Riceviamo e pubblichiamo una nota pervenuta dal Sindaco di Trasaghis a commento dell'intervento del rappresentante dei Comitati D. Rabassi. Il Blog, naturalmente, riporta integralmente quanto pervenuto, ieri come oggi e sempre, nell'intento di continuare a offrire uno spazio di discussione e di confronto. Ai lettori la possibilità di intervenire, commentare, suggerire. (A&D).
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Tirato in ballo in almeno un paio di passaggi dal solito metodo di Dino Rabassi, mi corre il dovere di inserirmi nella discussione, cosa che finora non ho fatto proprio per evitare polemiche che a nulla valgono.
Innanzitutto non capisco perché invece di fornire le informazioni richieste dai frequentatori del blog, Rabassi si lanci come sempre in accuse ed attacchi ai Sindaci. Se sta lavorando per il bene del lago come mai quest’ira ad ogni intervento? Qualche dubbio sulla natura del suo interesse in questa vicenda deve certamente nascere….
Venendo ai contenuti della lettera, ribadisco quanto già dichiarato in merito alla proposta alternativa dell’Ing Franzil. Ovvero che se quanto prospettato dovesse rispondere a verità, credo davvero che molti progettisti incaricati dal proponente dovranno subire quantomeno una sonora lavata di testa. Un’azienda che deve spendere 100 milioni di euro quando ne potrebbe spendere pochissimi ed ottenere gli stessi risultati credo che chiederà conto di questa cosa agli studi di progettazione a cui ha affidato l’incarico.
Non c’è niente di ironico in tutto ciò ma la pura e semplice constatazione della realtà dei fatti.
Per quanto riguarda l’informazione ed il metodo tenuto dai comitati in questa vicenda, Rabassi mi lasci dire che, dopo aver additato i Sindaci quali occultatori di ogni tipo di informazione, despoti che non accettano il volere popolare, loro non si comportano certo diversamente. Presentano un progetto rivoluzionario ed invece di mandarlo immediatamente (anche la sintesi sarebbe stata ben accetta!) ai Sindaci ed alla Regione che potrebbero bloccare l’iter delle autorizzazioni in sede di conferenza dei servizi, lo mandano a “chi di dovere”.
Ma chi è questo che non può essere nominato??
Non voglio innescare polemiche che come ho detto sono inutili e non portano a nulla (tranne forse ad agitare le acque per il tornaconto di qualcuno) ma credo che se davvero si vuole ottenere dei risultati per il bene comune non è di sicuro questa la strada da percorrere!
Lancio comunque un sassolino….
Non è che i comitati aspettano che si giunga prima all’accordo fra il proponente ed i Sindaci per presentare solo allora il progetto ed ergersi a salvatori della patria se solo fossero stati ascoltati??
Viste le modalità credo che il dubbio possa essere legittimo.
Anche perché sa bene Rabassi che è quantomeno urgente che, se ci sono davvero novità, debbano essere rese pubbliche il prima possibile in modo da cercare di fermare l’iter autorizzativo. E come Rabassi sa, da tecnico qual è, se l’autorizzazione dovesse essere rilasciata da parte della Regione, sarà molto dura che venga revocata.
Infine ritengo alquanto “inusuale”, per essere gentile, che debbano essere i Sindaci a richiedere il progetto all’Ing. Franzil. I comitati hanno un progetto rivoluzionario in mano e solo se i Sindaci lo richiedono lo forniranno! Come mai? Qual è il motivo di tanta riservatezza?
Concludo ribadendo che sono a disposizione se i comitati riterranno di farmi avere copia della sintesi o dello studio confermando che verrà preso nella dovuta considerazione.
