Picco: nella causa del Salet non ho responsabilità
Messaggero Veneto, 19 febbraio 2015
BORDANO. «Sugli esiti della vicenda relativa ai "Salèts" l’amministrazione da me guidata non ha alcuna responsabilità». Sulla causa che vede in ballo 408 mila euro, somma che il Comune è tenuto a versare all’azienda agricola Il Salet e che ha portato l’amministrazione comunale stessa a promuovere un ricorso di fronte alla Corte di Cassazione, interviene ora Enore Picco, sindaco a Bordano dal 1985 al 2006.
Se l’attuale amministrazione punta il dito contro di lui, responsabile per aver concordato una transazione con il Salet nel 2002, Picco non ci sta e precisa: «Se non erro - dice - la causa è stata intentata nel dicembre 2010 dal titolare dell’azienda agricola "Il Salet" contro il Comune di Bordano rappresentato dallo stesso sindaco che è in carica oggi, eletto nel 2007 e riconfermato nel 2012. Quando nel 2002 avviai la conciliazione di fronte all’Ispettorato per l’agricoltura lo feci per sanare alcune situazioni poiché il Comune era diventato proprietario di quei terreni ereditati dal demanio dello Stato nel 2001. Su quelle proprietà erano stati avviati dei lavori pubblici, ma l’attuale sindaco lo sa bene, essendo stato per molti anni in consiglio comunale nei banchi dell'opposizione».
A Picco non va giù neppure l’accusa di aver riconosciuto all’azienda agricola le migliorie effettuate sui "Salets" e neanche quella di non aver previsto a bilancio una copertura finanziaria per i risarcimenti.
«È stata la legge che mi imponeva di riconoscere le migliorie che effettivamente Il Salet aveva apportato piantando alberi su un terreno che aveva ricevuto» sostiene Picco.
«Rispetto alla copertura finanziaria, la mia amministrazione - conclude il già sindaco - non poteva fare una valutazione dello stato dei campi nel 2002 quando il contratto con Il Salet scadeva dieci anni dopo: stava all’attuale amministrazione prevedere una copertura quando l’azienda ha chiesto il recesso nel 2007». (p.c.)
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