Si discute anche della partecipazione del Presidente della Repubblica, per ora prevista ad una seduta del Consiglio regionale a Trieste.
Da più parti è stato evidenziato come sarebbe "moralmente" più giusto se il Presidente della Repubblica venisse a visitare i paesi ricostruiti, Gemona in primis. E - aggiungiamo noi - i "Comuni del cratere", quelli maggiormente colpiti dal sisma, magari anche Trasaghis. Come fece del resto il Presidente Pertini nel 1983....
Sulla richiesta che il Presidente venga a Gemona, l'ultima presa di posizione è quella del Presidente della Provincia:
Fontanini: “Per il 40° dal sisma Mattarella venga a Gemona”
Gemona del Friuli, capitale del terremoto e non Trieste. Questa deve essere, secondo il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, la sede della seduta solenne e straordinaria del Consiglio regionale calendarizzata per il prossimo 6 maggio per commemorare il 40mo anniversario del sisma. Ed è a Gemona, che, conseguentemente, deve avere luogo la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella la cui presenza in regione, in occasione delle celebrazioni, è stata annunciata nei giorni scorsi dalla presidente Serracchiani nell’ambito della descrizione del programma delle iniziative in calendario. Considerazioni che il presidente Fontanini, in una lettera, rivolge direttamente al presidente Mattarella esortandolo a prendere in considerazione una visita in quei territori in cui c’è la storia del sisma del ’76, delle mille vite spezzate dalle scosse, delle sofferenze di tante famiglie ma anche del Friuli rinato dalle macerie, della determinazione e dell’orgoglio della gente friulana che, anche grazie a significativi aiuti nazionali e internazionali, ha saputo risollevarsi.
“La notizia della Sua visita in regione per il prossimo 6 maggio è stata accolta con entusiasmo dalla popolazione friulana che attende di incontrarLa nei luoghi simbolo del sisma, in quella che è stata definita la capitale terremoto: Gemona del Friuli – scrive Fontanini nella lettera del presidente della Repubblica -. Trieste, dove è prevista la seduta ufficiale del Consiglio regionale cui Lei sarà ospite d’onore, è tanto, troppo lontana dall’epicentro. La Regione Friuli Venezia Giulia ha avuto sì un ruolo fondamentale nella ricostruzione, ma i veri protagonisti sono state le comunità e gli amministratori locali. E’ stata, infatti, una ricostruzione di popolo interpretata seguendo il principio del “com’era, dov’era”. Illustrissimo Presidente, facendomi portavoce della comunità friulana che rappresento e che attribuisce un importante valore alla Sua visita, La esorto a considerare la proposta di essere presente a Gemona del Friuli dove, mi auguro, possa essere convocata la seduta straordinaria del Consiglio Regionale come accaduto in occasione del 30mo anniversario del terremoto”.
Informati della comunicazione anche la presidente della Regione Debora Serracchiani e il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop.
“La notizia della Sua visita in regione per il prossimo 6 maggio è stata accolta con entusiasmo dalla popolazione friulana che attende di incontrarLa nei luoghi simbolo del sisma, in quella che è stata definita la capitale terremoto: Gemona del Friuli – scrive Fontanini nella lettera del presidente della Repubblica -. Trieste, dove è prevista la seduta ufficiale del Consiglio regionale cui Lei sarà ospite d’onore, è tanto, troppo lontana dall’epicentro. La Regione Friuli Venezia Giulia ha avuto sì un ruolo fondamentale nella ricostruzione, ma i veri protagonisti sono state le comunità e gli amministratori locali. E’ stata, infatti, una ricostruzione di popolo interpretata seguendo il principio del “com’era, dov’era”. Illustrissimo Presidente, facendomi portavoce della comunità friulana che rappresento e che attribuisce un importante valore alla Sua visita, La esorto a considerare la proposta di essere presente a Gemona del Friuli dove, mi auguro, possa essere convocata la seduta straordinaria del Consiglio Regionale come accaduto in occasione del 30mo anniversario del terremoto”.
Informati della comunicazione anche la presidente della Regione Debora Serracchiani e il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop.
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