Augusto Picco
Sindaco di Trasaghis
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
venerdì 6 luglio 2012
13 commenti:
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@Alesso e Dintorni – Bene, abbiamo letto le opinioni di due dei quasi protagonisti della vicenda. Premesso e ribadito che, personalmente, non sono né a favore né contro il progetto presentato da Edipower, poiché ne riconosco sia le possibili criticità dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia le eventuali positive ricadute economiche sul territorio, devo dire che nell’intervento del Sindaco di Trasaghis ho riconosciuto alcuni dei concetti espressi in miei precedenti interventi. E’ evidente, peraltro, che l’attuale ed il precedente Sindaco di Trasaghis non siano in grande sintonia, visto l’entusiasmo con cui si levano a turno dalle scarpe, non dei sassolini ma, dei veri e propri macigni. Mi pare interessante, però, sottolineare un aspetto della comunicazione dell’attuale Sindaco: l’urgenza !!! Si sta forse arrivando ad un accordo con Edipower ?
RispondiEliminaI Comitati dovrebbero pensarci. Forsit.
Mandi. Giacomo De Vita
quali positive ricadute economiche sul territorio signor De Vita????? fango e girini x turisti alternativi?? ma mi faccia il piacere!
RispondiEliminaSignor De Vita: "i Comitati dovrebbero pensarci". Perchè invece non ci pensa lei, e così salva il lago; dato che la sà così lunga? Un ati di delès
RispondiEliminaPer l'ennesima volta: ragioniamo sui fatti, senza dileggiare le persone! Con gli interventi di Rabassi e Picco, tutti i lettori hanno sott'occhio le due attuali "visioni complementari". Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma lo sforzo principale deve essere rivolto a comprendere. E dove non ci si arriva, per carenza di informazioni, è ammissibile ipotizzare scenari. Quindi "ati di delès", collabora! Il Blogger ha auspicato la presentazione della proposta alternativa prima dell'accordo compensativo; G. De Vita ha solo ipotizzato che si sia vicini alla firma di un accordo. Il sindaco Picco ipotizza che vi sia un deliberato ritardo nella presentazione della proposta alternativa per farne un'arma di battaglia contro l'accordo Comuni-Edipower. Scenari, dunque, ce n'è a bizzeffe. Ma, ripetiamo, "il balìn lu àn i Comitâts". Sta a loro decidere i tempi e le strategie. Gli "umani" hanno però il diritto/dovere di ragionarci su.
RispondiEliminaBalas! Doma balas. E' la gente che deve decidere, non il sindaco o i comitati. Il territorio è un bene comune (di tutti) e non proprietà esclusiva di Picco o Rabassi. Simpri chel di delès
RispondiEliminaCui sa parcè?
RispondiEliminaSi chiede ai Comitati copia dello studio dell’ing.Franzil e non si chiede ai Comuni di rendere noti i termini dell’accordo con Edipower – o se l’accordo non c’é se i termini della richiesta.
Cui sa parcé? MISTERI GRANDIOS!
SOL A&D e DE VITA A LU SAN!
MISTERI GRANDIOS.
Pescatore 3
concordo pienamente con il mio compaesano ! la gente deve potersi esprimere! e per paura dei risultati i sindaci dicono che non è fattibile! balas plui grandas encjemo
RispondiElimina@Alesso e Dintorni – Ringrazio per l’intervento in mio favore ma, all’occorrenza credo di sapermi difendere da solo, soprattutto con la penna. Piuttosto, gradirei mi venisse detto con chiarezza se i miei interventi sono bene accetti oppure no. In quest’ultimo caso, eviterei di annoiare ulteriormente i frequentatori del Blog..
RispondiEliminaVolendo ragionare da “umano”, mi attengo ai fatti. Il Sindaco di Trasaghis ha sottolineato l’urgenza di un atto di chiarezza da parte dei Comitati. Perché lo ha fatto ? Ha anche aggiunto che nel caso la Regione dovesse rilasciare l’autorizzazione, sarebbe piuttosto difficile, poi, farla revocare. Se le parole hanno un senso, mi pare di poter dire che una delle possibili spiegazioni è che NON C’E’ PIU’ MOLTO TEMPO E QUINDI I COMITATI DEVONO FARE IN FRETTA.
