"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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giovedì 5 aprile 2018

Anche le piste della Val del Lago presto sullo smartphone

Arriva l'App dei percorsi forestali


di Piero Cargnelutti



Dalla "Strada dei piani" ad Artegna all'anello di Plazzaris a Montenars, passando per gli stavoli Bos sul torrente Leale a Trasaghis e finendo sul Cuel de fratte a Venzone: tutto quanto seguendo le indicazioni contenute in una futura app a disposizione di tutti, dal ciclista che arriva dall'Austria al cittadino che ama camminare o pedalare in montagna.È il progetto avviato dall'Uti del Gemonese, che ha predisposto un'indagine e un'analisi di fattibilità tecnica relativa a un rete di percorsi forestali utilizzabili anche per gli escursionisti e la viabilità ciclabile. L'obiettivo è quello di valorizzare le potenzialità che la pista Alpe Adria mette a disposizione del territorio: «Partendo dai centomila passaggi all'anno - spiegano dagli uffici dell'Uti di via Caneva - si sta lavorando per permettere a chi utilizza l'Alpe Adria di scoprire percorsi alternativi: si tratta in buona parte di strade forestali che l'ente ha in gestione da tempo e che possono essere attraversate a piedi o in mountain bike. Al momento è stata fatta una prima indagine che ha previsto la raccolta di materiali e informazioni, con il fine di inserire tutto questo in un'applicazione utilizzabile da tutti: forse si realizzeranno anche degli stampati, ma oggi l'utilizzo delle nuove tecnologie è prevalente. E più comodo».Nello studio effettuato si contano ben 39 percorsi che si trovano nelle aree montane dei cinque Comuni che fanno parte dell'Uti del Gemonese: in totale sono quasi 128 chilometri di percorsi, da quelli più corti che raggiungono a malapena i mille metri a quelli che superano i 12 chilometri. Ognuna di queste aree è stata opportunamente schedata, con tanto di cartina geografica riportante le pendenze media e massima e la larghezza del sedime. Non solo, nelle schede sono indicati i costi necessari per risistemarle e renderle più facilmente percorribili con la mountain bike. Complessivamente si prevede un investimento di 598 mila euro. «Naturalmente - fanno sapere dall'Uti - ci stiamo confrontando con le amministrazioni: saranno loro a indicare le priorità, anche perché si cercherà di intervenire laddove sono presenti malghe o rifugi in grado di offrire i prodotti locali al visitatore: anche quelle sono indicazioni che dovranno finire nell'app che puntiamo a realizzare».
(dal "Messaggero Veneto")

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