"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 3 gennaio 2016

Un unico comune tra Bordano e Trasaghis: lo propone la Regione

La fine anno in Val del Lago ha visto la proposta avanzata dal Sindaco di Bordano di arrivare alla costituzione di un unico "Comune del Lago" (Bordano - Cavazzo - Trasaghis), col riemergere di un dibattito che ha rilanciato anche l'ipotesi di un "supercomune" (allargandosi a Venzone, Amaro e Verzegnis). Chi vuol rileggersi come è nata la discussione, vada a queste pagine: http://cjalcor.blogspot.it/2015/11/un-sasso-ri-lanciato-nel-lago-il.html e http://cjalcor.blogspot.it/2015/11/un-sasso-ri-lanciato-nel-lago-il_25.html)

E' una discussione però che si è fermata tra i ponti di Avons e di Braulins e non è arrivata a Trieste.
La Giunta regionale ha infatti reso noto i documenti allegato alla delibera, all’interno dei quali emergono tutte le ipotesi di aggregazioni ad incastro che potrebbero definire il “dimagrimento” dei Municipi in tre diversi scenari, passando in FVG dagli attuali 216 comuni a 133, 123 o 112, otre poi a specificare incentivi e finanziamenti previsti.

La complessa mappa presenta, per l'Alto Friuli,  questo quadro:

Carnia. Ipotesi di fusione per Amaro e Cavazzo Carnico, Tolmezzo e Verzegnis (prevista anche una fusione a 4), Arta e Zuglio, Ligosullo e Treppo Carnico (ampliabile a Paluzza), Cercivento e Ravascletto (opzione per Sutrio), nonché Enemonzo, Lauco, Raveo e Villa Santina, ma anche Forni Avoltri e Rigolato, Comeglians e Ovaro (anche fusione a 4 con l’aggiunta di Orato Carnico), Forni di Sopra e Forni di Sotto, Preone e Socchieve (fondibili anche con Ampezzo, Preone e Socchieve). Da 28 Comuni si arriva a 16 o, nell’ipotesi più spinta, a 9 Comuni.



Gemonese. Qui si ipotizzano fusioni Bordano-Trasaghis, Gemona-Montenars e Artegna-Magnano, ma anche fra Artegna e Montenars, arrivando fino a 4 Comuni rispetto ai 7 esistenti.



Secondo l'ipotesi della Regione, i Comuni risultanti da fusione beneficeranno di un’assegnazione finanziaria per un quinquennio. La deliberazione stabilisce i criteri per la quantificazione dell’importo, che sarà integrale nei primi tre anni e ridotto del 50 per cento nei due anni successivi.
I Comuni risultanti da fusione con popolazione fino a 5 mila abitanti riceveranno un’assegnazione compresa tra i 100 e i 300 mila euro, i Comuni risultanti da fusione con popolazione compresa tra i 5.001 e i 15 mila abitanti riceveranno tra i 300 e i 400mila euro, mentre ai Comuni, sempre risultanti da fusione, con popolazione superiore ai 15 mila abitanti spetteranno risorse straordinarie comprese tra i 400 e i 500 mila euro.
I criteri per determinare l’importo esatto dell’ammontare all’interno delle tre fasce sono dettati, oltre che dalla popolazione complessiva del comune risultante in fusione, dal territorio (in kmq) e dal numero dei Comuni che partecipano alla fusione.

E allora? Son da fare calcoli economici, geografici, culturali. E sarebbe opportuno che di questo, in primo luogo, se ne discutesse nei luoghi deputati, i Consigli comunali. (A&D)



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Cosa ne pensano  i lettori del Blog?


10 commenti:

  1. http://comitat-friul.blogspot.it/2015/12/regione-uti-la-costituzione-italiana.html

    Ma no ise ore di finîle di imponi cualsei robe che e passi pal cjâf a cheste zonte regjonâl?

    I Comuns no àn dibissugne de BABY SITTER!!!!!

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  2. Anche se tra il Trasaghis e Bordano c'è affinità..io non mi fido dei matrimoni imposti dall'alto , al solo scopo di elargizioni ,sconto tasse etc.. La civiltà dovrebbe progredire ,invece qua stiamo tornando ai "pateracchi".. Quest'unione sarebbe definita "Las noces dai Spagnui " Mandi

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  3. Il probleme al è che si fevele simpri dome di bêçs che la regjon e podarès dâ ai Comuns e mai di altri. Ma la identitât, la culture e la storie di un piçul teritori sono in vendite? O sono la robe plui preziose che une comunitât e à?

    Un Comun al puès ancje consorziâsi cun altris Comuns e fâ insieme tantis robis cence nissune necessitât di jessi scancelât de cjarte gjeografiche (lei: FUSIONS) o piês ancjemò jessi svuedât des sôs competencis comunâl come che al succêt cu lis UTI.

    Inte leç regjonâl 26/2014, dulà la libare sielte dei Comuns? Dulà il rispiet de autonomie costituzionâl dei Comuns? No son nissune dês dôs...

    Cu lis UTI e cu lis fusions imponudis de Regjon, la identitât di un Comun – base de solidarietât sociâl – e ven dal dut scalcelade....

    E par vê cè? 300 mil euros par cinc agns? Contie cussì pôc la identitât e la culture di une piçule comunitât?

