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Cittadini di Serie A e cittadini di Serie B
Giovedì 7 gennaio 2015, mi è stato recapitato il Giornalino informativo del Comune di Trasaghis.
Al di là della buona qualità di formato e grafica (complimenti), ho notato che il contenuto sarebbe più consono ad un giornalino edito da una Pro Loco o da una Parrocchia, che non da un Ente Pubblico.
Infatti spiccano notizie di sagre, feste, festini, gemellaggi, ricorrenze, compleanni, fuochi d’artificio e via cantando, anziché progetti che l’Amministrazione ha in essere o desidera proporre nel futuro alla cittadinanza.
Posta così la cosa, verrebbe da pensare al “Panem et circenses”, (“Pane e giochi circensi”), come affermava il buon Giovenale, criticando i politici che intrattenevano così la plebe per carpirne facilmente i favori - (Per i non latinisti Giovenale era uno scrittore satirico latino: in pratica un Charlie Hebdo ante litteram).
Quello che più mi ha colpito però, è che in questo giornalino manchi una proposta, una finestra, ma che dico!... magari solo un piccolo oblò in stile lavatrice su progetti che interessino il futuro, per cui temo che chi di dovere, debba soffrire di un tremendo quanto inguaribile torcicollo, girato com’è a rimirare l’oggi ed il passato, di-sdegnando un domani che per lui è forse un ostacolo insuperabile.
Ovviamente nel contesto di cui sopra è compresa la scarsa attenzione rivolta ai giovani: i nostri giovani! Ragazzi che spesso raggiungono con sacrificio mete scolastiche e di lavoro di buona levatura e i cui genitori, (cuore di mamma loro), desidererebbero che a tutti fosse concessa maggiore considerazione rispetto alle celebrazioni di ossuti vegliardi: pur se anch’essi meritevoli.
Incuriosito da tale carenza di attenzione al futuro, davo almeno per scontato che le scarse notizie riportate avvenissero “motu proprio” dall’Amministrazione Comunale ma, interpellando dei concittadini, sono venuto invece a sapere che le notizie sulle mete raggiunte dai nostri ragazzi, debbono essere prenotate e inviate da loro stessi o dai parenti a tempo debito alla redazione del giornalino comunale, quasi fosse un annuncio commerciale da pubblicare sul Messaggero.
(Toc! Toc! Alla cultura ed istruzione c’è nessuno?)
Ma cosa costerebbe all’Assessorato competente informarsi su questi traguardi e, facendoli propri, dedicarsi a questi ragazzi che con merito ed onore hanno ottenuto, od otterranno, importanti traguardi di studio affacciandosi con competenza sul mondo del lavoro e non solo come esempi, ma anche con proposte costruttive finalizzate a non perderli.
Non scandalizziamoci dunque se il nostro futuro si fa sempre più incerto! Basta anche con i piagnistei in stile “Tant a fasin distes!”, perché la ricostruzione di un domani migliore parte da noi stessi!
Purtroppo, né la vicenda del terremoto, tanto meno quella recente del lago, ci hanno insegnato qualcosa!
Nella prima, aleggiando ancora l’antico spirito friulano basato su fatica e sudore silente, ha avuto successo e che però, oggi, a distanza di tanti anni appare effimero, materiale e fine a se stesso, più che rivolto socialmente al futuro e incapace, come è stato già allora, di impedire la fuga di tanti nostri concittadini verso altri lidi.
Nella seconda, quella del lago! Il medesimo risultato si profila all’orizzonte dove, appena raggiunto a fatica il traguardo della momentanea salvezza, tanti si sono seduti ad “Aspettare Godot”: anche chi era favorevole ai lavori Edipower e tarda a prendere con forza il timone della rinascita di questa gemma.
Non scandalizziamoci quindi nel vedere tante delle nostre case vuote od acquistate a buon prezzo da stranieri il cui livello socio-culturale, ovviamente, è medio basso e, nella migliore delle ipotesi, solo portatore sano di principi morali che comunque non sono da disdegnare.
Qualche ben pensante, è ovvio, farà riferimento a vicende personali ma, onestamente, se nel dimenticatoio ritenessi di essere finito io o la mia famiglia, queste due righe le avrei scritte comunque, soprattutto per incoraggiare quelle eccellenze che, anche il nostro territorio, da tempo sta sfornando.
Giovani che si son fatti onore e che, non tanto per le scarse ricchezze od opportunità della nostra terra, quanto soprattutto per l’indifferenza ed apatia di chi dovrebbe lottare insieme a loro nel proporre soluzioni degne di un futuro migliore, li lasciamo allontanare mestamente e definitivamente!
Dino RABASSI
Il lettore "Bandolero stanco" è invitato a riformulare il proprio commento, in quanto il precedente risultava scorretto, al limite della diffamazione. Come più volte ribadito, si invita a ragionare sulle cose, analizzando i problemi ed evitando personalismi fuori luogo.
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