«La Casa delle farfalle
aprirà in ritardo»
Messaggero Veneto, 21 gennaio 2014
BORDANO. La Casa delle farfalle non chiuderà, tutt'al più, aprirà con ritardo rispetto al 16 marzo, giorno programmato per l’apertura, per rispettare i tempi del bando ad evidenza pubblica che sarà pronto per il prossimo 7 marzo, quando scadrà la convenzione dell'attuale gestione della struttura. Lo afferma il sindaco Gian Luigi Colomba, riprendendo la notizia, pubblicata dal nostro giornale, sul rischio di chiusura della struttura museale aperta oltre una decina di anni fa e da allora gestita dalla Coop Pavees.
Per Colomba, non vi è alcuna contrapposizione politica in quello che sta succedendo: «Ci tengo a precisare - dice il primo cittadino - che la mia maggioranza è sostenuta da una lista civica che non è né di destra né di sinistra, ma semplicemente a servizio della comunità, per cui quello che stiamo facendo è semplicemente il nostro compito che ci impone di indire un bando aperto a tutte le realtà interessate a gestire una struttura di proprietà comunale. Così dice la legge, non è possibile fare un affidamento diretto».
La convenzione decennale, stretta tra la precedente amministrazione comunale e la Coop per la gestione della Casa delle farfalle, è scaduta un anno fa. Da allora, il Comune ha riaffidato la struttura tramite bando alla Coop Pavees (pare l'unica che si presentò in quella occasione), ma per un solo anno al fine di pubblicare un ulteriore bando, a cui ora si sta lavorando e che sarà pronto per il 7 marzo, quando scadrà l'attuale gestione della struttura».
Circa i timori espressi dal direttivo della cooperativa e i dubbi su come programmare la prossima stagione, il sindaco Colomba aggiunge: «Ci è dispiaciuto leggere - dice - notizie riguardanti la chiusura della struttura anche se ci sarà inevitabilmente qualche ritardo nell’apertura; comunque, se vincerà il bando la Coop Pavees potrà continuare, se risulterà vincitrice qualche altra realtà avrà i tempi per organizzarsi. Come amministrazione abbiamo sempre sostenuto la struttura e fatto il possibile per non farle mancare il nostro appoggio».
Nel corso degli anni la Casa delle farfalle ha avuto 600 mila visitatori, tuttavia, il sindaco Colomba tiene a sottolineare le preoccupazioni dell'amministrazione: «Durante l'ultimo anno - spiega - il direttivo della Coop ha cambiato tre presidenti, e ciò non ci ha reso certo tranquilli, anche se pare che ora le cose si siano sistemate».
«Ad ogni modo, noi stiamo semplicemente applicando la legge e ribadisco che il bando sarà pronto per il 7 marzo: le proposte che verranno presentate in Comune saranno valutate per la loro qualità, la professionalità di chi si propone, come fa normalmente qualsiasi amministrazione pubblica quando deve affidare in gestione una struttura di sua proprietà».
Piero Cargnelutti
Picco: «Stanno distruggendo tutto ciò che ho realizzato»
Messaggero Veneto, 21 gennaio 2014
UDINE. «Stanno distruggendo tutto quello che ho fatto in tanti anni di amministrazione». Enore Picco, già consigliere regionale ma soprattutto sindaco di Bordano e uno degli artefici della Casa delle Farfalle, commenta con amarezza nell'apprendere notizie riguardanti la possibile chiusura della struttura eco-museale.
«Da quando sono arrivati loro ad amministrare il paese - dice - un pezzo alla volta è andato via tutto: prima le fabbriche che portavano lavoro non solo a Bordano ma a tutto il territorio, e adesso la Casa delle farfalle. Come posso non essere preoccupato pensando al futuro incerto di una struttura alla quale abbiamo dedicato tanto impegno e sacrifici nel corso degli anni?».
Picco ripercorre brevemente le tappe di un progetto che partì ancora con i murales che venivano dipinti sulle case di Bordano da artisti provenienti da diversi luoghi del mondo, poi il concorso nazionale di fiabe, fino ad arrivare alla realizzazione del museo vivente delle farfalle, in grado di ricreare diversi ambienti tropicali, visitato da molte scolaresche e turisti nel corso degli anni.
«Ora - afferma - si sta distruggendo tutto questo: ma come si può sottovalutare perfino quell'incremento di ingressi registrato l'anno scorso dalla struttura, soprattutto se pensiamo che siamo in un periodo di crisi? Qui non ci sono questioni politiche, perché se questa amministrazione vuole far chiudere la struttura non fa un dispetto a me, ma lo fa al territorio, alla cittadina. Io non sono più socio della Coop Pavees da quando divenni assessore provinciale, ancora 7-8 anni fa, e fu una scelta che feci nel rispetto dei cittadini per il ruolo istituzionale che rappresentavo».
Perdere la Casa delle farfalle, per Picco significherebbe perdere altri numeri: «Ricordo a tutti che questa struttura si è sempre retta da sola e se ha avuto contributi era solo per gli investimenti, e ricordo anche che in regione realtà di quel tipo ce ne sono solo due: una Miramare a Trieste e l'altra qui a Bordano». (p.c.)
Bordan, la cjase des paveis in pericul di sieradure. Il gnûf locâl in Carintie i fâs masse concorence.
E predisporre il bando per tempo, no vero? Incredibile !
RispondiEliminaSenza i murales e la Casa della farfalle, Bordano ritornerà ad essere uno sconosciuto paese di montagna?