Quanto all’ipotesi avanzata dal Sindaco Picco fa parte di quelle alchimie che la gente non capisce, non vuole più e che la allontanano dalla politica. Se così fosse, non farebbe certo bene alla causa dei Comitati. A meno che non si voglia finire come in Val di Susa, con i NO-TAV e la Polizia a protezione dei Cantieri. (l’acqua per gli idranti potrebbero prenderla dal Lago).
@Un ati di Delès – Chissà . Mai dire mai.
Siôr Sindic, se fos il Lui, non disarès a nissun che jo sei dal PD
RispondiEliminaUn dal PD che forsit nol votarà plui PD
Non girliamola tanto signor De Vita.
RispondiEliminaSe il Sindaco vuole sapere sullo studio di Franzil, se è veramente interessato, se non si può più perdere tempo, prende l’elenco telefonico (se non ha già il numero) e contatta i diretti interessati. Certamente, se è un Sindaco serio, non lo fa sapere attraverso il Blog o attraverso la Sua mediazione.
Così potrebbe fare Lei se è così desideroso di vederlo e studiarlo. I Comitati sono formati da persone umane (come dice Lei) e soprattutto, come in questo caso, visto i precedenti, (mi riferisco agli studi, alla proposta di referendum, a tutti gli incontri tenuti ecc. e alla considerazione avuta delle Amministrazioni comunali per questi) sono liberi di usare come meglio credono questo progetto. Certamente lo useranno nella maniera ritenuta più incisiva – che non è quella di renderlo noto attraverso questo Blog. Questo è il mio parere.
Chieda di partecipare ad uno dei loro incontri, certamente non le diranno di no. Io sono stato alcune volte. Chi vuole fare qualcosa per la sua valle e la sua gente è sempre ben accetto.
Le preciso che non faccio parte del Comitato, non conosco il progetto, ma condivido gran parte delle loro iniziative.
Risponda alla mia prima domanda per cortesia – Cui sa parcè?
Pescatore 3
Spiace che il Sindaco Picco si ritenga vittima del solito Rabassi: polemico per natura e non in linea con i falsi politically correct.
RispondiEliminaParlando di “sorestans” certamente non intendevo solo lui personalmente, bensì tutti gli interessati alla vicenda “lago”, a partire dalla Regione fino ai nostri piccoli Comuni! Tutti, ma proprio tutti chiusi a riccio in difesa della sola Edipower, ignorando la ricerca di altre alternative o studi più approfonditi al progettino di massima da quest'ultima presentato.
Spiace pure che il Sindaco Picco adombri sempre un interesse subdolo da parte mia sulla vicenda: un sospetto che respingo fermamente al mittente dato che il sottoscritto, pur potendolo, non ha mai minimamente e neanche lontanamente pensato di rivolgere gli stessi preconcetti contro chi ha accettato da subito il progetto Edipower.
Sono infatti sempre convinto, a prescindere dalle idee, dell'onestà anche intellettuale di ognuno di noi fino a prova contraria
Se poi la mia sincerità espressiva, non certo ira, crea fastidio chiedo venia, ma a 58 anni non penso proprio di poter cambiare!
Non avendo in ambito pubblico, alcunché da nascondere o mire recondite passate e future se non quelle di dedicare il poco tempo disponibile lasciato dal lavoro e dalla famiglia alla ricerca di una soluzione per il lago, oltre ad un passato e presente nel sociale senza macchie, inviterei Augusto a non attizzarsi ogni qualvolta un alito di vento lo sfiora! Si sa che il vento alimenta il fuoco: specialmente quello di paglia di cui Egli, sinceramente, penso sia immune come il sottoscritto.
Prima di inviare il presente articolo, oggi 7 luglio mi sono recato, e non é la prima volta, presso il Suo Ufficio del Comune proprio per discutere di ciò e non alimentare ulteriori polemiche.
