Il sito di "Con te Gemona" dà notizia della presentazione in consiglio comunale a Gemona di un ordine del giorno per la discussione delle problematiche del Lago da intendersi come argomento riguardante tutto il territorio del Gemonese.
Alcuni giorni fa abbiamo inoltrato un ordine del giorno, da portare in discussione al prossimo consiglio comunale, sulla valorizzazione del Lago di Cavazzo . Riteniamo infatti che quel sito sia strategico per lo sviluppo del Gemonese e vorremmo avere le massime garanzie circa la compatibilità a fini turistici, sportivi e ambientali della zona con il previsto raddoppio della centrale idroelettrica di Somplago. Da tempo lo chiedono anche i locali comitati dei cittadini, cui recentemente si sono unite anche le voci dei presbiteri della Forania di Gemona. Questi ultimi hanno pubblicamente espresso la loro preoccupazione, chiedendo che non si guardi solo agli interessi dei grandi gruppi economici ma anche al «destino del Lago, del suo territorio, del suo sviluppo, del futuro nostro e dei nostri figli» [►]. Crediamo che sulla questione – al di là delle valutazioni di impatto ambientale, di opportunità economica, di equilibrio tra le esigenze locali e quelle generali – si giochi una partita più importante, che interessa il confronto democratico, la partecipazione dei cittadini e le procedure decisionali (come indica anche la Convenzione Europea sul Paesaggio [►]).
In qualità di forza politica in consiglio comunale, abbiamo più volte chiesto [►] che anche Gemona si esprimesse sul futuro del Lago. Se non altro per affermare la necessità di permettere ai cittadini di esprimere la loro opinione e per chiedere alla politica regionale studi scientificamente attedendibili e una trasparenza nelle scelte. In quanto comune mandamentale, Gemona ha una responsabilità a cui non può sottrarsi, tanto più se si considera che il nuovo progetto “Gemona città dello Sport” prevede investimenti importanti per la valorizzazione delle attività nautiche e di volo acrobatico sul Lago [►], non pienamente compatibili con il raddoppio della centrale.
Confidiamo che dalla discussione del nostro ordine del giorno in consiglio comunale, accanto a un fruttuoso confronto politico, possa far emergere una posizione chiara e condivisa da parte del nostro Comune. La chiede il territorio, lo chiede il futuro dei nostri figli.
da: http://www.contegemona.it/
Ecco il testo dell'Ordine del Giorno:
ORDINE DEL GIORNO PER LA VALORIZZAZIONE DEL LAGO DI CAVAZZO
Il lago di Cavazzo, o dei tre comuni, è il più esteso tra i laghi naturali friulani. La sua principale fonte d'acqua era costituita dalle polle larghe anche due metri poste sul fondale.
Dagli anni ’50 vengono riversate nel lago, dopo un utilizzo a fini idroelettrici, anche le acque del bacino artificiale dell'Ambiesta o di Verzegnis.
Pur alterata dalle basse temperature di queste ultime immissioni e dal viadotto autostradale, la qualità ambientale del Lago e dell’ambito limitrofo rimangono elevate.
In anni recenti sono stati realizzati diversi interventi, principalmente con risorse pubbliche, per valorizzare il sito sotto il profilo turistico e sportivo. Infatti, soprattutto nelle stagioni calde, il Lago è meta di notevole afflusso turistico e di pratica degli sport nautici e costituisce pertanto una risorsa ambientale ed economica per l’intero territorio del gemonese.
Anche il progetto Gemona città dello Sport e del benstare, prevede alcuni investimenti per la valorizzazione delle attività nautiche (vela, kayak, canoa) e di volo acrobatico sul Lago.
La società Edipower, gestrice della centrale idroelettrica di Somplago, ha in essere un progetto per il potenziamento della predetta centrale. Nella sostanza vi si prevede l’installazione di due turbine reversibili per il pompaggio dell’acqua, durante la notte, dal bacino del Lago di Cavazzo al bacino di Verzegnis, per aumentare poi la produzione di energia nei periodi di maggiore richiesta, con conseguente aumento dell’immissione di acqua nel bacino del Lago di Cavazzo. Ciò potrebbe causare alterazioni tali da peggiorare
la qualità ambientale del Lago per un abbassamento della temperatura, una maggior movimentazione delle acque e un aumento del livello di oscillazione.
Nell’ambito del parere sulla V.I.A. inerente il progetto di ampliamento della Centrale di
Somplago la Giunta Regionale del Friuli-vg (2063 del 17.09.2009) così si è espressa: «di non poter esprimere parere di compatibilità sul progetto per l’installazione, nell’esistente centrale di Somplago, di due gruppi reversibili per complessivi 124 MW, e di una nuova galleria di adduzione nei comuni di Cavazzo Carnico e Verzegnis – presentato dalla soc. Edipower S.p.A. […], non risultando evidenziata nella documentazione complessivamente presentata l’assenza di pericoli, anche solo potenziali per l’ambiente, in conseguenza delle
carenze progettuali […] di cui i connessi impatti ambientali non sono pertanto valutabili».
