Come si dice "orgoglio", par furlan? Non ci si riferisce alla "supiarbie", quanto piuttosto a un sano "svant", a una positiva "braure", a quello che, con un termine inglese, è diventato ormai un paradigma della rivendicazione di un diritto, di una condizione: "pride".
Ecco, allora, che in questi giorni, di "furlan pride" se n'è visto, un po', in giro, a salire anche sulla ribalta nazionale e internazionale.
Qualche esempio? Daniele Molmenti, che vince l'oro alle olimpiadi e con l'aquila friulana sulla bandiera tra le mani, si richiama convinto alle proprie origini, a delle caratteristiche di popolo acquisite, se non altro all'estrinsecarsi in un sano "sacramentâ…"
I familiari di Alessandro Spadotto che offrono alle telecamere un manifesto in cui "la famee, i parincj e la morose" accolgono il ritorno a casa del carabiniere rapito in Afghanistan…
E poi, la delegazione gemonese a Londra, che srotola nello stadio dell'atletica lo striscione bilingue di incoraggiamento a Pistorius: "Lo striscione viene srotolato e finalmente e' possibile leggere i due slogan bilingue (inglese -friulano) che abbiamo preparato per questa magica giornata.
MAKE IT HAPPEN OSCAR ! E' la scritta che campeggia all'inizio dello striscione con la foto del nostro Campione - PISTORIUS E GLEMONE SIMPRI A MANETE lo slogan in friulano che chiude i 10 metri del banner!"
(http://dagemonaalondraconpistorius.blogspot.co.uk/)
E' un messaggio che è stato ripreso anche da diversi siti sportivi internazionali:
"In the top tier of the stadium, just where the track starts to turn into the long corner before the final straight, Oscar Pistorius had a fan club from his Italian base in Gemona. “Make it happen Oscar. Pistorius e Glemone simpri a manete.”
The Italian, I was assured by Daryl Impey, the South African Olympic cyclist, could be translated loosely as “Pistorius and Gemona, always going full gas”. He went full gas on Sunday night, but it was just not enough on a night that he was feted by the 80 000 here, before and after he had run. He came last in his heat, running a second slower than his qualification time in the heats with a 46,54-second run".
(http://m.iol.co.za/article/view/s/11/a/270635)
Segnali di un "Orgoglio friulano", dunque, che non ha timore a mostrarsi. Sono segnali incoraggianti poiché emergono proprio quando, a proposito del friulano, freddi calcoli ragionieristici romani vorrebbero cancellare storia, cultura … e articoli della Costituzione.
Avanti, allora, cun braure … e simpri a manete!
(A&D)
Grazie par chest articul, Alesso e Dintorni. Al fâs ben al morâl
RispondiEliminaGrazie invece a Remo che è il primo a "rompere il ghiaccio": l'articolo, in effetti, è stato letto in poche ore da più di 40 persone senza però un riscontro di qualche tipo attraverso un commento. Speriamo che altri seguano l'esempio di Remo. Intanto "dìn une spiàde": il post è nato dopo aver letto "la cjacarade" di Andrea Valcic sul Gazzettino di ieri dove si annotava che "la questione del friulano declassato a dialetto da una commissione bilancio del parlamento italiano, alla faccia di Costituzione, leggi della Repubblica e norme europee sembra aver colpito solo gli eterni difensori della friulanità e gli spiriti più aperti di questa regione. Evidentemente non aleggia nelle segreterie dei partiti che (...) si sono ben guardate dall'esprimere il ben che minimo disappunto o almeno una malcelata irritazione". Ecco allora il post, ad augurarsi che una "cussience furlane" trovi altre modalità di manifestarsi. Mandi
RispondiEliminaJo mi auguri che al zovi a la cussience furlane e i speri che no sedin events peâts dome a la onde de emotivitât. Dut câs al è un pieç che lu dîs: no je vere che la int no vedi braure, ma i segnâi a son platâts e i media par prins no ur dan spazi o - cuant che al sucêt - ur plâs dome viodi l'aspiet folcloristic e di barzelete di chestis manifestazions.
RispondiEliminaGraciis pal biel post. Linda