Dalla Finlandia in campeggio sul lago
da: Messaggero Veneto, 23 luglio 2013
TRASAGHIS Cresce l'affluenza di turisti nel lago di Cavazzo. Se il grande bacino è da sempre meta di visitatori locali nei fine settimana, alla ricerca di tranquillità e relax, ora si cominciano a contare arrivi anche di veri e propri turisti provenienti da diverse parti d'Europa. Lo dicono i numeri del Camping Lago Tre Comuni, la cui attività è iniziata quattro anni fa e che ora comincia a registrare i primi buoni risultati: «Nonostante la stagione estiva sia iniziata col cattivo tempo - dice il gestore Matteo Michielon - avevo prenotazioni già da gennaio e quest'anno il campeggio è quasi tutto prenotato per quindici giorni ad agosto quando negli anni scorsi succedeva per una o due giornate». Solo nell'ultimo fine settimana, su 200 posti, ben 180 erano occupati e la maggior parte di questi sono turisti provenienti da Olanda, Danimarca, Finlandia, insomma visitatori nord europei desiderosi di scoprire nuovi angoli d'Italia:
«Sono turisti - dice Michielon - che ho intercettato tramite internet e in seguito anche il passa parola ha avuto il suo effetto: campeggiano sul lago ma durante la settimana visitano il Friuli, da Udine alla Carnia. Amano trekking, arrampicata, canoa e soprattutto vengono, come il caso degli olandesi, da paesi che non hanno montagne e laghi come questo». La presenza di una media di 200 nelle settimane estive si fa ormai sentire, tanto al panificio di Alesso è stato chiesto di aumentare la produzione. (p.c.)
Da quello che ricordo, ovvero dagli inizi anni '90. "veri e propri turisti provenienti da diverse parti d'Europa" ci sono sempre stati. Compresi danesi, finlandesi ed olandesi.
RispondiEliminaIgor.
L'articolo era forse un po' incensatorio, ma sottolinea un importante mutamento di impostazione. I f.lli Cucchiaro sono stati dei pionieri per l'avvio del campeggio, e le esperienze successive hanno certamente fatto segnare importanti presenze di turisti stranieri. Ma era soprattutto una presenza occasionale, o il frutto di un passaparola. Qui pare di capire ci sia una nuova strategia di promozione, anche attraverso internet, quella che può rappresentare veramente un cambio di prospettiva. A meno che, naturalmente, come successo per il Palar, non si voglia dire "ch'a stein a cjasa lor". Ma una seria promozione turistica dovrebbe interessare tutti: operatori economici, amministratori, pro loco....
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