Bordano, riaperta la Casa delle farfalle (III)

Ancora echi dalla riapertura della Casa delle Farfalle, questa volta da realtà esterne alla provincia friulana: alcuni esempi per percepire come l'evento è stato vissuto nel Goriziano e a Trieste, dove è stata auspicata una sinergia tra le diverse strutture operanti in Regione nel settore del turismo ambientale.
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Il regno delle farfalle

Riaperta al pubblico, dopo un anno di chiusura, la Casa delle farfalle di Bordano. Tantissimi i curiosi, singoli visitatori e numerose famiglie, che già in questi primi giorni continuano ad affollare praticamente senza sosta i percorsi didattici della grande foresta pluviale del gemonese, rimessa a nuovo anche e soprattutto sotto il profilo delle più recenti norme di sicurezza. In tutto, la Casa delle farfalle conta oggi oltre mille metri quadrati di serre tropicali riscaldate, tra le più grandi in Italia, e altrettanti occupati da mostre e laboratori. E proprio su questi ultimi aspetti si concentrerà la cooperativa Farfalle Nella Testa, che si è aggiudicata la gara per la gestione della struttura fino al 2022, e che punterà forte sulle attività collaterali e sui progetti didattici in maniera da coinvolgere le scuole della nostra regione e non solo. Ogni settimana, arrivano a Bordano un migliaio di crisalidi in particolare da Kenia, Tanzania, Filippine e Costa Rica. Altro obiettivo della nuova gestione sarà poi quello di costituire un circuito regionale dedicato alla ricerca naturalistica che comprenda anche il Centro Colibrì “Margherita Hack” di Torreano di Martignacco e il sito paleontologico del Villaggio del pescatore, nel Comune di Duino-Aurisina. E a questi, perché no, potrebbe aggiungersi anche il centro di ricerche naturalistiche “Alvise Comel” di Gorizia, dove è ancora aperta la mostra su uccelli e pesci del nostro territorio con le opere di Giorgio Burgnich e Alessandro Fait.
(http://www.fogliogoriziano.com/cronaca/il-regno-delle-farfalle/)
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Il dinosauro Antonio in un circuito regionale

Dalle farfalle al dinosauro Antonio. Ovvero un “circuito Fvg” dedicato alla ricerca naturalistica, in chiave didattica ma anche turistica, che possa vedere la collaborazione e la promozione di aree e strutture quali la Casa delle Farfalle di Bordano, il Centro Colibrì di Margherita Hack a Torreano di Martignacco e il sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, nel comune di Duino Aurisina, in provincia di Trieste. È l’idea lanciata ieri dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, durante l’inaugurazione della Casa delle Farfalle a Bordano, che riapre al pubblico ufficialmente oggi dopo un anno di chiusura.

Serracchiani ha colto l’occasione per lanciare un progetto unico articolato fra un Centro Colibrì unico in Italia, il giacimento fossilifero giuliano, considerato tra i più interessanti a livello nazionale, e la Casa della Farfalle nel Gemonese che ospita le serre tropicali più grandi del nostro Paese: tre eccellenze, è stato sottolineato, che possono costituire un itinerario naturalistico certamente unico e spettacolare, allo scopo, ha osservato la governatrice, di «fare sistema e consolidare le nostre attrattività». Affidato dal Comune di Bordano alla nuova gestione della cooperativa “Farfalle nella testa”, questo incredibile angolo di foresta tropicale (circa 1.000 metri quadrati di serre riscaldate ed altrettanti di mostre e laboratori) ha potuto godere - per il suo riavvio, dopo un periodo di difficoltà e disagi - del fondamentale supporto di tutto il Consiglio regionale e del fattivo contributo finanziario del governo della Regione, concretizzatosi con la finanziaria per il 2015 in 30mila euro, indispensabili per rimettere a norma la struttura. Ora la Casa delle Farfalle è a disposizione di turisti e giovani, nonché di tutti gli abitanti di Bordano: bisognerà capire nelle prossime settimane se la proposta lanciata da Serracchiani potrà avere subito un seguito concreto nella sinergia con Centro Colibrì di Torreano di Martignacco e sito paleontologico del Villaggio del Pescatore.

(Il Piccolo, 5 aprile 2015)