"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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giovedì 3 aprile 2014

Quel che si muove a ... Cjavaç. Sabato la presentazione del progetto "Rio Vaat"

Trailer/cortometraggio di presentazione del 

progetto "Rio Vaat".


Sabato 5 aprile 2014, ore 20.30, presso 
il Municipio di Cavazzo Carnico:

Presentazione dello stato di avanzamento dei lavori del progetto “Rio Vaat” e proiezione del video di promozione del progetto stesso.
I lavori inerenti al progetto “Rio Vaat”, che ha avuto inizio nel corso del 2010, hanno i seguenti obiettivi:
              Fornire una caratterizzazione idrogeologica della catena del monte Faeit, che si estende da Sella Chianzutan fino a giungere  alle sponde del Lago di Cavazzo, comprendendo anche parte del territorio di Alesso. Particolare attenzione è stata data al monitoraggio delle acque del Rio Vaat (che dà il nome al progetto ed al team di studio) che provvedono ad alimentare in toto le frazioni di Cesclans, Mena, Somplago e Interneppo, e per la maggior parte il Comune di Bordano.

Panoramica dell'area di studio del progetto
              Definire il rapporto tra le matrici idriche principali: meteorica, superficiale, sotterranea:
-                     componente meteorica (grazie ai dati forniti da tre pluviometri posti rispettivamente a Sella Chianzutan, Cesclans e Alesso);
-                     componente superficiale e componente sotterranea mediante: (1) esecuzione delle analisi di portata, pH, temperatura e conducibilità con cadenza mensile, di 18 sorgenti esterne che possono essere interconnesse con il bacino idrico lungo tutta la catena del Faeit; (2) esecuzione dell’analisi “in continuo” dei principali parametri chimico-fisici e di livello idrico dell'acqua presente all’interno della grotta del Rio Vaat, grazie al posizionamento di una sonda nel sifone della stessa (posizionata con l'ausilio di uno spelosub).


posizionamento dei pluviometri e delle stazioni meterologiche rispetto all'ingresso della grotta di Rio Vaat
 
In pratica lo scopo del progetto è quello di riuscire a definire il percorso sotterraneo delle acque sotta la catena del monte Faeit. 
Del team, composto da membri del gruppo speleologico Carnico “Michele Gortani” e del C.A.T. di Trieste, fanno parte speleologi, geologi, idrologi e chimici.
Al momento il progetto sta maturando fornendo importanti dati e risultati.
 

Durante la presentazione proietteremo inoltre una serie di fotografie tridimensionali sulla grotta di Rio Vaat e sul suo sifone, per permettere a chi non conosce il sistema di capirlo meglio. In esclusiva saranno altresì proiettate le foto 3d relative al ramo inferiore della grotta, esplorato grazie agli eventi di secca del 2012 (normalmente il suddetto ramo  può essere attraversato solo dagli spelosub) .
Per info: 3929838806 Daniele – mail: gruppospeleocarnico@libero.it.
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La pagina completa, con filmati e mappe, è visionabile su: 
http://teamriovaat.blogspot.it/



1 commento:

  1. Sabato ho assistito alla presentazione da parte del Gruppo Speleologico Carnico di Tolmezzo dello studio sulla sorgente del Rio Vaat in quel di Cesclans ed alimentante l'immissario del lago, oltre agli acquedotti di Cesclans, Mena, Somplago, Interneppo e Bordano. E stato eseguito un ottimo lavoro, gratuito, da parte di questo gruppo di volontari composto da persone con diversi profili professionali. Altrettanto ottimamente è stato esposto ai presenti. Lo studio ha rivelato ed ampiamente dimostrato che il sistema delle acque sotterranee del monte Faeit è estremamente complesso e che le acque alimentanti la sorgente del rio Vaat vi giungono addirittura anche dal Monte Lovenzola e Sella Chianzutan attraverso un percorso carsico le cui caverne terminali sono state ampliamente filmate.
    Alla fine dell'illustrazione mi sono posto la domanda: in presenza di simile articolazione delle acque sotterranee la volontà di eseguire e di approvarne l'esecuzione nel Monte Faeit di una galleria della lunghezza di 8,5 km e del diametro di 5 mt prevista dal progetto Edipower in quale misura è da attribuire all'ignoranza ed in quale misura all'irresponsabilità?
    Sarebbe interessante che "Alesso e Dintorni" metterre in rete le parti salienti di tale studio chiedendone la disponibilità al Gruppo Speleologico Carnico.
    Franceschino Barazzutti

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