ECCIDIO DI AVASINIS: IACOP CHIUDE LE CELEBRAZIONI PER IL 70 ESIMO ANNIVERSARIO
Il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, ha chiuso sabato 2 maggio le celebrazioni per il 70mo anniversario dell'eccidio di Avasinis, frazione del comune di Trasaghis (Udine), perpetrato il 2 maggio 1945 da truppe nazifasciste in ritirata. Il Comune per questo è stato decorato di medaglia d'oro e d'argento al merito civile. "La grande e sentita partecipazione a questa commemorazione - ha detto Iacop nella sua orazione ufficiale - sottolinea l'impegno civile con cui difendiamo la memoria della Resistenza, che rappresenta un valore fondante della nostra Repubblica. Un impegno che riaffermiamo in occasione del 70/o della Liberazione, che deve costituire un momento di riflessione sul sacrificio di donne e uomini che parteciparono alle battaglie per la riconquista della libertà e della democrazia, consegnando agli italiani un Paese libero, ricco di prospettive e di speranze che dobbiamo saper custodire e salvaguardare. Il messaggio della Resistenza, al di là di qualsiasi retorica, rappresenta una lezione di responsabilità, di impegno, di coraggio e mantiene ancora oggi immutati i suoi fondamenti - ha notato - che troviamo nei principi sanciti dalla nostra Carta costituzionale". Ricordando l'esperienza della lotta partigiana nel Friuli e la costituzione delle zone libere, per Iacop "ha rappresentato un elemento innovativo di democrazia e ha sviluppato un'opera di rinnovamento civile e democratico, pur con tutti i limiti imposti dalla condizione di guerra. Il sacrificio di quanti hanno combattuto ha riconosciuto nella Resistenza un movimento di lotta popolare per la libertà che ha assicurato una prospettiva nuova di democrazia all'Italia e al Friuli". Ad Avasinis il 2 maggio 1945 vennero trucidate 51 persone, per lo più donne, bambini e vecchi, nel giorno in cui doveva entrare in vigore il cessate il fuoco, e fu opera di un reparto delle SS che si dirigeva in Austria. Una Santa Messa è stata celebrata nella chiesa Parrocchiale, cui è seguita la cerimonia ufficiale al cimitero Monumentale "Martiri 2 maggio 1945" con gli interventi del sindaco di Trasaghis, Augusto Picco, della presidente provinciale dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra, Adriana Geretto, e del prefetto di Udine Provvidenza Delfina Raimondo
Da Avasinis l’appello a responsabilità e impegno
TRASAGHIS. Grande partecipazione, sabato mattina, alle celebrazioni per il 70° anniversario dell’eccidio di Avasinis perpetrato il 2 maggio 1945 da truppe nazifasciste in ritirata. La chiesa parrocchiale di Trasaghis ha accolto numerose persone della Val del Lago, e assieme a loro si sono uniti anche i sindaci e amministratori del territorio. Tra le autorità, erano presenti il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, il prefetto di Udine Provvidenza Delfina Raimondo, il questore di Udine Claudio Cracovia, e Adriana Geretto dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra. Dopo la messa, il corteo ha raggiunto il cimitero dove è collocato il monumento “Martiri 2 maggio 1945” sul quale sono state appoggiate tre corone da parte del Comune, dell’Anpi e dell’Associazione vittime civili di guerra: «Oggi che molte persone che hanno vissuto quei fatti stanno scomparendo - ha detto il sindaco Augusto Picco - è importante consegnare la storia alla memoria e che quegli avvenimenti siano raccontati da chi c’era e fermati nei libri. Per questo motivo abbiamo ristampato i diari di don Zossi».
«Il messaggio della Resistenza - ha detto il presidente Iacop - al di là di qualsiasi retorica, rappresenta una lezione di responsabilità, di impegno, di coraggio e mantiene ancora oggi immutati i suoi fondamenti che troviamo nei princìpi sanciti dalla nostra Carta costituzionale. Dobbiamo tenere alta la bandiera della pace, della solidarietà, della tolleranza, della convivenza, con la partecipazione attiva delle popolazioni». (p.c.)
(Messaggero Veneto, 3 maggio 2015)
L’ipocrita lo riconosci subito. Ha una maschera sull’anima. Anna
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