Concetti similari emergono in una lettera di Sergio Lupieri pubblicata ieri dal MV, con una analisi di quella che era la situazione ante centrale di Somplago, l'impatto delle opere della Sade-Enel, le incerte prospettive sul futuro.
Nel riproporre la lettera del sig. Lupieri, si rinnova l'invito ai lettori a contribuire con osservazioni e commenti su questo argomento "evergreen".
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LAGO DI CAVAZZO Paradiso perduto
Messaggero Veneto, 14 marzo 2013
(Foto Alessandro Forgiarini) |
L’enorme volume di acqua piena di fanghi proveniente dai fiumi e torrenti montani, dopo il passaggio nelle turbine, viene scaricata nel lago che ne abbassa la temperatura e riempie il fondo di fanghi. Questo stato di cose ha stravolto l’ambiente e modificato il microclima, ma il peggio è che con il passare degli anni i fanghi si sostituiranno all’acqua e del bellissimo lago non resterà altro che una pozzanghera fangosa. L’esperienza dello svuotamento del lago di Sauris ci deve insegnare qualcosa. Tutte quelle opere in galleria per l’intercettazione ed il convogliamento delle acque hanno messo nel “sacco” l’ormai famoso “minimo vitale” che darebbe dignità ai nostri fiumi. I prelievi smisurati effettuati in questi ultimi decenni hanno creato la desertificazione dei letti dei fiumi facendo scomparire ogni forma di vita e rovinando, sotto l’aspetto paesaggistico ed ambientale, quelle oasi naturali e incomparabili. Ahimé, nessuno, ormai ne parla, siamo entrati così nel totale oblio. Però la burocrazia persiste ed è sempre più pesante per il normale cittadino che deve aprire magari solo una finestra nella propria casa mentre tutto è permesso alle grandi società, anche quello di rovinare l’ecosistema creato dalla natura. Con il trascorrere degli anni la situazione invece di migliorare continua a peggiorare e l’ambiente a degradare. I nostri politici dove sono? Non ho mai sentito qualcuno che abbia affrontato questo problema, rimangono indifferenti di fronte a questi disastri che interessano soprattutto le future generazioni. Spero, prima o poi, di vedere rigenerato il sistema delle acque in generale e restituite nei loro corsi naturali per ridare voglia e serenità alla popolazione di continuare a vivere in montagna.
Sergio Lupieri, Preone
Siôr Lupieri, mi somèe che Lui al è restât un tic indaûr. In Cjargne, tante int come Lui a sta passant des lamentazions a lis propuestis e fintremai cun progjets fats di pueste par rinaturalizâ chel mont che Lui al a cussì ben descrit. Che si meti in contat cui comitâts o ancje cun chest blog. Lu spietin, a 'nd'è lavôr ancje par Lui. Remo Brunetti
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