Il sindaco: «Non si può indire un referendum su Somplago»
TRASAGHIS «Il referendum promosso dalla minoranza per cassare la delibera consiliare di approvazione al progetto di raddoppio della centrale di Somplago, non potrà essere attuato perché non contemplato dallo statuto comunale». Lo dice in una nota il sindaco di Trasaghis Augusto Picco: «Si possono indire referendum solamente su materie o temi d’esclusiva competenza comunale e non - come nel caso di raddoppio della centrale di Somplago - su questioni che coinvolgono come protagonisti, la Regione o addirittura il Ministero». Un punto, questo, che sicuramente non scoraggerà la raccolta firme per la consultazione popolare intrapresa dalla minoranza e dai comitati contrari all’opera ma che poi, nella sostanza, potrebbe non dare i risultati sperati. «Gli organi tecnici e amministrativi del Comune di Trasaghis - fa sapere Picco - hanno prontamente informato la minoranza che l’iter intrapreso non è adeguato con le norme vigenti». Al massimo, potrebbe esserci un dietrofront sul parere collaborativo espresso dal Comune per il raddoppio della centrale, ipotesi però bocciata dallo stesso sindaco: «Ricordiamo alla minoranza che, anche se fosse “valido” questo tipo di consultazione, non porterebbe a nulla, perché la procedura di valutazione d’impatto ambientale ad oggi è già stata portata a termine dal Ministero. I Comitati, o parte di essi, continuano la loro opera di disinformazione sbandierando lo spauracchio di possibili disastri ambientali che non hanno trovato alcun riscontro nella perizia di Garzon commissionata dai Comuni e che non è stata - è bene ribadirlo - ancora confutata tecnicamente dai comitati stessi, segno che le analisi effettuate poggiano su basi solide. L’impressione è che si voglia, una volta ancora, strumentalizzare una questione seria per dare luogo a delle azioni politiche sotto l’abile regia di qualcuno, che nulla ha a che vedere con la difesa del territorio».
Dario Venturini
E' probabile che, nelle prossime ore, venga diffusa una ulteriore comunicazione da parte dei Comitati. Quel che è sicuro è che, a breve distanza dall'apertura ufficiale della giornata di raccolta delle firme per il referendum consultivo, come avrebbe detto il compagno Mao, "grande è la confusione sotto il cielo".
Cosa significa "a breve distanza dall'apertura ufficiale"? In altri articoli viene riportato che siamo "nel pieno" della raccolta firme (che sta andando bene), a parte l'iniziativa di domani (e Trasaghis e le altre frazioni?), non dovrebbero essere raccolte anche in Comune, per un certo periodo di tempo? Ci sono data d'inizio e fine "raccolta"? Sempre non sia un segreto.
RispondiEliminaMi sembra Mao avesse ragione.
Mandi
OG Loc
Caro OG Loc, il Blogger non sa, o sa solo qualcosa, o gli vien detto solo qualcos'altro; ma se non lo sa chi ha le orecchie abbastanza attente a quel che si muove in Val del Lago, ancor meno forse sa chi non ha particolari motivazioni per interessarsi. PARE che sinora la raccolta di firme sia avvenuta recandosi nelle case dei consiglieri comunali; PARE che si stiano raccogliendo firme anche in quel di Cavazzo; PARE che il referendum si possa fare oppure no. Quel che è certo è che siamo di fronte a un'altra spaccatura, l'ennesima.
RispondiEliminaGrazie per la risposta, adesso è tutto chiaro, Geo&Geo era solo la prova generale! Sono abbastanza perplesso, d'altro canto, è una loro iniziativa, hanno tutto il diritto di scegliere come procedere. Vista in quest'ottica, non sorprende nemmeno la chiusura (non recente), del sito web.
RispondiEliminaMandi.
OG Loc