Uno sfratto per le farfalle di Bordano? (VI)

Dopo le prese di posizione della Cooperativa Pavees, evidenziate anche nella conferenza stampa del 6 marzo, interviene sul problema dello "sfratto" alla Casa delle farfalle il sindaco di Bordano. Le sue dichiarazioni vengono riprese sia dal Messaggero Veneto sia dal Gazzettino.

Ora il sindaco chiama gli avvocati

Messaggero Veneto, 8 marzo 2014 —   pagina 36   sezione: Gorizia

BORDANO «Mi riservo di affrontare la questione con i consulenti legali del Comune». Lapidarie le parole del sindaco Gian Luigi Colomba il giorno dopo della conferenza stampa-fiume tenuta nella Casa della farfalle dalla Coop Pavees, allarmata dal recente invito a lasciare gli spazi della struttura museale con la scadenza della gestione, datata appunto 6 marzo. Proprio in quella comunicazione, il Comune aveva avvertito di «non voler violare le norme sull’evidenza pubblica per l’affidamento del nuovo contratto di concessione». «Siamo amministratori pubblici - spiega il primo cittadino - e siamo tenuti a rispettare le normative in materia di contratti pubblici, ma voglio che sia chiaro: questa amministrazione non ha nessuna volontà di chiudere la Casa delle farfalle, e se avessimo voluto farlo lo avremo già fatto in tutti questi anni in cui abbiamo governato. Dico di più: se con l'avviso per la manifestazione di interesse si sono presentate diverse richieste significa che la struttura ha un valore da non sottovalutare». Il sindaco precisa inoltre che la coop Pavees era perfettamente a conoscenza del termine contrattuale fissato al 6 marzo essendo stato tale termine puntualmente indicato anche nel verbale di consegna della struttura sottoscritto il 7 marzo 2013 dal legale rappresentante di Pavees Ylenia Cristofoli. Infine, vista anche la partecipazione di esponenti politici alla conferenza stampa di ieri, il sindaco Colomba dichiara: «L’interesse di altri rappresentanti politici è più che legittimo, ma inviterei tutti a non esagerare sulla pressione: qua stiamo facendo una gara e non vorremmo incorrere in una turbativa d’asta. Ad ogni modo, tutto si risolverà nel migliore dei modi». (p.c.)