Annunciamo anche che, da domani, il Blog pubblicherà i programmi delle tre liste di Cavazzo e delle due liste di Trasaghis per offrire ai lettori un materiale diretto su cui riflettere, ragionare e confrontare. (A&D)
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Lo scorso 18 aprile sull’Albo on line del Comune di Cavazzo sono stati pubblicati i Programmi elettorali delle tre liste che si candidano ad amministrare il Comune. Come in tutti i programmi elettorali, vi si trovano molte affermazioni di principio, certamente condivisibili ma, che poco lasciano capire di cosa si voglia concretamente realizzare. Leggendoli con una qualche attenzione, però, è possibile notare alcune differenze ed è su queste che ho cercato di concentrarmi, senza giudizi precostituiti.
Cominciamo con la questione “LAGO”.
La lista che fa capo all’Assessore Borghi, in continuità con l’atteggiamento adottato dall’Amministrazione uscente, si propone, tra l’altro, di salvaguardarlo “accettando la trasformazione antropica consolidata e mitigandone gli effetti tramite una gestione oculata del territorio”. Personalmente, ritengo difficile che “una gestione oculata del territorio” possa mitigare gli effetti dei fanghi che vengono immessi nel lago dalla Centrale Edipower.
La lista che fa capo al Consigliere Lenisa, invece, ritiene che “la strada giusta è quella di riportare questo grande specchio d’acqua alle condizioni il più possibile vicine alla sua integrità naturale”. A prescindere dalla genericità dell’affermazione, non viene data alcuna indicazione su come raggiungere tale obiettivo.
La lista che fa capo all’ex Sindaco Puppini, nel manifestare il proprio appoggio all’opera svolta dai “Comitati”, sostiene apertamente l’ipotesi avanzata dall’Ing. Franzil nel suo Studio sulla rinaturalizzazione del lago e cioè, “che le acque della centrale idroelettrica possano essere intubate e fatte fuoriuscire nella parte sud del lago”. Sul come reperire le ingenti risorse necessarie, non vengono forniti dettagli.
Le posizioni sono, quindi, sufficientemente chiare: da un lato c’è chi ritiene di dover accettare lo stato di cose esistente e di doversi dedicare ad attività di contorno che in un qualche modo leniscano i mali esistenti; dall’altro, c’è chi sostiene, più o meno chiaramente, la necessità di un intervento risolutore. Credo che su questo punto, si giocherà una parte della partita elettorale.
Altra questione è quella della realizzazione di due centraline idroelettriche nel territorio del Comune, che la lista dell’Assessore Borghi ritiene utile per reperire i fondi necessari a provocare “un sensibile abbattimento del costo bolletta”. Sottolinea, anche, che ove tale iniziativa non fosse adottata dal Comune, probabilmente verrebbe realizzata da privati. Le altre due liste, al di là di generici richiami sulla necessità di mantenere pubblica la gestione dell’acqua, sull’argomento non hanno preso posizione.
Giacomo De Vita.
Grazie per la vostra funzione di informazione sui programmi elettorali del Comune di Cavazzo Carnico; risponderò quanto prima al sig. De Vita chiarendo quei passaggi del programma che ritiene troppo generici. Sono a disposizione su "Alesso e dintorni" per tutte le domande che i cittadini volessero pormi.
RispondiEliminaIntanto segnalo che il 2 e il 3 maggio si svolgeranno due incontri, a Somplago e a Cavazzo, tra i candidati sindaco e i Comitati.
Cordiali saluti, Rita Lenisa
Giacomo De Vita al è a stâ unevôre lontan di chenti. Ma pe sô partecipazion e passion aes cuestions de nestre val dal lâc al meritares di jessi nomenât citadin onorari dai nestris paîs
RispondiEliminaGrazie a Giacomo De Vita che, seppur lontano è molto presente all'interno della sua comunità e svolge una funzione di stimolo alla riflessione e all'approfondimento.
RispondiEliminaPreciso che nel sintetizzare il programma elettorale, portandolo dalle iniziali dodici pagine a cinque, qualcosa si è perso per strada, sicuramente in chiarezza; sono disponibile a chiarire i dubbi dei cittadini sia direttamente ( ritalenisa@libero.it) sia attraverso il Blog.
Ritengo che in un programma debbano essere chiarissimi i valori da cui si parte; da questi discendono gli obiettivi e di conseguenza le azioni da intraprendere, ma i valori rappresentano la bussola.
Dal momento che nel nostro programma si afferma che "ambiente e territorio sono la nostra vera ricchezza, dobbiamo difenderli e valorizzarli" non ne possono derivare azioni in contrasto con queste affermazioni di principio.
E veniamo al Lago; io ho affermato che bisogna riportarlo ad una condizione il più possibile vicina alla sua integrità naturale; nel testo più ampio aggiungevo che " l'obiettivo potrà essere raggiunto solo se ci sarà unità di intenti e di azioni tra tutti i soggetti coinvolti ( Regione, Comuni, Edipower e Comitati)".
Come raggiungere questo obiettivo? Ricordo il Convegno sul Lago del 1987 a cui ero presente, il progetto di allora dell'ing. Pillinini e più recentemente il progetto dell'ing. Franzil.
Sono convinta che incidere su di un ecosistema tanto complesso e cronicizzato nel tempo non sia assolutamente semplice e che nessuno abbia la bacchetta magica, ma se per noi il lago è un valore, dobbiamo insieme scegliere quel progetto che ci sembrerà più idoneo a rinaturalizzarlo, cogliendo l'opportunità proprio ora che la Commissione Ambiente del Consiglio Regionale si è espressa per il suo recupero ambientale.
Riguardo alle centraline idroelettriche, sono d'accordo che i Comuni debbano mettere le mani avanti prima che lo facciano i privati, facendo molta attenzione all'impatto ambientale e paesaggistico. In particolare mi riferisco al progetto sul torrente Faeit che scorre in mezzo all'abitato di Cavazzo. Sarebbe inaccettabile che si trasformasse in un rigagnolo d'acqua, come è già successo altrove. Quindi benissimo ai progetti che producono energia a basso costo per il territorio ( modello Secab) ma grande attenzione a non rovinarlo quel territorio, perché rappresenta una delle ricchezze più preziose che abbiamo. Rita Lenisa
Per R. Brunetti e R. Lenisa
RispondiEliminaRingrazio il sig. Brunetti per le parole di apprezzamento ma, confesso che non sono interessato a cittadinanze onorarie. Mi sento cavazzino per origini, per amore per il territorio e per attaccamento alla sua gente; tutto questo, mi basta. Magari, sarei più interessato a fare il Sindaco alle prossime elezioni (non a quelle del prossimo maggio, naturalmente).
Per quanto riguarda le precisazioni della sig.ra Lenisa, mi pare che la genericità degli intenti non sia stata dipanata. Credo, infatti, che chi si candida ad amministrare un Comune, almeno sugli argomenti più importanti, debba avere le idee ben chiare e soprattutto, il coraggio di esporle e sostenerle. Rimandare delle scelte a dopo le elezioni, sostenendo che devono essere condivise, mi sembra un modo per evitare di dire ciò che effettivamente si vuole fare. Quanto alle centraline idroelettriche, osservo che già ora il greto del rio Faeit che attraversa l’abitato è completamente asciutto ogni volta che non piove per due settimane; cosa accadrebbe se una parte cospicua dell’acqua venisse captata a monte?