Desta curiosità, dunque, leggere sul MV di ieri che a Lestizza il sig. Denis Marangone intende riproporre in grande stile la raccolta e l'utilizzo dei frutti dell'olivello spinoso: "dopo aver impiantato 4 ettari con le barbatelle di olivello spinoso, che ha già ordinato, in terreni di proprietà verso Pozzuolo, medita di comprare le macchine per lavorare le preziose bacche (sono congelate, la sgranatura a mano è improponibile a quelle quantità) e auspica di trovare terreni in affitto per ampliare la produzione.
Da marmellate a sciroppi, succhi di frutta, la pianta (che rende molto e richiede poco lavoro) è impiegata non solo nel food, ma anche come integratore, ricca di vitamina C ed E, per la produzione di olio per massaggi e tanto altro". (vedi http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/02/26/news/parola-all-artista-dell-olivello-spinoso-1.10944789?ref=search)
Tanti auguri, dunque, al sig. Marangone, col consiglio che, magari, a Bordano potrebbe trovare ancora consulenti assai competenti …
Ogni tanto il tempo si ferma e qualcuno lo riporta indietro di tanti anni ,ma questo tornare indietro è caratterizzato dalla modernità ..Qua "si parla" di olivello spinoso ,croce per tanti anni delle donne e delle ragazze di Bordano ,naturalmente compresi anche i bambini e le bambine, che passavano intere giornate a "sgranare ",armati di una forchetta, le succose e acide palline color arancio di questa pianta. E' vero ,Bordano è stata per tanti anni la capitale della raccolta dell'olivello spinoso, rivedo ancora le donne arrivare in paese con le gerle cariche di rami spinosi ,recuperati sul greto del Tagliamento quasi ad Amaro .. poi tutti "muniti" una di forchetta si sgranavano gli acini dentro catini o tinozze di plastica , commentando le vicende del paese, mentre le mani diventavano di un bel color arancio e spesso le dita erano "ferite" dalle spine di questi rami.. Dopo sgranati questi acini venivano venduti, tramite un intermediario ,ad un grossista di Cornino(e qui iniziava il mistero della sbite) ,che li vendeva a sua volta in Germania ,dove facevano sciroppi e marmellate( si favoleggiava così) Finalmente negli anni 80 sono arrivati anche qua da noi i prodotti dell'olivello spinoso e ora, come riporta l'articolo, c'è qualcuno che vuole rintrodurre la coltivazione e lo sfruttamento di questo piccolo frutto ricco di vitamine etc. ma per fare ciò si avvale di moderne tecnologie ,non più forchette ma macchine apposite.. Provate ad immaginare i ragazzi e ragazze del giorno d'oggi con la forchetta ,le mani color arancio .. intenti a rispondere o mandare messaggi dal" smart phone". "Attraverso i tempi la vita cambia " ..Ogni tanto torna qualche buona vecchia idea ..ma "Crono divora tutto" Mandi
RispondiEliminaScrivono da Lestizza. "Abbiamo visto l’articolino dell’olivello spinoso del 2015 e come faceva riferimento a Denis Marangone,
RispondiEliminae le donne di Bordano… Dall’idea di piantare 4 ettari sono diventati 12 ettari piantati!
Noi siamo il suo figlio Mattia e Sandra, compagna del figlio che ora lavoriamo in azienda sotto il Guru Denis.
Bello l’articolo, ci è piaciuto molto. E ci incoraggia a fare quello che facciamo.
Salutoni da Lestizza.
Sandra e Mattia"