"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 25 novembre 2014

Il fango nel Lago? Per la Regione è colpa solo della pioggia (II)

Il lago il 22 novembre (foto Fausto Marchetti)
Seconda parte dell'articolo "Intorbidimento delle acque: <<E' un fenomeno naturale>>" pubblicato su "Il Quotidiano fvg" il 22 novembre 2014. Prosegue l'illustrazione del comunicato dell'assessore regionale Vito tendente a dimostrare la mancanza di relazioni tra lo sfangamento del Lago di Verzegnis e la "brodaglia fangosa" riversatasi nel Lago di Cavazzo/Tre Comuni
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Il Piano operativo per la rimozione dei sedimenti  prevede che nel lago di Cavazzo non possa essere superato il valore delle concentrazioni dei SST di 1,5 g/I come media su 4 ore. Tale limite é stato imposto dall’Ente Tutela Pesca in linea con quanto riportato dai manuali nazionali Ispra. Ad oggi il massimo valore della media registrato sulle 4 ore é stato di 0,33 g/l, riferito al giorno 7 novembre. Il valore medio registrato dall'inizio delle operazioni ad oggi é pari a 0,042 g/l. Il valore massimo é stato pari a 0,469 g/l, registrato il giorno 7 novembre alle ore 8.15. Il valore medio dei Solidi Sospesi Totali durante la piena, dal giorno 5 novembre al giorno 16 novembre, é pari a 0.139 g/l. I valori, pertanto, non sono minimamente vicini  ai limiti imposti nel Piano Operativo (1.5 g/l media sulle 4 ore)”. Dunque, specifica Vito: “L’intorbidimento legato alle piene é un fenomeno naturale, momentaneo e non crea danni alla fauna ittica e all'ambiente, proprio per il suo carattere di temporaneità. La letteratura scientifica concorda che l’entità dell’effetto dei solidi sospesi sugli organismi acquatici non é solo funzione della loro concentrazione, ma dipende anche dalla durata dell’esposizione. Per questo motivo quando si parla di limiti delle concentrazioni occorre sempre far riferimento a un periodo di tempo.  Per i fiumi esiste una rassegna completa degli effetti dei sedimenti sospesi sugli organismi acquatici sulla base di numerosi dati bibliografici, sui quali sono state create delle  relazioni e delle classi di severità. Per i laghi, invece, gli studi sugli effetti dei SST sono riferiti ad altri organismi in quanto i pesci non risentono particolarmente di queste condizioni. In condizioni ordinarie, pertanto, non é necessario imporre un limite quando il fenomeno dell’intorbidimento é temporaneo”. L’assessore conclude: “L’amministrazione regionale ha dato vita ad una apposita cabina di regia, costituita dagli Enti competenti, la Regione, l’Arpa e l’Ente Tutela Pesca, che continua ad effettuare tutti i controlli, le verifiche, i monitoraggi, ed i sopralluoghi necessari a garantire il corretto svolgimento della rimozione dei sedimenti nel sistema acquatico coinvolto, ovvero il torrente Ambiesta, il fiume Tagliamento e il lago di Cavazzo. Seguiamo con la massima attenzione tutta questa vicenda”. Sul bollettino aggiornato al 18 novembre pubblicato sul sito della regione tutte le informazioni.
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Il Bollettino periodico della Regione sullo sfangamento dell'Ambiesta (n. 2) può essere visionato a questo link:
http://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/ambiente-territorio/tutela-ambiente-gestione-risorse-naturali/FOGLIA202/FOGLIA21/allegati/secondo_bollettino_novembre_2014.pdf



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