Interessante la discussione sull'argomento "autodromo" proposto dal Blog anche sulla pagina fb. La finalità era "Informarsi e ragionare su quel che è successo e come è stato gestito in passato il territorio [che] può dare utili indicazioni anche nell'affrontare la realtà ed i problemi contemporanei. Nol baste ma al zove...."
Emi ha anticipato i temi poi approfonditi ieri proprio sul Blog, " ricordando lo slogan "Bertoli go home " e il volantino "Patate o patacche ".
Per Linda "Aghe, eletrodots, servitûts, terens: un tic a la volte a nou furlans nus àn derobâts e tibiâts fin che no sin diventâts un popul debul e demotivât. Probabilmentri o pensìn che piês di cussì no pues lâ. Almancul in chei agns o vevin gnerf e voie di bataiâ. Cumò o sin massepassûts e o tirìn il mani daûr la manarie..."
Al proposito, Remo ha precisato "No ducj" e Querino aggiunto "Pui che massepassude la int a mi samee "smonade" di dut e di duç".
Di fronte a varie osservazioni di Remo, Elvia, Roberto, Linda ha ribadito:
"Siamo davanti al tentativo costante nel tempo di toglierci quello che è nostro e di far da padroni sul nostro territorio. Che si tratti di autodromo, acqua, energia o altro, qui da noi i padroni li hanno fatti spesso quelli da fuori. Speriamo solo di avere il piglio deciso di questi tempi e mettere un freno anche le brame di oggi". Correttamente, ha comunque aggiunto :
"Se poi a Lavariano la comunità locale la pensa diversamente, beh, staremo a vedere...".
Un parere in "controtendenza" quello di Pierpaolo: "con rispetto, ma a guardare i "nostri", meglio quelli che vengono da fuori, a sto punto. Se vogliono metterci i soldi, facciano pure i padroni. Mi auguro che Lavariano o meglio Mortegliano o meglio tutto il Medio Friuli, non perda l'occasione!".
Può essere comunque interessante confrontare le discussioni in atto sul tema a Morteàn-Lavariàn oggi con quel che si diceva in Val del Lago nei primi anni '80:
MORTEGLIANO. C’è chi sogna un circuito con verde attrezzato capace di richiamare quanti oggi sono costretti a riparare in Veneto, ad Adria, o in Croazia, a Fiume. Un riferimento, dunque, anche oltre il Nordest. (MV 23-11-14)
BORDANO. Si deve far sì che le popolazioni locali, spesso emarginate da altre iniziative, trovino beneficio. Il vantaggio è anche quello di stabilire un collegamento tra i residenti e genti di altre regioni e nazioni, creando il pretesto per un rinnovamento culturale e sociale". (Il Gazzettino, 28-8-80)
MORTEGLIANO. Appello del comitato al Comune: "Blocchi l'autodromo""L'ex pista di volo è un bene collettivo e l'autodromo la snaturerà creando inquinamento e disagi ai paesi contermini. Chiediamo al comune di Mortegliano di revocare ogni atto". Questa la posizione del Comitato "Piste nestre" (…)«L’autodromo non è una bella idea - ha detto -: consumerà terreno agricolo fertile e irrigato, peraltro già acquistato dalla società, con distruzione della biodiversità sull’intera area, pregiata per i prati stabili. Si produrrebbe inquinamento dell’aria, tale da disturbare la vita quotidiana, con rumore ed emissioni cancerogene. La cementificazione causerà degrado del paesaggio e svalutazione degli immobili nei vicini abitati. Da aggiungere l’inquinamento da traffico: si prevede un passaggio continuo lungo le strade dei paesi di oltre otto auto al minuto se ci sono gare, o undici all’ora tutti i giorni, con 50 mila frequentatori all’anno, 150 al giorno, un parcheggio interno di 1.380 auto. Evidente il peggioramento della sicurezza dei cittadini». (MV 19.11.14)
BORDANO.. I sottoscritti cittadini del Comune di Bordano (…) affermano innanzitutto la sovranità della popolazione a decidere che cosa si debba o non si debba fare sul proprio territorio (e) dichiarano la loro contrarietà alla realizzazione dell'autodromo, opera assurda, simbolo di spreco in un periodo di gravi difficoltà economiche per il Paese, per la Regione, per la gente di Bordano e dell'area terremotata impegnata nella ricostruzione. (petizione 11-4-81)
MORTEGLIANO. Lavarsi le mani, come Ponzio Pilato, sul caso della super pista di Lavariano? Assolutamente no. Alberto Comand, sindaco di Mortegliano, replica seccamente ai detrattori: «E’ giusto che la decisione sull’autodromo la prendano i residenti e, se questi decideranno per il sì, allora noi faremo la nostra parte – dichiara –. Qui sarebbe sbagliato imporre decisioni dall’alto, il referendum è la massima espressione della democrazia».
(MV 22-11-14)
BORDANO. Non bastano per salvare la faccia e l'anima i timidi balbettii pronunciati nella riunione in Provincia, perché potrebbero richiamare alla memoria di certuni Ponzio Pilato od avere il significato di un avallo" (Volantino 29-12-81)
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A Bordano non s'è dunque fatto nulla. Analogamente, nemmeno tra Artegna e Buja né tra Amaro e Venzone. Vedremo se a Morteàn i tempi, le condizioni e le finalità saranno diverse.
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
domenica 30 novembre 2014
Si torna a parlare di autodromo friulano. A Bordano venne bocciato.... (II)
1 commento:
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Avendo io vissuto l'esperienza della lotta all'autodromo negli anni 80 a Bordano e conoscendo le cause che hanno portato da parte della gente al rifiuto della costruzione di questo "portatore di civiltà e benessere per la popolazione " e vivendo a 400 passi della così detta " Pista di guida sicura " di Tolmezzo (l'autodromo della Carnia ) posso solo dire agli abitanti del comune di Mortegliano e zone limitrofe .."Ai posteri l'ardua sentenza " o come recita il famoso proverbio friulano "Ognun al bale cun so agne " Mandi
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