Il padre di Padoin fa rinascere a Godo la storica latteria
Messaggero Veneto, 14 luglio 2012
GEMONA Da diverse settimane i rumori di un cantiere in Godo lanciano un segnale di rinascita per un luogo importante, inciso nella memoria non solo della gente della frazione ma di tutta la cittadina e, perché no, anche dei paesi del circondario. È il cantiere avviato all’ex latteria turnaria, che in questi mesi la rimetterà a nuovo per essere riaperta nel gennaio del prossimo anno. Una latteria dal forte significato per la comunità che sembrava andata persa quando nel 2009 fu chiusa per le difficoltà economiche, e che ora ritornerà in funzione e sarà di nuovo a disposizione degli amanti di formaggi e affini. A decidere di investirci sopra, l’imprenditore gemonese Giandomenico Padoin (padre di Simone giocatore della Juve), con un lunga esperienza nel campo dell’edilizia ma anche nel settore caseario, essendo da tempo presidente della stalla Sociale di Trasaghis che sarà pure coinvolta nel progetto: «Ho sempre avuto passione e interesse per il settore – racconta Padoin – e quando la struttura è stata chiusa e i soci la misero in vendita ho colto la palla al balzo per riavviarla, anche perché quella gemonese è una cultura casearia molto radicata ed era certamente un peccato perderla, senza dimenticare che in sarà una marcia in più anche per la stessa festa del formaggio che si organizza qui ogni anno». Si chiamerà “Gemona latterie”, una srl che punta a raggiungere una quota di almeno 40 quintali di latte al giorno e conterà sulla collaborazione del Mulino San Giovanni, già attivo da tempo nella cittadina da numerosi anni. Padoin punta così a creare un filiera corta dove anche il latte sarà prodotto e lavorato sul territorio con tutti i crismi di qualità: «È davvero notevole – dice – la quantità di latte del territorio che oggi è venduto fuori, e questo progetto punta così a recuperarlo: del resto, meno chilometri fa il prodotto e migliore è la qualità che alla fine arriva al consumatore. Dopodiché, oltre a riaprire una spaccio a disposizione della comunità, contiamo di lavorare anche con le cooperative per la sua distribuzione. Insieme a prodotti quali formaggi e ricotta, vogliamo realizzare anche yogurt, cacciotelle e probabilmente pure stracchino, mentre nella stessa stalla di Trasaghis conto di investire anche in quel senso per inserire un certo numero di mucche». (...)Piero Cargnelutti
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