Non trovandolo, invio la presente sia a Picco ma, soprattutto, a chi, nascondendosi all'ombra di pseudonimi e non avendo il coraggio di farlo personalmente, esprimono critiche e giudizi con troppa faciloneria originando polemiche di cui non si ha certo bisogno!
L'elaborato Franzil esiste ed ha basi di notevole spessore tecnico-economico e, come già tentai di far intravvedere tramite il precedente mio articolo, non si tratta di poche pagine, bensì di un certo spessore che riteniamo debba essere scremato e sintetizzato al fine di permettere a tutti, non solo ai tecnici esperti del settore, una facile lettura a cui presto potranno attingere.
Tutto qui! Altre ombre o misteri non ci sono! Come non esistono cure fantasiose per il lago: solo idee e progetti fattibili a cui forse ancora nessuno ha pensato o ha preferito, per altri fini, ignorare!
Chi doveva subito essere interessato con urgenza delle nostre proposte, ripeto, é già in possesso della sintesi del lavoro ed ha già argomentazioni sufficienti per porsi dei dubbi, finalmente, sui lavori Edipower.
Saluti cordiali.
Dino RABASSI (già Sindaco di Trasaghis e membro del Comitato a difesa e sviluppo del Lago)
@ Pescatore 3 – Io non sono il protagonista di questa vicenda, sono un semplice ed incuriosito spettatore; esattamente come Lei. Per di più, vivendo a circa mille chilometri di distanza, il Blog è l’unico strumento a mia disposizione per continuare ad interessarmene. Poiché voglio bene alla Carnia e mi sta a cuore il suo futuro, così come quello di Cavazzo e del Lago (anzi, dei Laghi ma, pare quasi che di Verzegnis non interessi a nessuno), cerco di capire e chiedo di conoscere il maggior numero possibile di elementi utili a maturare un orientamento.
RispondiEliminaFra i due argomenti da Lei citati (progetto alternativo e misure compensative), io ritengo, in questo momento, prioritario il primo. E questo, non perché l’altro non sia importante, ma perché è sulla validità o meno del progetto alternativo (proprio perché “alternativo) che dovrò crearmi una convinzione. Vede, Pescatore 3, se i Comitati avessero semplicemente detto no al Progetto Edipower, oggi questa discussione non ci sarebbe; avremmo solo i favorevoli ed i contrari. Ma i Comitati hanno fatto di più: hanno commissionato uno studio, lo hanno realizzato, lo hanno pubblicizzato, lo hanno sommariamente presentato in conferenza stampa. Ed allora, proprio per valutare se questa alternativa sia concreta e realizzabile, io ho bisogno di conoscerne i contenuti.
Se non accadrà, non potrò mai fare un confronto, né maturare una convinzione. E’ evidente che, per chi come Lei, mi sembra di capire, ha già maturato tale convinzione, queste mie insistenze possono apparire stonate o, peggio, sospette. Comunque, se ciò può tranquillizzarLa, poiché a breve sarò in Carnia per un periodo di ferie, Le garantisco che tenterò di contattare il sig. Rabassi.
Quanto alle misure compensative ed alla riservatezza con cui i Sindaci conducono la trattativa, mi pare sia abbastanza giustificata. Io non so cosa faranno i Sindaci se e quando troveranno un accordo con la controparte; posso solo dirle cosa farei io se mi trovassi al loro posto. Una volta raggiunto un punto d’incontro, non firmerei niente; chiamerei a raccolta le popolazioni (o una parte largamente rappresentativa delle stesse) ed illustrerei i termini dell’accordo sottoponendoli alla loro approvazione. Nel caso questa non ci fosse, la trattativa dovrebbe riprendere su nuove basi.
Un saluto. Giacomo De Vita.
P.S.: Quando uso l’espressione “parte largamente rappresentativa”, intendo dire che essa dovrebbe essere composta da una pluralità di opinioni, non solo da quelle contrarie.
OK Sig. De Vita. Mi auguro che i Sindaci seguano il suo consiglio.
RispondiEliminaA risentirci.
Pescatore 3