Da oltre tre anni, comitati locali di cittadini, chiedono che sulla materia sia concessa la possibilità di far esprimere democraticamente i residenti dei comuni prospicienti il Lago, mediante l’indizione di un referendum popolare.
Recentemente anche i Presbiteri della Forania del Gemonese si sono pubblicamente espressi per la salvaguardia dell’ambito in parola richiedendo che siano consultati i cittadini. Tra l’altro, hanno così dichiarato: «condividiamo innanzitutto con le nostre comunità locali il diritto di essere ascoltate, sempre ma in special modo quando si tratta, come in questo caso, di scelte che possono pregiudicare irrimediabilmente, a favore di grandi gruppi economici, il destino del Lago, del suo territorio, del suo sviluppo, del futuro
nostro e dei nostri figli».
Un progetto analogo, che interessava il bacino del Lago di Garda, ma con volumi notevolmente inferiori (1,5 milioni di mc d’acqua su un volume di 49.000 milioni di mc), è stato respinto per ben due volte della Provincia autonoma di Trento con le seguenti motivazioni: «sussistono preminenti interessi di carattere ambientale, paesaggistico e socioeconomico incompatibili con la derivazione, ed i relativi impianti ed opere ad essa
strumentali, finalizzata all’accumulo di acque mediante pompaggio del Lago di Garda a scopo di riqualificazione dell’energia, così come proposta dalla società Progetto Altissimo S.r.l.» (Delib. Provincia Autonoma di Trento n.ro 683/2010 e n.ro 2730/2010)
Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Gemona sottolinea l’importanza che:
1. nelle scelte sul futuro del Lago di Cavazzo e in particolare sul previsto raddoppio delle centrale idroelettrica, sia garantita la massima partecipazione democratica di espressione da parte dei cittadini, anche mediante l’indizione di un eventuale referendum;
2. la conservazione dell’ambiente naturale del Lago di Cavazzo sia considerata di interesse preminente per il territorio del Gemonese, anche con finalità di valorizzazione turistica e sportiva del sito, per lo sviluppo socioeconomico del territorio;
3. ai fini della valutazione sulla compatibilità e sostenibilità del previsto ampliamento delle centrale idroelettrica, siano elaborati studi di elevata qualità, svolti anche da autorità indipendenti e mediante l’applicazione di modelli scientificamente accreditati, e siano illustrati pubblicamente;
4. la Regione Friuli-vg renda nota la posizione che intende adottare per la tutela del citato territorio sul piano ambientale, paesaggistico e socioeconomico.
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sabato 3 marzo 2012
Lago, un ordine del giorno presentato in Consiglio comunale a Gemona
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La primavera è la stagione del risveglio della natura … mi auguro che quest’anno arrivi anche per i consiglieri del Comune di Trasaghis.
RispondiEliminaMeni
Pss... pss... i Consiglieri dormono ... pss ... pss.......
RispondiEliminaintanto la filiale della Cassa di Risparmio di Trasaghis chiude bottega... pss... pss.
Melampo
Melampo, se è vera .... è uno scoop (ancorché triste). Dacci allora maggiori dettagli, del quando, del come, del perché.
RispondiEliminaMelampo non ha risposto ma... la notizia è vera. "Dal 26.03.2012 la filiale di Trasaghis verrà trasferita presso la VICINA Gemona del Friuli". I giochi sulla riorganizzazione bancaria si fanno assai lontano da qui, certo però che non è un bel segnale per Trasaghis.
RispondiEliminaA Cjavàç, nô 'o vevin par doi dîs a la setemane, la bancje. La bancje la dopravin in pôs, in tancj però a dopravin il bancomat. Cumò 'o sin cence bancje e cence bancomat.Alore o si ten i bêz in cjase cul pericul che cualchi lari ju cjati, o si a di lâ ogni volte a Tumieç. Strani che un comun come chel di Trasagas, cun 2500 abitants, nol rivi a mantignî une bancje. Faseisi lassâ almancul il bancomat!
RispondiEliminaRemo, a Trasagas a son dôs bancjas e di ce chi ai capît, nomo una a siera (chê devant al comùn).
RispondiEliminaMandi.
Igor C., ancje di mans tu as dôs. Taitint une!
RispondiEliminaMelampo
No capis il to coment, Melampo.
RispondiEliminaI mi riferivi al fat che Remo, a gno mût di jodi, al penzava che il comun di Trasâgas al restàs a sec di bancjas.
[...]"Strani che un comun come chel di Trasagas, cun 2500 abitants, nol rivi a mantignî une bancje"[...]
Mandi.
Igor C., no ai capît se par te a le ce ridi o ce vaî.
RispondiEliminaMelampo
Insomma, Melampo... eri stato invitato a fornire informazioni, e non l'hai fatto. Non c'è molto bisogno di andare avanti con polemiche individuali. Sei in grado di fare un'analisi obiettiva? Falla e sarà pubblicata. Sei in grado di indicare una possibile via di uscita? Fallo e sarà pubblicata. Plui di cussì....
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