Sono stati riaperti i termini per presentare le domande per i lavori socialmente utili nel primo comune della Carnia e a Cavazzo. I progetti di Amaro e di Cavazzo Carnico, entrambi riguardanti l’“Incremento e miglioramento della manutenzione della viabilità e del patrimonio comunale”, non sono stati assegnati per mancanza di nominativi. Il bando riguardava persone in cassa integrazione: Amaro è il paese che conta più maestranze nel suo centro industriale, ma ugualmente ci sono persone che avrebbero diritto a presentare la domanda.
(Messaggero veneto, 16 marzo 2014)
E sull'argomento ieri il MV ha pubblicato una specifica riflessione:
AMARO-CAVAZZO Lavori assistenziali
Ho letto sul Messaggero Veneto l’articolo sul bando per lavori socialmente utili indetto dai comuni di Amaro e Cavazzo e andato deserto. Ci si potrebbe rallegrare pensando che la situazione in quei comuni sia talmente rosea da non avere possibili candidati in cerca di una sistemazione. Questo, però, proseguendo nella lettura dell’articolo, sembra non essere la realtà. Allora mi chiedo: dove è finito quel popolo “salt, onest e lavorador” che si è fatto conoscere per la sua lealtà e laboriosità ed ha fatto conoscere il Friuli nel mondo? Abbiamo sempre criticato la gente del Sud per la sua propensione all’assistenzialismo, ma sembra che anche i friulani si stiano abituando a imitarli! Spero solo che i gli istituti competenti aprano gli occhi e “chiudano i rubinetti” a quelle persone che, pur già fruendo di un sussidio pubblico, non si rendono disponibili a lavorare per la collettività. Non dovrebbe essere possibile godere di un sussidio e adeguarsi, oppure lavorare al nero rovinando anche il mercato. Vorrei che quanti si rispecchiassero in queste mie considerazioni si mettessero una mano sulla coscienza e risvegliassero in loro la voglia di ricominciare a rendersi utili per riqualificare questa terra.
Alda Zamolo Venzone
Ai lettori del Blog,. come sempre, l'invito a esprimere la propria opinione su questo singolare "segno dei tempi".
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