D. Martina e P. Strazzolini |
La serata è stata introdotta da Daniele Martina e Giovanni Rodaro dell'Associazione "Matteo Chef Giramondo" che hanno ricordato il programma e le attività della associazione, nata per ricordare lo scomparso Matteo Rodaro: le iniziative proposte sono incentrate sulla solidarietà, sui programmi di educazione sanitaria, su proposte culturali.
E' intervenuto per un saluto il sindaco Augusto Picco (presente con gli assessori S. Pisu e R.Stefanutti) a esprimere il plauso per l'attività della associazione e sottolineare l'interesse che riscuotono sempre ad Avasinis le iniziative a carattere storico.
Presentato dall'editore Giovanni Aviani, è stata data quindi la parola al prof. Paolo Strazzolini, che ha curato la nuova edizione riveduta e ampliata del volume di Hofer.
Rodolfo Hofer (1917-2009), reduce di Russia e Sergente maggiore di Sanità, aveva pubblicato nel 1998 un libro di memorie, intitolato Quando i ricordi… Russia 1941-1943, libro che ebbe ben cinque edizioni e godette di una buona diffusione in Regione.
Paolo Strazzolini, il cui padre Eliseo partì per la campagna di Russia proprio con Rodolfo Hofer, ha voluto ripubblicare il libro arricchendolo di nuove fotografie e documenti, oltre a un completo indice dei nomi e dei luoghi, e una bibliografia essenziale.
Quello di Hofer non è un diario di guerra passato in prima linea, ma il ricordo di chi visse quel tragico periodo nelle immediate retrovie, in un Ospedale da Campo. «Rappresenta comunque – scrive Paolo Strazzolini – la guerra del C.S.I.R. (il Corpo di Spedizione Italiano in Russia), con il fronte in continuo movimento, i feriti meno gravi che dovevano essere prontamente curati, l’incontro con la popolazione, a condividere gli stessi grandi temi, comuni a tutte le guerre: fame, freddo, incertezza del proprio futuro.»
L’ultimo capitolo è dedicato al rientro dalla Russia e alla difficile scelta dopo l’8 settembre, quando Hofer venne aggregato al Reggimento Alpini “Tagliamento” (RSI) e schierato in territorio sloveno alla difesa del confine orientale italiano. Quello di Hofer non è un diario di guerra passato in prima linea, ma il ricordo di chi visse quel tragico periodo nelle immediate retrovie, in un Ospedale da Campo. «Rappresenta comunque – scrive Paolo Strazzolini – la guerra del C.S.I.R. (il Corpo di Spedizione Italiano in Russia), con il fronte in continuo movimento, i feriti meno gravi che dovevano essere prontamente curati, l’incontro con la popolazione, a condividere gli stessi grandi temi, comuni a tutte le guerre: fame, freddo, incertezza del proprio futuro.»
è stato molto interessante... sempre con l'idea di non dimenticare (peccato che, in generale, la memoria sia sempre a breve termine)
RispondiEliminaLasciare una bella serata musicale e degli amici(stupiti)per essere presente alla presentazione di questo libro non è stato facile!
RispondiEliminaIo l'ho fatto per rispetto:dei giovani che non sono tornati e di tutti quelli che fanno in modo di ricordarli! Angela
Ho provato una grande emozione nel leggere il nome di mio papà Antonio e nel vedere la sua foto a pagina 64. Grazie di cuore a tutte le persone che hanno organizzato la serata e al professor Paolo Strazzolini.
RispondiEliminaElena Rodaro