Polemiche sulla gestione e la Provincia convoca la cooperativa
Messaggero Veneto 22 gennaio 2014
La situazione della Casa delle farfalle sarà affrontata venerdì durante un incontro convocato dall’assessore provinciale Francesca Musto con Ylenia Cristofoli, referente della Coop Pavees che gestisce la struttura. «Vorremmo approfondire con i rappresentanti della Coop Pavees, realtà che, in questi anni, ha gestito la Casa delle farfalle – spiega Musto - gli aspetti legati alla gestione di una struttura di grande valore per il nostro territorio per le sue molteplici ricadute, com’è dimostrato dal consistente flusso di visitatori registrato anche nell’ultimo anno».
Intanto sulla situazione di incertezza che avvolge il futuro della Casa delle farfalle si fa sentire l’opposizione in consiglio comunale: «Ciò che stupisce maggiormente - dice Valter Stefanutti, capogruppo di Lista civica per il Comune di Bordano - è la leggerezza con la quale Colomba ammette che tutt’al più si può parlare di apertura ritardata. Se il bando sarà pronto per il 7 marzo, sarà necessario concedere a chi manifesterà interesse un congruo periodo di tempo per produrre l’idonea documentazione o la relativa offerta e, dopo averne vagliato i contenuti, procedere alla formale assegnazione, tenendo presente i termini per la proposizione di eventuali ricorsi: è dunque assolutamente verosimile che quest’anno la Casa delle farfalle non apra. E se ciò dovesse accadere, il danno economico e di immagine credo sia facilmente intuibili». L’opposizione ricorda che la convenzione decennale con Pavees è scaduta nel luglio 2012, in seguito prorogata fino a dicembre.
«Cosa si è fatto in questi due anni? - chiede il consigliere Stefanutti -. L’azienda avrebbe dovuta essere avvisata per tempo, anche perché la Casa ospita animali che necessitano un determinata cura per sopravvivere. Inoltre, Pavees dispone di autorizzazione ministeriale per gestire uno “zoo”", cosa che non tutte le realtà dispongono. Amministrando dal 2007, il sindaco Colomba aveva tutto il tempo per gestire questa situazione». (p.c.)
Zilli alla Regione: bisogna salvare la casa delle farfalle
Messaggero Veneto 23 gennaio 2014
BORDANO. Il futuro della Casa della farfalle di Bordano arriva anche all’attenzione del consiglio regionale. A portare all’attenzione dell’aula la questione è Barbara Zilli (Ln), la quale presenta proprio in questi giorni una interrogazione a risposta immediata in cui nello specifico si chiede «quali strategie intende mettere in campo la Regione per garantire la continuità dell’attività della Casa delle farfalle, nell’ottica di una piena promozione e valorizzazione di una risorsa unica nel suo genere e caposaldo per l’economia di una rilevante porzione del territorio regionale».
Se il problema attuale riguarda la futura stagione, la consigliera Zilli ribadisce il ruolo fondamentale della Casa quale meta turistica, ma anche la finalità didattica della struttura che, nonostante la crisi, ha raggiunto un aumento di visitatori del 12% l’anno scorso. «Parliamo di una struttura - dice Zilli - che cammina con le sue gambe, si finanzia con risorse proprie e ha usufruito di finanziamenti solo per investimenti mirati ad ampliare l’offerta turistica e didattica. Invito tutti a considerare il peso della Casa delle farfalle per il nostro territorio, in termini di lavoro, occupazione e marketing. Siamo a fine gennaio, non è ammissibile che non ci siano certezze sulla data dell’apertura, né, peggio ancora, sull’attività stessa della Casa».
Per la consigliera regionale ciò che è importante ora è garantire la continuazione di un’attività turistica, che chiusa sarebbe un’ulteriore perdita per il territorio: «Ritardare o, addirittura, annullare l’apertura della struttura - conclude - non significa, semplicemente, sospendere per un anno le attività: questa ipotesi porterebbe a uno smantellamento pesantissimo, con la dismissione di un patrimonio naturalistico che è unico nel suo genere. Saremo vigili affinché Regione e Comune si muovano per garantire la continuità delle attività». (p.c.)
E sul sito del giornale, Antonio Russo lancia una proposta "alternativa":
(...) Una proposta, visto che l'attuale amministrazione di Bordano trova difficoltà, forse per ripetere un dispetto nei riguardi del costruttore della casa delle farfalle, perché la Casa delle Farfalle non la si trasporta a Gemona o a Venzone o altrove dove certamente l'accetterebbero a braccia aperte? Se Bordano trova difficoltà a ospitare tale struttura, la si porti altrove, anche a Pontebba dove la coltiveremmo con molta passione facendola entrare proprio nel Progetto Pramollo.
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