UTI: MARTEDI' 29 MARZO TAVOLO POLITICO IN CONSIGLIO REGIONALE
Venzone, 25 mar - L'annuncio della convocazione del tavolo politico sulle Unioni territoriali
intercomunali (Uti) in Consiglio regionale per il prossimo martedì 29 marzo e la possibilità, in quella
sede, di riavvicinare alcune posizioni che oggi appaiono ancora distanti. Questo quanto ha dichiarato
oggi la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani nel corso dell'incontro a
Venzone con i Comuni dell'Uti dell'Alto Friuli a cui hanno partecipato i sindaci dei Comuni di Artegna,
Bordano, Gemona, Montenars, Trasaghis e Venzone. Presenti anche, oltre all'assessore regionale alle
Autonomie locali, Paolo Panontin, anche i consiglieri regionali Vincenzo Martines, Barbara Zilli e
Roberto Revelant.
Sollecitata dagli interventi dei primi cittadini la presidente Serracchiani ha inteso ribadire l'importanza
dei tavoli tecnici nei quali ogni singola Uti troverà la disponibilità dei funzionari regionali in tema di
enti locali, contabilità e personale per accompagnare i passaggi previsti dalla legge. Oltre a ciò,
prendendo spunto dalla recente sentenza del Tar sulla mappatura delle Uti, la presidente ha espresso
ai sindaci presenti la disponibilità a recepire, dopo la sentenza del Tar, la volontà dei Comuni su
eventuali riassetti territoriali dell'Unione. La presidente poi ha voluto puntualizzare il concetto della
premialità finanziaria per i Comuni che avranno approvato gli statuti delle Uti entro il 15 aprile,
sostenendo che il principio è perfettamente legittimo in quanto ricalca quello che vale per gli ambiti
socio assistenziali, dove i Comuni ricevono risorse solo se stanno tutti assieme. L'assessore Panontin,
dal canto suo, ha voluto riaffermare la possibilità per le Uti di individuare autonomamente e
facoltativamente le funzioni previste dalla legge, oltre all'unica obbligatoria che è quella afferente alla
programmazione europea. Infine il sindaco di Trasaghis, Augusto Picco, ha rimarcato l'opportunità di
rivedere il sistema di voto ponderale per salvaguardare il ruolo dei comuni più piccoli. A tal riguardo
l'assessore Panontin ha risposto che la scelta sta in capo alle stesse Uti, le quali autonomamente
possono decidere il "peso" di ciascuno Comune associato, adottando ad esempio il modello già dagli
stessi Comuni utilizzato all'interno dell'ambito socio assistenziale e delle Comunità montane dove
ognuno vale un voto.
Anche se burocraticamente sono confinato a Tolmezzo , questa storia delle UTI non m'è mai piaciuta ,inutile cercare di unire "par amor o par fuarce" ( come sosteneva se non sbaglio il poeta di Maranzanas Leonardo Zanier ) comunità diverse , con tanti pregiudizi e orgogliose della propria autonomia Qualcuno dirà "Siamo nel 2016 ed è ora di finirla con questi campanilismi e pregiudizi tra i vari comuni della zona ..Inutile ormai ,se facciamo un po' di attenzione vediamo come funziona l'unità d'Italia, lasciamo perdere l'utopia dell'Europa unita ..Non si può unire cani e gatti ,galline ,cavalli sostenendo che sono tutti animali e che per la loro sopravvivenza bisogna unire tutti sotto un unica regia,sotto un unico comando .. Ognuno ha la propria esigenza scandita da centinaia di anni e cercare di cambiare "queste esigenze " nel nome del progresso e di nuove idee ,almeno secondo il mio punto di vista, non funziona..Il pesce grande cercherà sempre di mangiare il pesce piccolo e si tornerà al vecchio concetto di "contee , baronie , e signorotti locali " Chiudiamo qua il discorso ,tralasciando la questione incentivi e premi ai comuni favorevoli, altrimenti si torna al concetto di "Chi è contro di me la peste lo colga " Piccole riflessioni personali sulle UTI Mandi
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