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giovedì 12 febbraio 2015

Il "Salet" di Bordano continua a essere una mina vagante

Perde una causa da 408 mila euro: Bordano rischia il collasso

La vertenza, ereditata dalla precedente amministrazione, contro la società Il Salet. In ballo c’è il risarcimento per opere sui terreni che il Comune ha voluto riprendersi

BORDANO. Nella causa tra il Comune e la società agricola Il Salet si profila un passaggio che getta un’ombra sul futuro funzionamento della macchina comunale ma la controversia legale non si chiude e finisce in Cassazione.
Lo scorso 19 gennaio in municipio è giunto l’atto di precetto della società agricola Il Salet, con la quale quest'ultima richiede al Comune il pagamento di 408 mila euro entro dieci giorni: è questa infatti la cifra che la Corte d’Appello, con una sentenza dell’11 giugno 2014, ha riconosciuto a Il Salet nella causa che la vede contrapposta al Comune. Tuttavia, in questi giorni l’amministrazione comunale ha deliberato l'incarico all’avvocato Pietro Mussato, che già negli anni scorsi aveva seguito la causa, di formulare l’opposizione a tale precetto.
«Dopo la sentenza della Corte d’Appello - spiega il sindaco Gian Luigi Colomba - il Comune lo scorso novembre ha promosso un ricorso di fronte alla Corte di Cassazione. Dunque, prima di versare i soldi che ci vengono richiesti vogliamo attendere il parere della Cassazione».
Quella che la vede contrapposta a Il Salet è una controversia che l’amministrazione Colomba ha ereditato dalla precedente amministrazione comunale: al centro della causa vi è la richiesta dell’azienda agricola, per molti anni gestrice di terreni di proprietà comunale, di risarcimento rispetto agli investimenti effettuati nel corso del tempo allorché il Comune aveva scelto di interrompere quella gestione. Già una sentenza del Tribunale di Tolmezzo (sezione specializzata agraria) datata 20 marzo 2013 aveva dato ragione a Il Salet imponendo al Comune il pagamento di 30 mila euro.
Tuttavia, successivamente Il Salet aveva promosso il suo ricorso anche di fronte alla Corte d’Appello di Trieste (sezione specializzata agraria), e quest’ultima gli aveva dato di nuovo ragione con la sentenza dell’anno scorso.
È a quel punto che la cifra è lievitata fino a 408 mila euro e certamente per un Comune come Bordano, con un bilancio di circa 1 milione di euro, non è una cifra insignificante da sborsare: «Crediamo che quanto deciso con la sentenza della Corte d’Appello - spiega il sindaco Colomba - sia esagerato, visto che lo stesso terreno non ha quel valore. Ad ogni modo, dopo la sentenza dell’anno scorso abbiamo provveduto a deliberare il riconoscimento del debito fuori bilancio accantonando i soldi per pagare quanto dovuto. I soldi ci sono dunque, ma come sindaco sono responsabile di fronte ai cittadini rispetto all’erogazione dei servizi pubblici.
Erogare 408 mila euro in questo momento significherebbe mettere a rischio il funzionamento della macchina pubblica nel corso dei prossimi mesi. Anche per questo motivo abbiamo dato mandato al nostro legale di avviare l’opposizione a questo atto di precetto».
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1 commento:

  1. Controversia che l’amministrazione Colomba ha ereditato dalla precedente (2007/2012) amministrazione comunale che era guidata da Gianluigi Colomba. Angela

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