Proseguendo tra le arti espressive che hanno trovato ispirazione nel Lago, bisogna naturalmente citare il cinema.
Il Lago, infatti, è stato anche, in diverse occasioni, location privilegiata per alcuni film.
Uno di quelli che ha avuto maggiore rilievo, probabilmente, è stato RIPARO (un film italiano del 2008 che tratta tematiche complesse quali l'omosessualità e l'integrazione razziale), diretto da Marco Simon Puccioni, con Maria De Medeiros, Antonia Liskova, Mounir Ouadi. Diverse scene sono state girate sul Lago, soprattutto sulla riva orientale.
L'architetto Franco Marchetta, uno dei principali protagonisti della stesura del Piano Particolareggiato sul Lago del 1982 ha sottolineato l'importanza del film PER il Lago:
Le opere fisiche realizzate sono le orme lasciate sul terreno dalla consapevolezza della comunità locale. E la comunità locale, nei confronti del lago, non si esprime più, come in passato per esercitare il sentimento della nostalgia, bensì per rappresentare il senso di una proprietà culturale. Piace a questo punto ricordare due epifenomeni che esulano dalla stretta categoria degli addetti ai lavori e che, proprio per questo, viaggiano in contesti universali, diventando automaticamente testimonianza e dimostrazione del cambiamento che si è determinato: ovvero che il lago è stato riportato nel tempo a mostrare la sua riconoscibilità intrinseca, che si manifesta attraverso la lettura di un contesto inequivocabile che lo qualifica come tale (acqua, rive, flora, montagne tutt’intorno…).
Il primo passaggio è un racconto del sottoscritto, pubblicato nel 1993 da Campanotto Editore,dove il lago è interprete parallelo, attraverso la meticolosa opera di trasformazione a cui è sottoposto e che vi è descritta, di una vicenda che riguarda un passaggio esistenziale del protagonista (ma siamo ancora nel campo delle intuizioni di chi ha mosso la prima pedina).
Il secondo invece è un film, ovvero uno spazio culturale dove il lago esce dall’ambito ristretto dei protagonisti della prima ora e diventa una location paradossalmente asettica e universale in quanto qualificata per ciò che appare: un lago. E’ la consacrazione autentica di un concetto: nel film Riparo, uscito nel 2007 per la regia di Simon Puccioni, il lago ospita alcune scene proprio su quelle rive trasformate dai primi interventi di ricostruzione ambientale dei primi anni ’80, e si mostra, nell’indifferenza di ciò che è stato, per ciò che è: il lago dei Tre Comuni, Bordano, Cavazzo Carnico e Trasaghis, paesi reali composti dalla gente che li abita.
Franco Marchetta
(da un intervento pubblicato nel dicembre 2010 sul sito della Diocesi di Udine)
Il film è stato anche proiettato, Venerdì 1 agosto 2008, durante le manifestazioni di "Estate sul Lago 2008" proprio nei luoghi in cui è stato girato.
Per un trailer del film:
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