"Ragazzi, quando tornate a casa... vedendo quello che vedrete, diventerete uomini "
Foto ricordo scattata sulla mia "linde" a Bordano il 1 maggio 1976 (ora li c'è il bar Fabbro ) |
Verso le 23,30 mi sono alzato per il mio turno di guardia e il sergente mi ha detto "Prova a chiamare a casa .." ma il telefono non suonava così sono montato tranquillamente di guardia .
Tutto tranquillo, anche se dalla piccola radio a transistor ho sentito il giornale radio delle 1.00 ,dove iniziavano ad arrivare notizie sui fatti della sera: "La caserma di Artegna è caduta, gravi danni a Folgaria, le squadre di soccorso stanno scendendo anche dal passo di Tarcisio... " (non si tratta di errori di grafia bensì di luoghi sconosciuti all'annunciatore ) .
Mi sono un po' preoccupato, ma alle 1,25 è arrivata una grande scossa e il sorgente mi ha ordinato di recuperare caricatori , fucile e tutto quanto e unirmi al resto dei colleghi ..
Qui inizia la serata stramba , l'amico Siega di Bueris ,che s'era beccato la scossa delle 21,00 stava tranquillamente dormendo e dormirà fino alle 5.30 così pure il buon Catto di Bibione .. Strano ma vero ,nel Friuli terremotato ,qualcuno ha dormito tutta la notte .
Le cose sono cambiate verso le 7.00 quando Mamma RAI ha iniziato a trasmettere le prime immagini del disastro , poi è arrivato un generale a farci visita, che ha chiesto a noi friulani dove abitavamo e ha detto "Ragazzi, quando tornate a casa.. vedendo quello che vedrete , diventerete uomini ".
Verso le 11 sono venuti a darci il cambio e ci hanno mandato a casa. Le prime distruzioni si vedevano al ristorante Morena,dove abbiamo lasciato Siega ..poi l'autista dell'auto ci ha portato nel piazzale della stazione di Gemona perché voleva andare con l'auto su a Gemona alta . e perché c'era Braglia di Pontebba che voleva prendere il treno per tornare a casa. Inutile i casi della storia "Eravamo belli con le nostre divise di libera uscita" nel piazzale dell'attuale S. Lucia,intenti ad osservare il grande movimento di Militari armati di picconi, pale etc. Alpini,bersaglieri ,fanti e noi lì fermi a chiedere ad un sottotenente di poter andare con l'auto su a Gemona alta.. Alle 14,30, arrivato a Bordano, mi hanno indirizzato direttamente verso la campagna , dove ad attendermi c'erano i miei. Questi sono i fatti che riguardano il mio 6-7 maggio 76.
Purtroppo il destino riserva strane ed inaspettate "sorprese".
Emi Picco
NOTA: una prima stesura di questa memoria è stata pubblicata su "Monte San Simeone" del 30 aprile 2006
Non tanto le scosse in caserma bensì "in quel piccolo presidio " di guardia alle opere e al confine orientale nelle vicinanze di Cialla di Prepotto ..Altrimenti certe cose non si potevano fare Mandi
RispondiEliminaOgni persone, un taramot. Al è impuartant tiraa dongje chestes testemoniances.
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