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QUANTA ATTESA PER LO STUDIO FRANZIL
Fa piacere che la
pubblicazione dello Studio Franzil sia atteso con trepidazione da tutti: specialmente dal Blog “Alesso e Dintorni”!
Piace un po’ meno la
malcelata ironia con cui il Blog sottolinea il fatto che si rimanga “in
spieta”, in fiduciosa spieta” di tale pubblicazione: un’attesa che, a suo
dire, è carica di dubbi e scetticismo.
Abituati come sempre più a
lavorare che a parlare, si assicura comunque il Blog ed i suoi lettori, ma
soprattutto i cittadini, che non verranno delusi.
D'altronde sintesi di
tale studio è già stata consegnata anticipatamente nelle mani di chi di dovere.
Tale sintesi, integrata
dalla completa relazione di qualche centinaia di pagine, verrà resa pubblica
nei modi e nei tempi che riterremo opportuni e tali da consentire e garantire a
questo documento, per lo più tecnico ed economico, di seguire un iter
valutativo scevro da qualsiasi strumentalizzazione preconcetta! Soprattutto da parte di chi, fin dall’inizio
e senza conoscere i contenuti, l’ha così etichettato ironicamente: “…se
veritiero sarà tale da far tremare le poltrone di più di qualcuno!”
Di certo non si nasconde
niente! Non lo abbiamo mai fatto e non vogliamo far tremare la cadrega di
nessuno: figuriamoci quella dei Bocconiani oggi tanto di moda e salvatori della
patria!
Esperienza vuole invece che
si debba seguire una strada virtuosa, senza proclami o scontri su dati tecnici
che abbisognano innanzitutto di serietà ed equidistanza nella valutazione
dell’intero elaborato dell’ing. Franzil: da parte di tutte le parti!
Ci sarà poi tempo, comunque
in breve, di aprire discussioni, assemblee, simposi e quant’altro sulle
proposte avanzate dall’ing. Franzil.
Il tutto su dati, studi e
valutazioni di un corposo trattato che non ha certo bisogno di infiocchettarsi
con fantasiosi pesciolini per rendersi credibile, come a suo tempo fece
qualcuno per mascherare la pochezza di un progetto di poche righe e che, senza
alcun serio esame, tutti i sorestans subito valutarono ottimale per la nostra
terra e non solo!
A quei tempi sì, nel
silenzio generale: anche di chi oggi si straccia le vesti fantasticando su
ritardi che nasconderebbero chissà quale subdoli arcani e misteri da parte di
chi li ha invece sempre combattuti.
Una domanda ben più seria i
Comitati se la sono comunque posta: chissà perché nessun primo cittadino, a
parole sempre ligi ad accogliere “serie proposte alternative”, si è
degnato di chiedere lumi sull'elaborato
Franzil preferendo il silenzio o al massimo l'ironia! A loro, se richiesti,
avremmo ben volentieri concesso le dovute delucidazioni.
Un tanto non a
giustificazione o polemica, quanto per le reiterate richieste di novità! Grazie
dell'accoglienza e saluti cordiali!
Dino RABASSI (già Sindaco di Trasaghis e membro del Comitato a difesa e sviluppo
del Lago)
@Alesso e Dintorni – Più che “alc”, mi sembra poco più che “nuia”. Continuo a non capire, poi, la esasperata riservatezza che impedisce di rivelare qualsiasi elemento, persino il nome della/e persona/e a cui è stata consegnata una sintesi dello Studio. Dobbiamo accontentarci di un “a chi di dovere”.
RispondiEliminaPropongo che la lettera venga inoltrata anche al sito Carnia.La. Magari, la discussione si allarga e ne viene fuori qualcosa di interessante.
Mandi. Giacomo De Vita.
Caro A&D, ho una proposta da fare in merito al progetto di ampliamento della Centrale di Somplago.
RispondiEliminaPerché nella campagna di Somplago non si scava un bacino, una grande buca, una vasca tipo Edolo ma in depressione, un milione di metri cubi (12,5 ha X8 circa), per riversare l’acqua da ripompare successivamente di nuovo a Vergegnis.
I vantaggi
1. il lago rimarrebbe alla situazione attuale;
2. si interverrebbe su un luogo già rovinato (lo dice il sindaco di Bordano);
3. ci sarebbe una maggiore entrata ICI per il comune di Cavazzo (dovuta alla costruzione del bacino 12,5 Ha) Sicuramente altri 200.000 € viste le dimensioni;
4. Le compensazioni per il comune di Cavazzo potrebbero raddoppiare o addirittura triplicare perché a Bordano e a Trasaghis non competono, non essendo interessati dal progetto di ampliamento;
5. Cavazzo finalmente avrebbe un lago tutto suo – “il vero LAGO di CAVAZZO”;
6. Il sindaco potrebbe ormeggiare la barca del nonno pescatore nel cortile di casa e addirittura pescare stando nel salotto di casa;
7. Per “bocjuta ce vustu” del piano rialzato non cambierebbe niente, potrebbe sempre chiedere il suo milione di compensazione.
8. Le fontanelle chieste da Trasaghis, “ i zampilos”, potrebbero farle gratis a compensazione dei danni già subiti.
Perché non realizzarla?
Il Paese non ha forse bisogno di energia e bisogna sacrificarsi? Vero sig. vice sindaco di Cavazzo?
A presto.
Checo Burocjo di Dalès
non c'è più l'Ici. devono trovare un altro introito che lo sostituisca!
RispondiEliminaC'é, c'é e quest'anno Cavazzo ha incassato 180.000 euro da Edipower. Altri ne dovrà incassare per i 5 anni passati.
RispondiEliminaBruno Giovanni
certo che svendono a buon prezzo. quando il lago non ci sarà più e chissà quali scenari apocalittici riserverà la ex val del lago....a cavazzo potranno contare i quattrini. potere della nuova imposta Imu allora.....
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