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venerdì 5 luglio 2013

Cornino, tre monaci in riserva

Anche tre avvoltoi fra i duecento grifoni


di Anna Casasola
Messaggero Veneto, 4 luglio 2013

FORGARIA. Avvistato stamattina nella Riserva naturale del Lago di Cornino il terzo esemplare di avvoltoio monaco (Aegypius monachus), arrivato a fare compagnia agli altri due presenti dalla fine di giugno e ai 200 grifoni ospiti della riserva. «Si tratta di un avvenimento rarissimo – conferma Fulvio Genero, responsabile del progetto grifoni -. Non si sa ancora nulla di lui perché non abbiamo ancora visto se è munito di anello oppure no. Il penultimo arrivato, invece, è quello che ormai da tre anni viene a trascorrere “le ferie” sul lago di Cornino». Ad assistere all’arrivo dei primi due esemplari i tecnici della Riserva, Sara Berra e Arduino Candolini.
A poco più di un mese della presentazione ufficiale e dall’installazione di due telecamere ad alta definizione il progetto di reintroduzione del grifone nella Riserva naturale del Lago di Cornino segna un punto importante in tema di conservazione e tutela di specie minacciate.
Il primo avvistamento presso il centro di alimentazione della Riserva di un esemplare di avvoltoio monaco privo di anelli e contrassegni (non marcato) che banchettava in compagnia dei grifoni è del 26 giugno scorso. La permanenza dell’avvoltoio monaco si è poi protratta nei giorni successivi e a fargli compagnia, il 30 giugno, è arrivato anche un altro. Oggi l’ultimo arrivo.
«Un avvenimento di notevole rilievo - sottolinea Genero -, se si tiene conto che questa specie verte in uno stato di conservazione critica ed è considerata da tempo estinta come specie nidificante nel nostro paese. L’eccezionalità non sta solo nell’avvistamento, ma nel fatto che questi animali ritornano e sostano nell’areale per mesi. Ciò significa che essi trovano nella zona e nel centro di alimentazione un punto di riferimento».
Soddisfatti anche i responsabili e gli esperti di alcune strutture zoologiche aderenti all’Uiza - Casa delle farfalle di Bordano, Giardino zoologico Città di Pistoia, Parco faunistico Le Cornelle, Parco Cappeller - che hanno contribuito alla realizzazione del progetto e che sono impegnati regolarmente in attività volte alla tutela della biodiversità. Il progetto grifoni è finanziato dalla Regione e gestito dai Comuni di Forgaria e Trasaghis.
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Il sito gaianews aggiunge:
Due esemplari di avvoltoio monaco sono stati avvistati ripetutamente presso la Riserva naturale del Lago di Cornino.
L’avvoltoio monaco è estinto come specie nidificante nel nostro paese da molto tempo.
Intenti a sorvegliare il banchetto di 200 grifoni grazie ad una web cam, due tecnici dello staff della riserva hanno avuto una inaspettata sorpresa. Prima uno e poi due rari avvoltoi hanno condiviso il banchetto con i grifoni.
Il primo avvistamento risale al 26 giugno il secondo al 30. (...)
“Il progetto in atto nella Riserva Naturale del Lago di Cornino rappresenta un concreto modello di sinergia tra pubblico e privato, tra oasi naturalistiche protette e strutture zoologiche, tra Italia e estero, partecipano infatti al progetto anche gli zoo di Lubiana e Zagabria. E’evidente a questo punto che si possono ottenere risultati che vanno oltre le più ottimistiche aspettative” – afferma Cesare Avesani Zaborra, Presidente UIZA e Direttore Parco Natura Viva.
Il punto di alimentazione per i grifoni della Riserva è rifornito ogni 2/3 giorni con carcasse di animali provenienti per l’80% dagli allevamenti di suini della zona e per il restante 20% costituito da ungulati selvatici.
La Riserva, grazie alla presenza dei grifoni, sta diventando una vera e propria attrattiva turistica. Chi, per ora, non può raggiungere l’area protetta, può però osservare i grifoni tramite la web cam al sito www.parconaturaviva.it


avvoltoio monaco

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