Udine: Alesso bombardata, le testimonianze 70 anni dopo
Il 26 aprile 1945, una squadriglia di aerei americani effettuò una azione su Alesso di Trasaghis per colpire le truppe cosacche che vi erano insediate: ad operazione conclusa furono parecchie decine le vittime tra i cosacchi (gli abitanti del paese erano stati fatti sfollare alcuni mesi prima) e numerose le case distrutte. A 70 anni da quei fatti, il Comune di Trasaghis ed il Centro di Documentazione sul Territorio propongono un’occasione per una ricostruzione storica di quei lontani eventi.
Domenica 26 aprile 2015, nel Centro Servizi di via Libertà, alle 18,
dopo il saluto del Sindaco di Trasaghis Augusto Picco e l’introduzione
dello studioso di storia locale Pieri Stefanutti, vi sarà una
approfondita relazione sul tema da parte di Michele D’Aronco, autore del
libro “Ali sull’Alto Friuli. Bombardamenti aerei Alleati” (Aviani &
Aviani editore).
D’Aronco tratterà le vicende del bombardamento di Alesso (anche
attraverso una ricca documentazione rinvenuta negli archivi americani),
inquadrando l’episodio nella più generale questione dell’intervento
dell’aviazione alleata sull’Alto Friuli durante la guerra (affrontando
quindi la definizione delle forze aeree alleate in Italia, il ruolo
della foto ricognizione aerea e l’analisi dei rapporti della
ricognizione che generavano le incursioni aeree, lo “spezzonamento” di
Osoppo del 22 novembre 1944, i bombardamenti della stazione ferroviaria
di Gemona fino ad arrivare alla ritirata lungo la SS13 tra la fine di
aprile ed i primi di maggio del 1945 con l’aviazione alleata che
bombardava le colonne tedesche durante l’insurrezione partigiana.
Sarà dunque un’occasione per rileggere le vicende di 70 anni
addietro che hanno segnato a lungo la storia di Alesso: basti pensare
che al momento del terremoto del 1976 in paese si scorgevano ancora
macerie delle case bombardate e che nel 2003 è stata individuata e fatta
brillare nel greto del torrente Palar una delle bombe da 500 libbre che
avevano sganciato nel 1945 i bombardieri P-38 del 14th Fighter Group.
Salve ,questa è una bella iniziativa ,in quanto a 70 anni della fine della guerra ,continuano a dire che la guerra è finita il 25\4\1945 ,ma forse non ricordano la strage di Avasinis e della battaglia di Ovaro ,accaduti entrambi il due maggio 45..Premetto questa non è una polemica o qualcosa che a che fare con qualche colore di partito ..è solo una piccola considerazione "della storia nella nostra zona " Ben pochi abitanti della zona della Val del lago conoscono questi fatti ,ed io, solo leggendo il libro sopracitato di D'Aronco o il romanzo di Sgorlon "L'armata dei fiumi perduti" sono venuto a conoscenza del bombardamento di Alesso ...e sono di Bordano ,dove fin da piccolo ho visto nella campagna bordanese le buche delle bombe sganciate dagli Alleati contro il viadotto dei rivoli bianchi di Venzone ..Ma i bombardamenti oltre il 25 aprile non esistevano fino alla consultazione e la lettura dei due libri menzionati Tanti anni fa ,avevo proposto all'amico Pieri Stefanutti di fare mettere una targa ,un cartello ,nel vecchio cimitero cosacco di Braulins, dove erano stati seppelliti i cosacchi morti ad Osoppo nello spezzonamento del 22\11\1944 .perché come diceva Girolamo Savorgan " Homo morto non fa guera".. Qui non vorrei far scoppiare un putiferio.. Cerchiamo di mantenere il ricordo di questi fatti ,altrimenti tra qualche anni ,i nostri nipoti non sapranno neanche che nel 1976 c'è stato un disastroso terremoto.. Mandi
RispondiEliminaPenso che Emi possa dare atto che, negli ultimi tempi, sia stato fatto in Val del Lago - e a Trasaghis in particolar modo - uno sforzo notevole per ricostruire e far conoscere quelle vicende: basti pensare - per ricordare solo le iniziative più recenti - ai video sul 2 maggio, alla posa delle targhe commemorative ad Alesso e Avasinis, alla mostra "Memorie di un esodo", alla conferenza di domenica sul bombardamento e alla presentazione della riedizione del diario di don Zossi sui fatti di Avasinis che si svolgerà il prossimo 30 aprile.
EliminaL'ipotesi di collocare una targa ov'era il cimitero cosacco di Braulins è stata a suo tempo presentata all'Amministrazione comunale di Trasaghis, ed è probabile che vada in porto, parallelamente alla rete di contatti in corso con i discendenti dei cosacchi che già sono stati ospiti più volte di Alesso e del Comune.
Mandi
Buono a sapersi .. perché vedere un ex cimitero seminato a patate è un po' " dura da mandar giù ". Mandi
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