La decima risposta alla richiesta del Blog rivolta ai Candidati al Consiglio Regionale per conoscere l'opinione sulla situazione del Lago e la disponibilità a contribuire alla soluzione delle diverse problematiche, viene da Sergio Buzzi, candidato alla carica di Consigliere per Autonomia Responsabile.
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Mi scuso per il tempo trascorso dalla
richiesta del Blog, ma ritengo che, soprattutto su tematiche così importanti, sia
sempre bene approfondire.
Come sapete sono candidato nelle file di
Autonomia Responsabile, movimento che già in passato si era interessato alla
vicenda intervenendo più volte sulla stampa, con Ordini del giorno ed
emendamenti in consiglio regionale a prima firma del consigliere Roberto
Revelant, sia per ridare un ruolo da protagonista alla Regione in materia di
idroelettrico sia per rilanciare e valorizzare il territorio della Val del
Lago, ottenendo solo a fine legislatura l’importante risultato già richiesto 4
anni prima, di indire un concorso di idee internazionale che possa servire ad
individuare le soluzioni più opportune per risolvere diverse criticità e per
individuare le soluzioni per lo sviluppo anche economico del contesto.
Auspichiamo che i rilievi dell’ISMAR
diano quanto prima un esito sullo stato di salute del lago a 60 anni dalla
realizzazione della centrale. Elementi indispensabile per comprendere in quale
direzione procedere e necessari per individuare eventualmente quali possano
essere le soluzioni più appropriate per risolvere alcune criticità evidenziate
dai comitati. Il piano di tutela delle acque prevede di valutare la possibile
realizzazione di un bypass per la rinaturalizzazione del lago; il concorso
internazionale potrebbe invece proporci soluzioni alternative, o diversamente
confermarci che questa possa essere l’unica soluzione, se necessaria.
E’ chiaro che sia il concorso di idee
sia la visione debba avere un approccio più lungimirante per questa
straordinaria risorsa naturalistica, legato da una parte allo sviluppo della
Valle del Lago ma allo stesso tempo a dare risposte anche alle esigenze del
settore agricolo, che ha individuato nello scarico del canale Sade una fonte di
approvvigionamento per garantire un ulteriore apporto d’acqua che riesca a dare
risposta alle emergenze siccità che provoca notevoli danni al settore ed
all’economia regionale. Tale intervento favorirebbe, di riflesso, un maggior
deflusso minimo vitale alla presa di Ospedaletto, consentendo anche al fiume
Tagliamento di ridurre notevolmente i rischi di secca che quasi annualmente si
verificano.
Solo un opera che dia risposte a più
settori potrà garantirsi anche i finanziamenti necessari alla sua
realizzazione, siano essi di natura regionale, nazionale ma anche europea.
distinti saluti
Sergio Buzzi
Candidato di Autonomia
Responsabile
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Come sempre, i lettori sono invitati a intervenire con osservazioni e commenti.
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