IRRIGAZIONE È VITA - CONVEGNO COLDIRETTI
“Irrigazione è vita, un’esigenza per l’agricoltura e l’ambiente del Fvg” è il titolo del convegno organizzato da Coldiretti per martedì 13 novembre alle 10.30 nella sala Paolino d’Aquileia in via Treppo a Udine. Dopo gli eventi siccitosi di questa estate, che seguono altri periodi altrettanto siccitosi che stanno mettendo a dura prova non solo l’agricoltura ma anche l’ambienta, Coldiretti ha lanciato in più occasioni l’allarme e ha chiesto l’intervento della Regione per un piano irriguo pluriennale in grado di prevenire fenomeni di depauperamento dei territori.
Ne parleranno, dopo i saluti del sindaco di Udine Furio Honsell e dell’assessore regionale all’agricoltura Claudio Violino, moderati dal direttore di Coldiretti del Fvg Angelo Corsetti, il presidente dell’Anci Mario Pezzetta, Stefano Micheletti dell’Osmer e il presidente dell’Unione dei Consorzi di Bonifica del Fvg Dante Dentesano. Sono previsti anche i contributi dei presidenti dei Consorzio di bonifica delle province di Gorizia, Udine e Pordenone. Le conclusioni sono state affidate al presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora e al presidente della Regione Renzo Tondo.
“L’agricoltura ha dato molto in questi anni, in termini di superfici alle strade, alle autostrade, alle rotonde, ai centri commerciali e industriali, agli insediamenti civili e ora è venuto il momento – dice il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora – che riceva qualcosa in termini infrastrutturali: servono almeno tre opere importanti, una sull’Isonzo, una nel pordenonese e una di captazione dell'acqua sul lago di Cavazzo. Dopo occorre procedere sulle derivate. Servono poi una serie di piccoli bacini per la raccolta delle acque nelle aree collinari dei Colli Orientali, del Collio e del Carso. Ma servono fatti concreti, già nella prossima finanziaria”. Si calcola che la trasformazione degli impianti irrigui da scorrimento a pioggia o con le ali sgocciolanti, una delle tecniche più recenti messe a punto in Israele, consenta di risparmiare 2/3 dell’acqua oggi utilizzata, rendendone disponibile una buona parte per irrigare le aree non coperte da questo servizio vitale.
Ne parleranno, dopo i saluti del sindaco di Udine Furio Honsell e dell’assessore regionale all’agricoltura Claudio Violino, moderati dal direttore di Coldiretti del Fvg Angelo Corsetti, il presidente dell’Anci Mario Pezzetta, Stefano Micheletti dell’Osmer e il presidente dell’Unione dei Consorzi di Bonifica del Fvg Dante Dentesano. Sono previsti anche i contributi dei presidenti dei Consorzio di bonifica delle province di Gorizia, Udine e Pordenone. Le conclusioni sono state affidate al presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora e al presidente della Regione Renzo Tondo.
“L’agricoltura ha dato molto in questi anni, in termini di superfici alle strade, alle autostrade, alle rotonde, ai centri commerciali e industriali, agli insediamenti civili e ora è venuto il momento – dice il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora – che riceva qualcosa in termini infrastrutturali: servono almeno tre opere importanti, una sull’Isonzo, una nel pordenonese e una di captazione dell'acqua sul lago di Cavazzo. Dopo occorre procedere sulle derivate. Servono poi una serie di piccoli bacini per la raccolta delle acque nelle aree collinari dei Colli Orientali, del Collio e del Carso. Ma servono fatti concreti, già nella prossima finanziaria”. Si calcola che la trasformazione degli impianti irrigui da scorrimento a pioggia o con le ali sgocciolanti, una delle tecniche più recenti messe a punto in Israele, consenta di risparmiare 2/3 dell’acqua oggi utilizzata, rendendone disponibile una buona parte per irrigare le aree non coperte da questo servizio vitale.
Ogni volta che sento parlare o leggo qualcosa su questo argomento, mi ritornano in mente le vicende riguardanti la costruzione,nel 1982, a Bordano dell'Autodromo..
RispondiEliminaInfatti la regione ed altre società , nonchè alcune associazione motoristiche avevano deciso che a Bordano doveva venir costruito un autodromo(Zona ex pista autocross ora " i laghetti" alle spalle delle "Sorgenti") ma la gente di Bordano ha detto, dopo varie assemblee , un bel No!. Tutto era finito lì e per 25 anni nessuno ha proposto la costruzione di autodromi e piste "motoristiche" in Friuli . Cinque anni fa ,passeggiando tra le ghiaie del Tagliamento-But quassù a Tolmezzo , ho notato una zona completamente spianata e recintata con il solito cartello da cantiere che spiegava "Costruzione di una pista poilvalente .." Normalmente quando si pensa ad una pista si pensa sempre all'atletica o alle biciclette"..Tempo dopo ho saputo che sarebbe diventata una pista di guida sicura(Esatta denominazione) dove i giovani avrebbero potuto imparare a guidare l'auto o la moto in completa sicurezza. Ma ad una pista con queste particolarità non servono tribune o parcheggi per pullman.. Occhio ragazzi ,che quello che non erano riusciti a fare a Bordano ,l'hanno fatto a Tolmezzo , perché la Regione non dimentica e cambiando semplicemente il nome ad un suo progetto si prenderà ..l'acqua del lago per innaffiare le colture friulane.Un po' di storia dell'Alto Friuli ( che non è la Carnia).
Mandi da Emi