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IMMONDIZIA SULLE SPONDE DEL LAGO DI CAVAZZO: UN LETTORE RACCONTA
Immondizia, sterpi lasciati a marcire e lavori incompleti sulle sponde del lago di Cavazzo. É quanto segnalato da un nostro lettore, che ha incontrato questa situazione di degrado durante una passeggiata lungo il sentiero naturalistico, cofinanziato dalla Comunità Europea con il fondo di sviluppo regionale. «Lungo le sponde del lago, nel tratto da Alesso verso Somplago si trova una vera e propria discarica – spiega il nostro lettore, Graziano Cedaro, residente a Bordano. – Da Somplago verso Interneppo, percorso sbarrato da anni, sono invece ammassate sterpaglie e pezzi di legno sia grandi che piccoli, tagliati e abbandonati a terra che adesso cominciano a marcire. Una ditta privata, infatti, ha ripulito la zona per la realizzazione del sentiero naturalistico, lasciando però un grosso cumulo di rami tagliati e sterpi. É stato anche costruito un museo ma non si sa a quale scopo, visto che è sempre chiuso. Non è più possibile percorrere questo percorso, così bello, dove negli anfratti in abbandono hanno ricavato la propria tana vipere, topi e altri animali. Come mai fino ad ora nessuno ha detto nulla? – prosegue. – Ho mandato dei cd pieni di foto che documentano questa situazione anche a politici locali ma nessuno ha mosso un dito. Possibile che a nessuno interessi? Senza contare che, ad esempio, tante persone hanno bisogno di legna per riscaldarsi in questa zona ma invece di lasciar loro la possibilità di utilizzare questi alberi già abbattuti, si preferisce abbandonarli a marcire. Io sono in pensione ma se qualcuno organizzasse un’operazione di pulizia, sarei ben disposto a dare una mano così come tante altre persone che amano il lago e questa zona come me. Spero che qualcuno prenda a cuore questo problema, gettare via e abbandonare in questo modo un posto veramente bellissimo non mi sembra giusto».
Mi pare che il lettore che ha scritto la lettera abbia decisamente esagerato nella descrizione della situazione.
RispondiEliminaPersonalmente ho percorso più volte il sentiero che gira intorno al lago, incluso il tratto sulla strada asfaltata, facendo il giro "partenza dal campeggio - ritorno al campeggio" e non ho affatto trovato la situazione disastrosa descritta su IL QUOTIDIANO.
Ma del resto anche con riferimento ad esempio a Udine, a volte vengono pubblicate sulla stampa delle lettere da cui traspare una Udine con strade, marciapiedi, parchi, ecc. in situazione disastrosa: la realtà non è affatto così e rispetto a moltissime città Udine presenta una buona situazione: è pulita, con i giardini molto curati, ed è gradevole passeggiare per il centro storico. Se poi in periferia c'è qualche marciapiede da aggiustare.....fare un giretto per Trieste centro ( e non parliamo della periferia!) prima di scrivere di Udine!
Anche nel caso di questo sentiero intorno al lago di Cavazzo, fare un giro anche per gli altri sentieri naturalistici prima di scrivere!
Grazie a Michi per il suo intervento (oltretutto perché, finalmente!, inaugura i commenti con il "nuovo corso"). Relativamente all'argomento, come detto nell'introduzione, esso si presenta a svariate chiavi di lettura. Riteniamo che la pulizia e il rispetto tocchino innanzitutto a chi frequenta il sentiero; alle Amministrazioni comunali (che hanno in carico l'opera finanziata coi fondi europei) l'impegno di tenere in uno stato decente le strutture (staccionate, ponticelli...) che caratterizzano il percorso. Ci sono oggettivamente dei tratti che meritano un intervento, ma si vedono abbastanza spesso gli operai d Trasaghis sui posti e il Comune di Cavazzo ha fatto un progetto specifico per il restauro della parte nord del sentiero...
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