontare come mai la storia di Avasinis lo abbia così tanto ispirato tanto da farne il filo conduttore della prima indagine dell'ispettore Furlan. E a chiudere il libro con una accorata esortazione: "Se vi capita, andate ad Avasinis (uno splendido paesino incastonato nelle montagne friulane) e in piazza fermatevi qualche minuto a leggere i nomi delle cinquantuno vittime: ve ne saranno grate".

1 commento:

  1. Non vorrei sollevare un polverone , aldilà dei colori della politica, ma se la strage di Avasinis è "finita dentro un giallo " non importa ,perché l'importante si conosca fuori della zona ..Infatti questa strage non è conosciuta all'esterno della provincia e della zona in quanto fa parte di quelle stragi che il governo italiano ha ritenuto di nascondere ,per il bene dell'allora Europa appena uscita dalla guerra ,nel famoso "Armadio della vergogna" dov'erano custodite ,chiedo scusa x il termine " le stragi minori da dimenticare".. Eppure in questo armadio scoperto per caso, ci sono tutti i fascicoli riguardanti le stragi ,i reparti che le hanno commesse ed anche il nome dei comandanti..ma l'Europa era appena uscita dalla guerra ,bisognava unirla contro il pericolo comunista.. Non sono idee mie, bensì fatti e documenti storici.. Non vorrei aver sollevato un polverone..ma la storia ci insegna tante cose.Mandi

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