    I bêçs par justâ une strade sono plui impartants di mil agns di storie e de braure di dì "o soi di Cjavaç, o "o soi di Dalès" juste par fâ un esempli? E i bêçs par justâ une strade il Comun al à il dirit di vêju parcè che i citadins a pain lis tassis e inte Cosstituzion taliane al è esist ancje il principi costituzionâl de solidarietât: cui che al à di plui al dâ a chel che al à di mancul....

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  4. La Giunta regionale non può proporre dall'alto fusioni studiate a tavolino. E ancor meno tentare di COMPERARE i Comuni che sono in difficoltà per il "vincolo di bilancio".

    Se due comuni vogliono collaborare tra di loro, non hanno necessità di alcuna legge regionale per farlo: lo fanno comunque!

    Ragionare da RAGIONIERE e semplicemente assurdo. Altri sono i parametri da prendere in considerazione....

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  5. Del tutto d'accordo con Emi Picco.

    Le Unioni territoriali intercomunali (UTI) sono ormai impantanate e non si faranno mai: sono 57 i comuni che hanno fatto ricorso al TAR e 85 i Comuni che non hanno - in maniera più che legittima - approvato lo Statuto e l'atto Costitutivo dell'UTI a cui A FORZA l'ente regione li aveva assegnati. Dunque 57 + 85 Comuni da Commissariare con la certezza che è un atto incostituzionale che farebbe rinviare immediatamente la legge regionale 26/2014 alla Corte Costituzionale. E infatti Panontin....ha sospeso - per ora - i commissariamenti.

    E ora Panontin ci prova di nuovo, con l'imporre dall'alto Fusioni di Comuni studiate a tavolino chissà da quale Dirigente o funzionario regionale....

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  6. Sarebbe interessante capire se vi è una autentica "volontà" di unione in primo luogo tra Bordano, Cavazzo e Trasaghis, e questo non nelle chiacchiere di osteria o nelle uscite estemporanee di qualche amministratore, ma nella sostanza. Una strada per arrivare alla definizione del problema potrebbe essere la convocazione di una seduta congiunta dei tre consigli comunali (come avvenne il 10 ottobre 1986, quando si trattò di delineare un fronte comune contro il ventilato prelievo delle acque del lago): in una sede del genere potrebbero venire espresse delle posizioni ufficiali e ponderate.

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  7. "I Comuni risultanti da fusione con popolazione fino a 5 mila abitanti riceveranno un’assegnazione compresa tra i 100 e i 300 mila euro, i Comuni risultanti da fusione con popolazione compresa tra i 5.001 e i 15 mila abitanti riceveranno tra i 300 e i 400mila euro, mentre ai Comuni, sempre risultanti da fusione, con popolazione superiore ai 15 mila abitanti spetteranno risorse straordinarie comprese tra i 400 e i 500 mila euro" si legge nell'articolo.

    N.B. sono tutti soldi dei cittadini di questa regione che potrebbero più utilmente essere spesi. Ad esempio per la sanità o l'aiuto sociale alle famiglie in difficoltà con il pagamento dell'affitto o altro.

    Alle poche fusioni di Comuni già avvenute in regione, sono stai regalati milioni di euro: si vede che l'epoca delle regalie principesche è finità....

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  8. Ma non si sta parlando di una proposta del sindaco di Bordano?
    Perche tirate in ballo la regione?
    Se i rimanenti due comuni, o amministrazioni comunali sono interessate porteranno avanti l'idea, o spero che almeno ne discutano.
    Traspare dai vostri post la storica diffidenza da buon friulano che, a mio parere, avrà si caratterizzato in modo positivo un passato ormai lontano che ci vedeva terra di passaggio per tutti gli invasori che volevano entrare in Italia, ma che ora, nel 2016 forse ci danneggia.
    Cosa insegnamo alle future generazioni?? A diffidare di tutto e di tutti? Già i nostri paesini sono caratterizzati da un forte campanilismo, pensiamo solo al nostro orticello e "chei aitris a son forests", continuare col discorso di "parons e sotans" non fa altro che far aumentare un isolazionismo che danneggia tutti noi.
    RA

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    1. La proposta del sindaco di Bordano "si è fermata tra i ponti di Avons e di Braulins" (cit.): qualche articolo sul MV, delle dichiarazioni possibiliste dei tre sindaci su RSN ... poi più nulla (se ne è parlato praticamente solo sul Blog). Ora la Regione ha presentato un documento ufficiale, e quello che ora è un invito potrebbe trasformarsi poi in un diktat. Per questo il Blog ha avviato la discussione, auspicando siano i cittadini (e i loro rappresentanti eletti nei consigli comunali) a decidere del proprio futuro.

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  9. Riforma regionale Enti Locali - L.r. 26/2014

    FUSIONE COMUNI: serve proprio?


    E la storia e l'identità dei territori? Sono “Valori fondamentali” che non possono essere dimenticati dal legislatore o inutile "paccotaglia"?

    L'opinione del sindaco del comune di Treppo Grande.


    http://comitat-friul.blogspot.it/2016/01/fusioni-comuni-servono-proprio.html
    ............

    N.B. La giunta regionale NON PUO' imporre le fusioni dei Comuni perché per legge è previsto, MINIMO un referendum....

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